diWilliam Shakespeare Traduzione
Massimiliano Palmese
Con (in ordine alfabetico): Giovanni Anzaldo Romeo, Fabio Bussotti Frate Lorenzo, Mauro Conte Mercuzio, Riccardo Francia Benvolio/Baldassarre, Fabio Fusco Principe della Scala/Pietro, Gloria Gulino Giulietta, Michele Lisi Paride/Tebaldo, Serena Mattace RasoBalia, Simone Pieroni Capuleti, Nicolò Scarparo Montecchi/Frate Giovanni
Scene Alessandro Chiti
Costumi Mariano Tufano
Musiche originali Marco Podda
Maestro d’armi Francesco Manetti
Uno spettacolo di Giuseppe Marini
Produzione Società per Attori
Con Romeo e Giulietta Shakespeare porta in scena la più alta e suprema indagine poetica sulla vera natura dell’Amore e, insieme, una profonda meditazione sulle insidie del linguaggio, incapace di contenere e rappresentare il Reale (“What’s in a name?” fa pronunciare alla sua giovane protagonista), quindi, in ultima analisi, sulla propria Arte.
Un amore che muore della propria irriducibilità, del proprio “troppo”. Un amore “nato sotto cattiva stella” che, al suo primo apparire, incontra e copula con l’ombra della morte, perché soltanto la morte e la tragedia (per due adolescenti che adeguano il loro sentimento ad un codice iperletterario – il Libro – in cui rovinosamente inciampano) attendono e ispirano una passione talmente pura ed assoluta da non sospettare neppure la possibilità del calcolo, del compromesso, della convenienza.
La morte, dunque, è presente e operosa in questa prima vera tragedia di Shakespeare e rivela sin da subito qual è l’oggetto preferito del suo assalto: i giovani, fiori prematuramente recisi nel loro desiderio erotico più intenso, nel pieno del loro tumulto ormonale, nel più dilagante trionfo di vita, di passione, di sensi.
Nella “bella” Verona del Prologo, una città-tomba dilaniata da risse, duelli, da un odio violento di cui non si conoscono neanche più le ragioni d’origine, ma che ferve di vita, di movimento, di banchetti, di feste, di balli, di maschere, di teatro, non c’è spazio per i giovani e per l’Amore. Romeo e Giulietta potranno finalmente stare insieme, ma soltanto in una cripta, in una sorta di macabro legame eterno, raggelato e “premiato” dalle insulse statue d’oro che la dabbenaggine mercificante del Potere e degli Adulti erigerà a loro ricordo.
Romeo e Giulietta è il primo capitolo del progetto pluriennale promosso da Società per Attori “Progetto H – transito generazionale nell’arte scenica” che prevede l’allestimento di tre spettacoli i cui cast saranno composti quasi esclusivamente da attori e attrici provenienti dall’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e da un’altra scuola riconosciuta (nel caso di Romeo e Giulietta, l’Accademia Palcoscenico di Padova) diplomati a partire dall’anno 2005.
Nel ruolo di Romeo Giovanni Anzaldo, diplomato alla Scuola del Teatro Stabile di Torino e interprete a teatro, con Alessandro Gassman, di Roman e il suo cucciolo per il quale gli è stato attribuito il Premio Ubu 2010 come miglior attore under 30. Grande successo anche per la sua interpretazione nella trasposizione cinematografica del testo – Razzabastarda – uscita nel 2012.
Gloria Gulino – Giulietta – diplomata all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico, ha recitato in teatro in Molto rumore per nulla e Il mercante di Venezia, regia di Loredana Scaramella; La cucina di A. Wesker, regia di Armando Pugliese; Concerto drammatico, regia di Giuseppe Bevilacqua; in televisione ha preso parte alla fiction di Rai Uno Rossella (prima e seconda stagione).
Durata 2 ore e 30 + intervallo
Orari feriali ore 20,30 – domenica ore 15,30 – lunedì riposo
Prezzi poltronissima € 34,00 – balconata € 25,00 (studenti € 15,00/€ 13,50)
Per informazioni e prenotazioni 02 55181377 – 02 55181362
Prevendite on-line www.vivaticket.it; www.ticketone.it; www.happyticket.it
Per scuole e gruppi organizzati 02 5466367 – 02 55187234
Teatro Carcano
Corso di Porta Romana, 63 – 20122 Milano
www.teatrocarcano.com – info@teatrocarcano.com