Doveva esserci il maestro russo Yuri Temirkanov, amatissimo dal pubblico romano, per il nuovo appuntamento della stagione sinfonica di Santa Cecilia a dirigere la Quarta di Brahms. Ma per motivi di salute il Maestro è stato costretto a rinunciare al consueto duplice impegno della stagione sinfonica romana e così è stato prontamente chiamato a sostituirlo il giovane Olari Elts. Nato in Estonia, classe 1971, direttore musicale della Helsinki Philarmonic e della Estonian National Symphony, Elts, al debutto nei concerti di Santa Cecilia, ha anche optato per un cambio di programma nella seconda parte del concerto, visto che alla Quarta di Brahms, ha preferito la Prima Sinfonia. E con una sinfonia del genere, ribattezzata all’epoca la Decima a indicare una potenziale e ideale continuità con Beethoven, si è guadagnato un successo assicurato. Dagli interrogativi dubbiosi del primo movimento all’infinita dolcezza del secondo movimento, intimista e delicato, Elts conduce il pubblico verso la solennità e la grandiosità del corale (con un quid dell’Inno alla gioia della Nona), brioso verso la chiusura veemente e splendidamente sostenuto dall’Orchestra romana. Prima parte del programma rispettata con il Te Deum in do maggiore di Haydn scritto in omaggio all’Imperatrice Maria Teresa, una perla di raro ascolto (eseguita a Santa Cecilia più di dieci anni fa) con cui Elts conquista immediatamente il pubblico con la brillantezza e la vivacità gioiosa impressa all’Orchestra e con gli interventi decisi e potenti del Coro. Coro in prima linea anche in Dixi, del compositore georgiano Giya Kancheli per coro e orchestra in prima esecuzione italiana, musica contemporanea intrisa di una certa sacralità fra cambi repentini di volumi, dal fortissimo al pianissimo e gli interventi quasi mistici dell’efficace Coro. Ultima replica stasera alle ore 19.30. A causa di motivi di salute, il Maestro Temirkanov non potrà dirigere neppure i concerti del 9, 11 e 12 marzo. Sul podio dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia salirà in sua sostituzione il Maestro Vassily Sinaisky, Direttore Musicale del Teatro Bolshoi di Mosca. Confermata la presenza del fuoriclasse russo Denis Matsuev per il celeberrimo Concerto n. 1 di Čajkovskij. Chiuderanno il programma la Sinfonia n. 1 detta “Classica”, e la Suite dal balletto Cenerentola di Prokoviev in un programma interamente dedicato alla Russia.