Si inaugura mercoledì 24 aprile il Festival Internazionale della Danza 2013 dell’Accademia Filarmonica Romana e Teatro Olimpico. Giunto alla sua terza edizione, con la direzione artistica di Lucia Bocca Montefoschi e Sandro Cappelletto, è dedicato quest’anno a Vittoria Ottolenghi preziosa voce critica della danza, tante volte vicina alle due istituzioni romane, recentemente scomparsa.
Nell’arco di due mesi compagnie e artisti di primissimo livello si alterneranno sul palcoscenico del Teatro Olimpico e negli spazi all’aperto dei Giardini della Filarmonica Romana: sono Aterballetto, Mummenschanz, Collettivo 320Chili e la coreografa e danzatrice Alessandra Cristiani. Quattro diversi volti della danza contemporanea e del teatro visivo dei nostri giorni affidati a interpreti di consolidata esperienza pronti a sperimentare ed esplorare le tante espressioni del linguaggio coreografico. E pensando al nuovo, saranno due le prime esecuzioni assolute, commissionate da Accademia Filarmonica Romana e Teatro Olimpico: Misticanza del Collettivo 320Chili (23 maggio) e Eros Aria di Alessandra Cristiani per l’avvio della stagione estiva della Filarmonica Romana (24 giugno).
L’apertura sarà dunque affidata all’Aterballetto, la compagnia di balletto contemporaneo di Reggio Emilia fra le più attive e stimate nel nostro Paese e non solo, che mercoledì 24 e giovedì 25 aprile torna a Roma al Teatro Olimpico con una Serata Stravinskij: tre le coreografie di Mauro Bigonzetti sulla musica del compositore russo, Les Noces, Intermezzo e Le Sacre, quest’ultima al debutto romano, nel centenario della prima (e scandalosa) rappresentazione della Sagra della primavera a Parigi nel 1913, che all’epoca portava la firma del coreografo Nijinskij con il talento dei Balletti Russi.
Lo spettacolo sarà preceduto nel foyer superiore del teatro Olimpico, alle ore 19.30, da un ricordo di Vittoria Ottolenghi cui parteciperanno insieme alle sue figlie, coreografi, ballerini, scrittori, giornalisti e gli amici più cari di Vittoria. L’incontro sarà anche l’occasione per presentare al pubblico il Fondo Ottolenghi: oltre 600 tra volumi e documenti visivi sulla danza (biografie, libri di storia sulla danza, di critica, programmi di sala, etc.), che Vittoria ha donato poco prima di morire alla biblioteca della Filarmonica Romana, e ora a disposizione di tutti gli appassionati e studiosi del settore.
Altro gradito ritorno è quello dei leggendari Mummenschanz sul palcoscenico del Teatro Olimpico da venerdì 3 a domenica 12 maggio per festeggiare con il pubblico romano i 40 anni della loro fondazione. Fra le compagnie di teatro visivo più importanti al mondo, che la stampa ha definito Les musiciens du silence, i Mummenschanz irrompono sul palcoscenico indossando quello che la nostra società ha depauperato di valore, i nostri scarti: sacchetti dilatati, resti di tubo a fisarmonica, teste di bidoni, fili di ferro o serpentine luminescenti, stralci di stoffa, pezzi di cartone, polistirene, gommapiuma ed altro ancora. Tutti materiali, questi, mossi o modellati in modo da generare una fantasmagoria proteiforme centrata sull’umano che ci trascina in un insolito girotondo gioioso, sorprendendo, divertendo e meravigliando spettatori di ogni età, dai 6 ai 106 anni!
Da mercoledì 22 a venerdì 24 maggio, sempre al Teatro Olimpico, sarà la volta del Collettivo 320Chili: ragazzi italiani che non sfigureranno accanto ai mostri sacri che li affiancano (il nome della compagnia è la somma dei loro pesi corporei). Capaci di creare immagini evocative e pittoriche‚ ottenute con pochi mezzi e sfidando il linguaggio abituale delle loro discipline (danza contemporanea, acrobatica, teatro di strada e nouveau cirque), sul palco si presentano uniti dalla forte passione per le arti della scena: il risultato è pura energia che esplora tutte le possibilità del movimento, portate frequentemente alle estreme conseguenze. Saranno in scena il 22 e 24 maggio con lo spettacolo Ai migranti Premio Equilibrio 2010 (che ha ottenuto il patrocinio del Consiglio Nazionale delle Ricerche), e il 23 con Misticanza la loro nuova creazione, presentata in prima esclusiva per il Festival, commissione della Filarmonica Romana e del Teatro Olimpico, in cui si alternano sul palco i maestri fondatori del Collettivo insieme al virtuoso Alessandro Maida. Un esempio poetico ed emotivamente efficace di lavoro in cui le diverse tecniche si intrecciano creando così il tratto distintivo della Compagnia.
Per l’ultimo appuntamento ci si sposta nei Giardini dell’Accademia Filarmonica Romana, nel cuore di Roma a due passi da piazza del Popolo, lunedì 24 giugno in occasione anche dell’inaugurazione del Bosco di Eros, la stagione estiva della Filarmonica Romana. Lo spettacolo è la novità in prima assoluta Eros Aria di e con Alessandra Cristiani, commissione della Filarmonica e del Teatro Olimpico. Coreografa, attrice, performer e danzatrice, la Cristiani – artista in residenza presso la Filarmonica Romana – ha da sempre prediletto nel suo percorso artistico la possibilità di indagare e percepire la natura sottile del fenomeno corpo. Ha prediletto in tal senso una formazione non usuale per l’acquisizione delle competenze e delle sensibilità inerenti al movimento con un forte richiamo alle linee della nuova danza giapponese (Butoh Dance). In questo suo nuovo spettacolo l’artista prende spunto dal tema dell’Eros e dell’Aria per realizzare una performance nel verde dei giardini della Filarmonica. Così la Cristiani ci introduce al suo lavoro: “Eros ed Aria, due vortici, intimi ed estranei, complici l’uno dell’altro. Una necessaria combustione. Impigliarsi nelle loro spire, esserne divorati. Cogliere l’erotismo della materia, la consistenza del corpo, acuta nel suo spogliarsi ed arricchirsi per trapassi inavvertibili, correnti lievissime, soffi, sensazioni leggere come brezze”.
Durante il festival saranno realizzate una serie di attività promozionali cui il pubblico potrà accedere acquistando biglietti cumulativi: giovedì 25 aprile Primavera con Stravinskij, un pic-nic nei Giardini dell’Accademia Filarmonica con l’apertura straordinaria al pubblico dei Giardini (via Flaminia 118), cui seguirà alle ore 15 “La Sagra della Primavera: nascita di un capolavoro. Ineguagliato” in cui Sandro Cappelletto, direttore artistico della Filarmonica, racconterà la genesi dell’opera stravinskijana; al termine dell’incontro ci si dirige all’Olimpico per la replica delle ore 17 della Serata Stravinskij.
Venerdì 24 maggio (ore 16.30), il Collettivo 320Chili sarà al MAXXI, nell’ambito di una nuova collaborazione con la Filarmonica Romana ed il Teatro Olimpico, per un workshop coordinato dal Dipartimento Educazione del museo e dedicato all’incontro artistico tra danza e arte contemporanea. La partecipazione al workshop è compresa nel biglietto del museo. Il pubblico sarà invitato a sperimentare col proprio corpo il movimento in relazione alla percezione, all’attenzione e all’equilibrio, includendo alcuni elementi di teatro fisico e tecniche circensi, pre-acrobatica e giocoleria. Al termine dell’incontro seguirà al Teatro Olimpico (ore 21) la replica di Ai migranti, cui i partecipanti al workshop potranno accedere con un biglietto a condizioni di favore.
Info
Ufficio Promozione Accademia Filarmonica Romana
Tel. 06-3201752 – email: promozione@filarmonicaromana.org
Ufficio Promozione Teatro Olimpico
Tel. 06.32.65.99.27 / 32 – email: ufficiopromozione@teatroolimpico.it