con Mirko Soldano, Monica Rogledi, Beniamino Zannoni
regia di Edoardo Erba
Può la Fisica andare a braccetto con il Teatro? Può un personaggio come Albert Einstein diventare il protagonista di una pièce e la sua teoria più celebre, quella della Relatività, diventare lo spunto per una vicenda a tinte gialle?
La risposta è In treno con Albert, spettacolo di Edoardo Erba, che andrà in scena dal 12 febbraio al 6 marzo al Teatro Due, preceduto ogni sera da una breve e “leggera” conferenza di 30 minuti sui grandi temi della Fisica tenuta da autorevoli scienziati.
In treno con Albert dà una chance per tenere insieme due poli apparentemente agli antipodi: lo spettacolo è accattivante, prensile, come nello stile di Erba, e tuttavia veicola in maniera precisa e scientificamente valida il principio di Relatività. Benché parli di Einstein sedicenne su basi documentate, In treno con Albert non è dunque un testo biografico, ma scientifico a tutti gli effetti. Si tratta di un’iniziativa nuova, che ha l’ambizione di contaminare universi differenti, dando nuovi stimoli al teatro, nuove forme di comunicazione agli scienziati, e l’opportunità al pubblico di incontrare i protagonisti di una esaltante fase del pensiero.
Prodotto da Il Carro dell’Orsa, lo spettacolo nasce come testo scritto per il progetto Connections. Connections, in ambito internazionale, è il progetto di più ampio respiro dedicato alla drammaturgia contemporanea per giovani interpreti.
Il progetto, svolto in collaborazione con il Royal National Theater di Londra, commissiona ad autori teatrali italiani ed europei di prestigio, testi destinati alla messa in scena da parte dei giovani – fascia d’età 14-19 anni – che attraverso gli Istituti Scolastici, sono coinvolti in un percorso teatrale che li vede assoluti protagonisti nella messa in scena degli spettacoli.
L’edizione 2013 dello spettacolo vede in scena tre attori: Beniamino Zannoni interpreta il giovane Einstein mentre Monica Rogledi e Mirko Soldano danno voce e corpo agli altri undici personaggi della pièce. Scene e costumi sono di Maria Alessandra Giuri, il disegno luci di Paolo Macioci e le musiche originali di Federico Odling. La regia è firmata dallo stesso Edoardo Erba.
Per ulteriori informazioni e per conoscere il calendario dettagliato delle conferenze: www.intrenoconalbert.it
LA TRAMA
Quando Albert Einstein nel 1895 lascia il liceo perché rifiuta i metodi autoritari della scuola tedesca, ha solo 16 anni. La sua famiglia si è da poco trasferita a Milano dove il padre sta per iniziare un’attività industriale. Albert, momentaneamente libero da impegni scolastici, anticonformista e ribelle, viaggia spesso in treno per l’Italia: impara un po’ la lingua e passa le estati sulle colline dell’Oltrepò Pavese.
È proprio in uno di questi viaggi in treno che Edoardo Erba lo immagina. È una giornata piovosa di primavera e Albert, sulla carrozza di un treno di seconda classe, incontra Ernestina, la ragazza pavese con la quale, da adulto, avrà una documentata corrispondenza. L’incontro, insieme ad un evento dai contorni polizieschi, eccita la sua fantasia e gli fa intuire la relatività del tempo. È solo un lampo. Gli occorreranno dieci anni di studio per mettere a fuoco il concetto ma, da quel momento, la metafora del treno ricorrerà in tutti i suoi scritti divulgativi sulla Teoria della Relatività Ristretta.
Costruito su basi storiche, biografiche e scientifiche, In treno con Albert è un testo sorprendente: immediato, brillante, avvincente che ci introduce lentamente nella mente del giovane Einstein e ci fa fare, insieme a lui, un salto di comprensione verso la Relatività. Per un momento la Relatività sembra a portata di mano. Poi, nel finale, il paradosso stordisce Albert e noi spettatori, lasciandoci con l’emozione di un misterioso incontro.
Teatro DueVicolo dei Due Macelli, 37
– Roma
Info: 06 6788.259