con la complicità di Carmelo Bene, Jules Laforgue, Giovanni Testori
Regia e riscrittura Paolo Faroni, Massimo Canepa
Con Emilio Bonelli, Carlo Cusanno, Paolo Faroni, Maria Concetta Gravagno, Federico Manfredi, Stefano Annoni
Scenografie Massimo Canepa
Luci Massimo Canepa
Costumi Luisa Lodovico
Sinossi
La storia ricalca fedelmente il testo di Shakespeare arricchendolo di inserti e suggestioni tratti da C. Bene, J. Laforgue, G. Testori.
Amleto non è indeciso, dubbioso, fragile: semplicemente non è uomo di potere, bensì uomo di teatro – ed al teatro attinge per vendicare il padre.
Ma il teatro entra a corte solo per dilettare i potenti: qualora corte e palco si confrontassero, il palco ne uscirebbe sconfitto. Ed è questo il destino di Amleto.
Manchevole dell’autorità del padre e del cinismo dello zio usurpatore, l’unico modo per ottenere vendetta è ricorrere all’inganno della follia.
Di volta in volta, Amleto indosserà la maschera del politicante di mestiere (Polonio), dell’eroe (Laerte), del mentitore (Claudio), ma sbaglierà ingressi in scena, battute e tempi comici, fino a rimanere irretito nella parte del folle: come Polonio, preferirà ricorrere alla strategia anziché approfittare del fatto che Claudio prega in ginocchio per ucciderlo; in preda ad un eccesso di reazione, come l’esuberante Laerte, impugna la spada e ne uccide il padre; come Claudio, inscena un altro se stesso – ma come questi reagisce malamente alla messa in scena degli attori che giungono a corte, Amleto sbaglia reazione ogni qualvolta gli si presenta l’occasione per vendicarsi, rimanendo così schiavo della maschera della follia. In questo conflitto tra palco e corte, la tragedia non risparmierà nessuno: né i contendenti né la giovane Ofelia che, esclusa dalla contesa perché mossa dai sentimenti e manovrata dal potere, finirà per subire il contagio della follia.
Blusclint
La compagnia stabile di giro Blusclint nasce dall’incontro, nel 2008, tra Paolo Faroni e Massimo Canepa, due giovani ospiti di un centro di salute mentale. Si sono divertiti così tanto che, dopo anni di cure e lavori teatrali in proprio, hanno deciso di unire forze e amici invisibili. Dagli psicofarmaci al teatro il passo è breve: nel maggio 2010, con lo spettacolo Woof! Un melòpunk, sono tra i vincitori della rassegna torinese Rigenerazione; nel 2011 ottengono dal Sistema Teatro Torino un sostegno alla produzione per lo spettacolo Riccardo3; nel 2012 vincono il bando STT con il progetto Hamlets.
Blusclint
Via Alassio, 12/4 – 10126 Torino
CF: 91027510063