L’EMOZIONANTE CREAZIONE DEL CATANESE ROBERTO ZAPPALA’, “A. SEMU TUTTI DEVOTI TUTTI?”, INTERPRETATO DALLA SUA COMPAGNIA ZAPPALA’ DANZA E DEDICATO ALLA GRANDIOSA FESTA DI SANT’AGATA, DI SCENA AL TEATRO VERDI SABATO 13 APRILE ORE 21.Nella Sala Titta Ruffo alle ore 15 incontro con Roberto Citran e Roberto Zappalà nell’ambito del progetto “Due Teatri per la Legalità”.
Per la Rassegna di Danza 2013, sabato 13 aprile ore 21 al Teatro Verdi di Pisa, sarà di scena la creazione del catanese Roberto Zappalà, nome tra i più significativi della danza internazionale, “A. SEMU TUTTI DEVOTI TUTTI?”, 3° tappa dal progetto “re-mapping Sicily”, vincitore del premio Danza&Danza 2010 miglior spettacolo italiano, che ha conquistato a giugno scorso anche uno dei templi europei della danza, il Theatre de la Ville a Parigi.
Partendo dal culto di Sant’Agata, patrona e martire catanese, l’artista propone una riflessione laica sulla religiosità popolare: protagonista principale la grandiosa festa catanese a lei dedicata che dura tre giorni e a cui partecipa un milione di persone. Festa religiosa e di popolo, teatro della devozione e della finzione, luogo d’amore e di furore, spazio del riscatto e dello sfruttamento.
Il titolo dello spettacolo riprende la frase che i devoti urlano nelle strade, con l’aggiunta di un punto interrogativo perché il coreografo, che ha curato anche regia, scene e luci, si è chiesto se davvero i partecipanti sono tutti devoti. Una rilettura della cultura e della tradizione siciliana tra musiche, balli, individuo e moltitudine, in un fitto intreccio di passione e dedizione, che suggerisce inoltre analogie tra fanatismo religioso ed esaltazione calcistica dei tifosi.
In scena la potenza dei corpi maschili dei sette danzatori e un’unica donna della Compagnia Zappalà Danza- Gaetano Badalamenti, Adriano Coletta, Alain El Sakhawi, Maud De La Purification, Roberto Provenzano, Salvatore Romania, Fernando Roldan Ferrer, Massimo Trombetta, tra pareti fatte di reggiseni bianchi, un richiamo alla mercificazione quotidiana della femminilità attuale, e scene di tifosi deliranti proiettate ininterrottamente sui fondali.
Questo allestimento si avvale della musica originale, eseguita dal vivo, di Puccio Castrogiovanni– con i musicisti Giovanni Allegra basso, Puccio Castrogiovanni corde, marranzani e fisarmonica, Salvo Farruggio percussioni, Peppe Nicotra chitarre– oltre alle musiche di Dire Straits, Rosario Miraggio, Gustav Mahler, Burt Bacharach. Ad aggiungere un ulteriore tocco di sicilianità la presenza della catanese Carmen Consoli in video per accompagnare con la sua chitarra elettrica lo “straordinario e poetico canto delle consacrate”, le suore benedettine, uno dei momenti più toccanti e celebri di tutta la processione.
“…E’ una danza d’urto, potente e d’effetto tra autoflagellazioni e processioni, parossismo e brama d’estasi. La donna è sollevata, rigirata tra le mani, esposta, bramata. La processione è estenuante come l’attesa di “lei” in Piazza Borgo a Catania il 5 febbraio…”…Potenza di concezione che lascia sbalorditi” così annota la critica.
Drammaturgia curata da Nello Calabrò e Roberto Zappalà, costumi di Marella Ferrera e Roberto Zappalà, testi di Nello Calabrò, regia video di Nello Calabrò e Roberto Zappalà, per una produzione compagnia zappalà danza – Teatro Massimo Bellini di Catania – Scenario Pubblico international choreographic centre Sicily – steptext dance project (ger), in collaborazione con Teatro Stabile di Catania.
Biglietti ancora disponibili con prezzi da 24,00 Euro a 7,00 Euro, oltre alle consuete riduzioni e promozioni. Per informazioni Teatro di Pisa tel 050-941111, www.teatrodipisa.pi.it
Inoltre sempre sabato 13 aprile ore 15 nella Sala Titta Ruffo del Teatro Verdi, INCONTRO CON ROBERTO CITRAN E ROBERTO ZAPPALA’. L’incontro, organizzato dalla Fondazione Teatro di Pisa e dalla Fondazione Sipario Toscana nell’ambito del progetto DUE TEATRI PER LA LEGALITA’, precede i due spettacoli che chiudono il progetto e che sono in programma la sera alle ore 21 nei due teatri: a Pisa A. SEMU TUTTI DEVOTI TUTTI?”, alla Città del Teatro di Cascina NEL NOME DEL PADRE, monologo teatrale di Claudio Fava, con Roberto Citran.
L’ingresso all’incontro è libero.