Info e prenotazioni: info@teatrodellalimonaia.it – 055 440852/346 0384884
6 gennaio ore 16.30
Compagnia Atto Due
PER FAVORE, MANGIAMI!
con Luana Ranallo
(età consigliata 3-6 anni)
Il mondo delle Fiabe è in subbuglio: Cappuccetto Rosso scorrazza tutto il giorno per il bosco sopra un vecchio Gilera, il Lupo si è iscritto ad un corso di Galateo ed ha imparato ad usare le posate, la Bella Addormentata non si sveglia neanche con le cannonate, mentre tutte le altre Principesse si contendono il titolo di Miss Italia a suon di schiaffi. Corre il Principe Azzurro per rimettere pace nel Regno, ma ………… scivola sulla buccia di banana abbandonata da Pollicino. Chi rimetterà le fiabe a posto?
Le fiabe, si sa, fanno sempre bene. Fanno crescere, fanno dormire, fanno diventare furbi e intelligenti, allungano la vita e mantengono la pelle morbida.
Lo spettacolo ripropone le più importanti, offrendole come spunto di narrazione, rimescolandole, capovolgendole, spezzettandole e ricucendole insieme in una molteplicità di combinazioni che alimentano all’infinito il piacere del gioco e dell’immaginazione.
13 gennaio ore 16.30
Pupi di Stac
RAPERONZOLO
di Enrico Spinelli
scene Michele Signori
musiche Enrico Spinelli
burattini Pupi di Stac e Fiorella Cappelli
(età consigliata 3-9 anni)
La celebre fiaba, nota nella versione dei fratelli Grimm, è interpretata rivolgendosi al vasto pubblico dei bambini e delle famiglie con scene suggestive e in un susseguirsi di emozioni. Per accontentare la moglie incinta un povero contadino ruba dei raperonzoli da un orto misterioso. La Strega, padrona degli ortaggi, pretende per sé la nascitura, pena la morte. Prigioniera di un’alta torre senza porte né scale la bimba cresce serena e rassegnata. Quando la mamma/strega vuole entrare in casa, la giovane la tira su con le trecce. Il Principe la vede, se ne innamora, ma viene trasformato in leprotto. Ciononostante riesce a far fuggire la ragazza. Dopo un emozionante inseguimento il bene trionferà e Raperonzolo farà festa con i genitori e il Principe.
20 gennaio ore 16.30
Pupi di Stac
GIOVANNIN SENZA PAURA
testo Laura Poli
scene Massimo Mattioli
burattini Carlo Stacciali
musiche Enrico Spinelli
(età consigliata 4-10 anni)
Con un vero e proprio lavoro di “contaminazione”, alla più celebre novella, che dà il titolo al lavoro, sono state legate altre fiabe meno note, tutte toscanissime, tra cui “Al lupo al lupo” e “La capra ferrata”.
Lo spettacolo offre lo spunto per una riflessione sulle paure dell’infanzia, incoraggiando i bambini ad esprimerle e superarle. L’andamento dello spettacolo è quello classico dei Pupi di Stac: recitazione dal vivo, dialogo con il pubblico ed intervento diretto dei bambini, musiche e canzoni di scena, molta ironia. La storia narra di Giovannino, non ancora “senza paura”, che deve fronteggiare la minacciosa Capra Ferrata: una buffa cantante lirica ed un goffo guardiacaccia si propongono per aiutare il bambino impaurito, in cambio di regali, ma scappano terrorizzati. Un uccellino, disinteressato e generoso, fa fuggire la Capra e così, sul suo esempio, Giovannino, ormai “senza paura” può affrontare, tranquillo e determinato, gli spaventosi ospiti del Palazzo misterioso fino a diventarne il padrone.
27 gennaio ore 16.30
Compagnia Atto Due
IL NUOVO VESTITO DELL’IMPERATORE
liberamente tratto da Il vestito nuovo dell’imperatore di Hans Christian Andersen
con Sergio Aguirre, Manola Nifosi, Andrea Gonfiantini, Marianna Pierozzi
adattamento, regia, scenografia e costumi Luisa Pasello
creazione luci Giovanni Berti
cura del suono Ares Tavolazzi
(età consigliata 6-11 anni)
In questa fiaba classica della tradizione occidentale un imperatore vanitoso si fa confezionare da alcuni imbroglioni un abito preziosissimo con un tessuto che gli dicono avere la particolarità di risultare invisibile agli occhi degli stolti e degli indegni. Con il nuovo vestito sfila per le vie della città di fronte a una folla di cittadini che applaudono e lodano a gran voce l’eleganza del sovrano. L’incantesimo di stupidità generale sarà rotto da un bambino che oserà dire semplicemente la verità.
Da questo momento tutto il popolo gli farà coro, come se la verità gli apparisse davanti agli occhi per la prima volta, mentre il re si intestardirà nel mantenere il proprio atteggiamento fiero e soprattutto idiota.
Tranne un bambino che non ha paura del potere perché non lo conosce ancora e non vi ha nulla a che fare., nessuno oserà rischiare la propria testa accennando alla nudità dell’imperatore.
Nessuno. Né chi il potere lo detiene, né chi al potere è incondizionatamente legato e acquiescente, né coloro che del potere, anche del proprio, hanno semplicemente paura, temendo di esprimere la propria opinione e preferendo acquietare il proprio spirito critico per rimanere sottomessi all’idea dominante, al conformismo imperante, alla menzogna manifesta, al misconoscimento ed alla denegazione perversa di un sistema, anziché scegliere di essere liberi perché liberamente pensanti.
Il bambino è l’emblema della mente libera, scevra da preconcetti, pregiudizi e schemi mentali, che permettono di capire la verità fuori da ogni luogo comune o da qualsiasi altra influenza, e rivelando l’evidenza, il bambino fa capire a tutto il popolo, la ridicola situazione in cui il re si è trovato.