In questa commedia Thomas Bernhard, grande fustigatore dei costumi della società austriaca non ha creato il personaggio ma gli si è infilato dentro con divertito narcisismo.
Protagonista de “il teatrante” è Bruscon, un drammaturgo fallito e megalomane che – con una compagnia costituita dai membri della sua stessa famiglia, da lui tiranneggiati – porta in tournée in squallide locande di piccoli paesi della campagna austriaca il suo dramma “La ruota della storia”. Una storia di delirante narcisismo che mette assieme i grandi attori della storia (Cesare, Napoleone, Metternich, Churchill, Stalin) in un vanesio, comico melting pot. Bruson è un geniale, misantropo, ipocondriaco, nichilista, intemperante che, nel suo delirio di onnipotenza, parla, sparla, sproloquia su tutto, dai massimi sistemi alla società, al teatro, alla politica, alla cucina e sfoga le sue nevrosi contro le donne in generale e in particolare la moglie e i figli servi-schiavi-martiri.
I personaggi di Berhnard sono grotteschi, quasi delle caricature, spesso ridicole, dotati della capacità di suscitare nello spettatore un misto di rigetto e di ilarità, ma, dietro alla caricatura si nasconde il pessimismo dello scrittore convinto che questa “umanità” non abbia possibilità di riscatto.
Tutto bene dunque? Non proprio. Il Teatrante è una commedia che gioca su una sola corda, dopo il quarto d’ora iniziale lo spettatore non ha più nulla da scoprire perché tutto si ripete con logorroica comicità. Ma al di là della monotona iterazione del personaggio Bernhard tocca con mano pesante e intelligenza acuta tematiche sulla società, la vita, la morte e quel paradosso che ha nome Teatro. Solo un grande attore come Franco Branciaroli poteva ipnotizzare il pubblico in questa eccezionale formula monologante altrimenti, nella sua (sia pure intelligente) ripetitività piuttosto noiosa. Bravi gli attori di contorno, Melania Giglio, Tommaso Cardarelli, Valentina Cardinali, Daniele Griggio, Cecilia Vecchi e Valentina Violo. La squallida locanda e i vestiti funzionali al personaggio sono stati curati dalla bravissima Margherita Palli e il servizio luci da Gigi Saccomandi.