La Compagnia Macelleria Ettore, con il sostegno di Spazio Off Trento, presenta “Stanza di Orlando – viaggio nella testa di Virginia Woolf”. Una performance basata sul gioco acrobatico di pensieri e corpo, dove la stanza/istallazione diventa il luogo della formazione del proprio io, e non solo. Lo spettacolo è liberamente ispirato al romanzo della scrittrice inglese “Orlando” (1928).
Maura Pettorruso, con volto dipinto e movimenti da marionetta, conduce un’interessante lavoro di incorporazione dei pensieri – affidati all’ottima drammaturgia di Carmen Giordano – e dello spazio scenico creato dall’istallazione di Maria Paola Di Francesco. Parole e corpo che girano in un carillon carico di paure, di dubbi, condizionati da un’ansiosa ricerca del sé. La metaforica stanza di Orlando diventa un luogo di formazione, uno specchio per i propri pensieri che sembrano sovrapporsi al corpo. Lo sdoppiamento è centrale nella questione di genere uomo/donna proposta dallo spettacolo, che si moltiplica nei continui riflessi alla ricerca «di un vero Io, la somma di tutti gli Io». Stilisticamente il flusso di coscienza generato da questo spettacolo è racchiuso in un dialogo interiore con i propri fantasmi, facendoci riscoprire il conflitto che la Woolf viveva con la propria scrittura. Ed è forse la scrittura a poter rendere al meglio l’idea della stanza, «voglio vivere, non scrivere». Solo quando Orlando riesce ad abbandonare la propria stanza, quel luogo che conosce da sempre, riusciremo a vedere sul suo volto il sorriso della serenità.
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Stanza di Orlando
viaggio nella testa di Virginia Woolf
con Maura Pettorruso
installazione Maria Paola Di Francesco
luci e fonica Fabio Antoci
testo e regia Carmen Giordano
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