con Edoardo Siravo (Nemo), Giulia Andò (Lulu), Giulia Innocenti (Lei, Ellida), Alexandra Mogos (Salomè), Claudia Salvatore (Cassandra, Cameriera), Rossana Colace (voce) e Lucio Perotti (pianoforte)
regia di Alessandro Berdini
scenografia Lorenzo Ciccarelli – costumi Daria Calvelli – luci Danilo Facco – assistente alla regia Laura Garofoli costruzione scene Claudio Petrucci e Daniele Iraci
Produzione Ass. Cult. Teatro Due Roma
Un gioco teatrale per raccontare in musica il lungo malinconico sogno di un uomo che ricorda gli amori della sua vita attraverso le eroine della letteratura: da Ellida a Salomè, da Lulu a Cassandra, protagoniste di un mondo lontano che ritornano come visioni oniriche, apparizioni, tormenti, immagini di seduzione e sensualità, ad animare l’interno di un locale dove molti anni fa si suonava musica jazz.
Dal 15 al 28 aprile al Teatro Due Roma (di Vicolo dei 2 Macelli) lo scrittore e giornalista, Paolo Fallai porta in scena UNA LONTANA FEDELTA’, per la regia di Alessandro Berdini che apre il sipario sui ricordi di un uomo solo di fronte ai dubbi, al sarcasmo delle sconfitte, all’ironia della propria inadeguatezza. Il racconto di un uomo solo, e senza risposte, di fronte all’incomprensibile universo delle donne che hanno attraversato la sua vita, al mistero inarrivabile della maternità, all’intelligenza emotiva che si fa intuito, alla faticosa conquista dell’emancipazione.
Nel brusio di un locale, dominato dalle melodie blues e dai contrappunti jazzistici del Novecento, Nemo è seduto vicino a un banco dove servono da bere. L’uomo nel pieno della sua maturità, vive nella nostalgia del passato e trascorre parte della suo tempo all’interno di quel locale, dove molti anni fa si suonava musica jazz. Una cantante, capace di creare antiche atmosfere, è accompagnata da un pianista fantasma. Una giovane cameriera offre consumazioni ad un pubblico inesistente. L’uomo grigio si è accasato in quel bar, ha portato da casa uno scrittoio dove legge, studia e ricorda. Rammenta gli amori, le figure femminili, che hanno attraversato la sua vita, che a loro volta ricordano sfumature di eroine della letteratura. In sequenza Filumena, Lulu, Cassandra, Salomè, Ellida. Proiezioni oniriche, apparizioni, incubi, seduzione, sensualità, archetipi di un mondo lontano, che ritualmente ritornano sulle tavole di quel vecchio palcoscenico.
L’uomo del bar è accarezzato dalla nostalgia padrona, dalla malinconia che si aggira svelando le angosce e le forme depressive che lo accompagnano in questo viaggio al termine della notte. Incontra prima Lei, con la quale rompe il rapporto proprio dopo la visione a teatro della Filumena Marturano, “vede” e ascolta la Lulu, rappresentante della seduzione pura, la Cassandra che ama col cuore, la trasgressione e le perversioni di una Salomè/Lolita ed Ellida l’altra faccia di Lei, con la quale si chiude questo infernale cerchio.
“UNA LONTANA FEDELTA’ è anche un’occasione di riflessione sull’universo femminile, perché non esiste “tipo” di donna che non abbia sottoposto il proprio carattere alla prova di una continua e impietosa messa in discussione – commentano Alessandro Berdini e Paolo Fallai – proprio quello che gli uomini non hanno mai fatto, di cui avrebbero tanto bisogno e, ancora oggi, stentano perfino a capire”.