regia e coreografia Maria Hassabi
disegno del suono James Lo
disegno luci Joe Levasseur, Maria Hassabi
drammaturgia Scott Lyall, Marcos Rosales
impianto scenico Scott Lyall, Maria Hassabi
direttore di produzione Meghan Finn
Maria Hassabi è regista, coreografa e interprete eclettica che vive e lavora stabilmente a New York, dove collabora con artisti di varie discipline, interpretando e creando opere per teatro, gallerie d’arte, musei e cinema.
In Solo, prima parte di un dittico creato nel 2009, Maria Hassabi, sceglie come partner di danza un tappeto persiano, modulando il movimento come una ricerca in un fluido processo scultoreo. Il tappeto in origine è una sorta di cornice posta a terra per accogliere la danza per trasformarsi gradualmente in un oggetto, una pelle esterna, un’architettura.
Gli spostamenti della Hassabi nello spazio descrivono la negoziazione del desiderio in una figura danzante che si manifesta attraverso un processo di variazione temporale complesso e compenetrato dai molti disegni del tappeto stesso. La sua ricerca di visibilità in questo spazio si connette con gli elementi scultorei in via di definizione.
/ La vista di un tappeto persiano provoca piccole eruzioni nel cervello. Guardando a questa scultura vivente squisitamente progettata, si sente anche il tuo corpo teso insieme ad Hassabi, e nell’attrito lento tra queste due visioni, misteriose emozioni che infiammano. /
Deborah Jowitt, The Village Voice
/ Estetica minimalista di un elegante corpo atletico al lavoro. Hassabi, freddamente sensuale, si sposta da una posizione all’altra, continuando a creare un percorso coreografico in cui viene affinato il desiderio. Solo è coreografia introspettiva e personale. Come strumento, il corpo della Hassabi è stupefacente. Comincia Solo con la sua metà inferiore sepolto sotto un tappeto rosso persiano. Il pavimento è bianco antico, identico ai suoi sottili pantaloni e canotta leggermente scintillanti. (…) Utilizza l’ingombrante tappeto come un partner e un elemento di scena; diventa anche una piattaforma su cui in equilibrio, con le mani piantate con forza sui fianchi come se si fosse liberata della sua pelle. /
Gia Kurlas, The New York Times
Solo è stato co-prodotto e presentato presso il Performance Space 122, il French Institute Alliance Francaise (FIAF) come parte del Crossing the Line Festival, e al Portland Institute for Contemporary Art come parte del loro TBA Festival.
Lo spettacolo ha ricevuto fondi da National Performance Network Creation Fund, Manhattan Community Arts Fund, supportatato dal NYC Department of Cultural Affairs, amministrato da LMCC e Brown Foundation, Inc. of Houston.
L’opera è stata creata in parte nel periodo di residenza presso il Herberger College of the Arts, Arizona State University, Tempe, Arizona, USA e presso il periodo di residenza creativa presso il Performing Arts Forum (pa-f) a St. Erme, Francia.
Maria Hassabi, nata a Cipro, si trasferisce negli Stati Uniti nel 1990 e si forma presso il California Institute of the Arts di Los Angeles. Nel 1994 si trasferisce a New York e prosegue i suoi studi grazie a diversi corsi di perfezionamento in tecniche “release”, tra le quali Alexander Technique. È danzatrice del Chamecki/Lerner Dance Company dal 1998 al 2005 e danza per numerosi coreografi a New York. Per il suo lavoro ha ricevuto finanziamenti da numerosi enti e istituzioni americane tra le quali nel 2011 dal Guggenheim e dal Premio agli Artisti 2009 della Fondazione per l’Arte Contemporanea. Nel 2012 ha ricevuto il premio The President’s Award per le arti performative dal Lower Manhattan Cultural Council a New York.
WORKSHOP con Maria Hassabi | 6 marzo, ore 15.00 – 17.00 (posti limitati)
“In immagini”
In questo workshop Maria Hassabi lavorerà sull rallentamento del ritmo, dandoci il tempo di sperimentare e osservare le nostre azioni. A partire da un semplice riscaldamento, porrà la nostra attenzione sul corpo e sulla gamma di rappresentazioni che esso crea costantemente nello spazio. Sospendendo i movimenti nel tempo, e visualizzandoli come immagini, ogni individuo riunirà del materiale su cui lavorare. Aggiungendo pause tra ogni azione, incarnandole e assumendo consapevolezza di ogni parte del corpo nello spazio, ogni partecipante raggiungerà la possibilità di una nuova chiave di lettura.
Costo: 30 € solo workshop (per gruppi: ogni 10 partecipanti, 1 gratuità)
40 € workshop + biglietto dello spettacolo (giovedì 7 marzo)
LAVANDERIA A VAPORE, Corso Pastrengo 51 10093 COLLEGNO (TO)
Prezzi: Biglietto intero: 15 euro – ridotto 12 euro| INFO E PRENOTAZIONI
WORKSHOP: 6 marzo 30 euro | 40 euro workshop + biglietto dello spettacolo (giovedì 7 marzo)
TEL. + 39.011.4033800 (lun/ven 14.00/18.00) – biglietteria@lavanderiaavapore.it
Vendita OnLine www.vivaticket.it – MM Fermi > BUS 33 C01 37 fermata PASTRENGO NORD