Rapsodia lieve per racconti, melopee, narrazioni e storielle
Testi e regia di Moni Ovadia
con Moni Ovadia
produzione Promo Music
Dall’11 al 13 gennaio al Teatro Bellini di Napoli va in scena Il registro dei peccati, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Moni Ovadia e prodotto da Promo Music di Bologna, dedicato al racconto del mondo e della cultura yiddish.
Se c’è un artista in grado di essere chiaro nelle spiegazioni, leggero nell’ironia, profondo nell’analizzare le situazioni, divertente nella narrazione e capace di dipingere i suoi spettacoli di un’aurea spirituale, questi è Moni Ovadia. Ne Il registro dei peccati il suo riferimento è lo khassidismo, una corrente ebraica nata verso metà ‘800, che viveva come uniti e complementari la vivacità del principio spirituale e religioso espresso nella gioia e nella santità delle danze e dei canti, e lo studio metodico e rigoroso della sacra scrittura. Una visione che trova riscontro in una affermazione del grande teologo cattolico Teillard de Chardin: “Non siamo esseri materiali che vivono un’esperienza spirituale, noi siamo esseri spirituali che fanno un’esperienza materiale”. Lo spettacolo teatrale si configura come un racconto nel quale Moni Ovadia, attraverso stralci di Franz Kafka, Martin Buber e altri esponenti del chassidismo, conduce il pubblico alla scoperta di quella spiritualità che è alla base dell’opera di pensatori come Freud, Einstein, Marx, Trotsky e artisti come Marc Chagall, che hanno dato un contributo significativo al sapere moderno.
Moni Ovadia
Salomone “Moni” Ovadia, attore teatrale, musicista e scrittore, è considerato una della maggiori personalità della scena artistica e culturale italiana odierna.
Nato a Plovdiv, in Bulgaria, nel 1946, si trasferisce fin dalla tenera età a Milano insieme alla famiglia di origine ebraica-sefardita, ma di fatto impiantata da molti anni in ambiente di cultura yiddish e mitteleuropea.
Questa circostanza influenzerà profondamente tutta la sua opera di uomo e di artista, dedito costantemente al recupero e alla rielaborazione del patrimonio artistico, letterario, religioso e musicale degli ebrei dell’Europa orientale. E proprio da quella tradizione culturale trae ispirazione per la sua opera musicale e teatrale, tesa alla valorizzazione della cultura yiddish, che ha contribuito attivamente a far conoscere in Italia e in Europa, sviluppando una lettura contemporanea e unica nel suo genere.
La storia, l’impegno politico e l’attività di opinionista fanno di Moni Ovadia uno dei più fervidi promotori della cultura yiddish in Italia e in Europa, e uno degli autori più amati e seguiti da un pubblico di tutte le età. Con Promo Music Books ha pubblicato Kavanàh (2007), La bella utopia (2008) e Binario 21 (2010).
Teatro Bellini
Via Conte di Ruvo, 14 – Napoli
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Fax +39 081.5499656