Si può vivere onestamente ed essere felici? Il dubbio che pone Salemme è di quelli davvero intricati, l’eccesso di onestà porta spesso a vivere male anziché bene. Ne sa qualcosa Gustavo, il protagonista della commedia Il diavolo custode, che è di scena al teatro Diana di Napoli. Gustavo ha un piccolo bar, una moglie e una figlia diventate due estranee ed un fratello un po’ troppo impiccione, è travolto dalla crisi e rischia di perdere il bar e la casa, eppure non riesce ad essere disonesto. A detta della moglie ha “il brutto vizio di emettere scontrini”. Nella vita di Gustavo piomba quel diavolo di Salemme, non nelle vesti di un angelo custode, ma bensì in quelle del maligno. Arriva con la solita ironia travolgente ed è accompagnato da un aiutante, un simpatico diavoletto calabrese. Lo scopo del diavolo custode è quello di insinuare il dubbio, di far uscire Gustavo fuori dagli schemi, di metterlo di fronte alla realtà di una moglie diventata un’estranea, di dargli insomma una seconda chance per vivere diversamente. Con il coinvolgimento del pubblico testimone, e quasi come se fosse la star di uno show televisivo, il diavolo Salemme confeziona uno spettacolo divertente basato sul meccanismo della psicanalisi. Ognuno di noi ha infatti una parte violenta e segreta che stenta ad accettare. L’attore e regista napoletano che ha frequentato la psicanalisi per 5 anni è convinto dell’importanza che questa disciplina abbia per rivelare la fragilità dell’animo umano. Come reagirà Gustavo alla visita del diavolo tentatore? I risvolti sono imprevedibili.
Scritto, diretto e interpretato da Vincenzo Salemme
Sul palco gli attori Nicola Acunzo, Domenico Aria, Floriana De Martino, Andrea Di Maria, Antonio Guerriero, Raffaella Nocerino e Giovanni Ribò.
Scenografia: Alessandro Chiti
Musiche: Antonio Boccia
Prodotto da Valeria Esposito per Chi è di scena!
Costumi: Mariano Tufano
Luci: Umile Vainieri
Produttore esecutivo: Giampiero Mirra