pièce ispirata al poema indiano del Mahābhārata
scritto da Francesco Niccolini e diretto da Giorgio Barberio Corsetti
Lo spettacolo è una coproduzione L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione /Teatro Stabile delle Marche / Fattore K
Le tre strutture hanno messo insieme le proprie risorse creative, i propri artisti e tecnici, gli spazi e le idee, per questa articolata impresa che è finanziata dalProgramma di Cooperazione Comunitario Greece-Italy 2007/2013 e sostenuta dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del Progetto “Bottega delle Voci Centro di Produzione Teatrale II”
Il 10 maggio alle ore 21.00 al Teatro Abeliano di Bari debutta in prima nazionale lo spettacolo “La guerra di Kurukshetra”, pièce ispirata al poema epico indiano Mahābhārata, scritto da Francesco Niccolini e diretto da Giorgio Barberio Corsetti che, insieme a Massimo Troncanetti, ha elaborato anche le scenografie.
Dal capoluogo pugliese parte la tournée internazionale che il 14 maggio fa tappa al Teatro Municipale Apollo di Patrasso e che in estate prevede la presenza dello spettacolo ad Ancona, a L’Aquila, per continuare poi la tournée nella Stagione 2013/14.
Lo spettacolo è una coproduzione: L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione /Teatro Stabile delle Marche / Fattore K. Le tre strutture hanno messo insieme le proprie risorse creative, i propri artisti e tecnici, gli spazi e le idee, per questa articolata impresa che è finanziata dal Programma di Cooperazione Comunitario Greece-Italy 2007/2013 e sostenuta dal Teatro Pubblico Pugliese nell’ambito del Progetto “Bottega delle Voci Centro di Produzione Teatrale II”.
Lo spettacolo sarà preceduto al mattino da un incontro stampa – ore 11.30 – sempre all’Abeliano dove, oltre al regista Corsetti e al drammaturgo Niccolini, interverranno Silvia Godelli, Assessore al Mediterraneo, Cultura, Turismo della Regione Puglia e Carmelo Grassi, Presidente del Teatro Pubblico Pugliese.
L’aver vinto il bando del Teatro Pubblico Pugliese è per il Teatro Stabile delle Marche un’ulteriore conferma delle proprie capacità e potenzialità. E’ inoltre motivo di orgoglio la collaborazione con artisti del calibro di Giorgio Barberio Corsetti e Francesco Niccolini che con la loro opera porteranno il nostro nome nei maggiori teatri europei – dice il direttore del Teatro Stabile delle Marche Marta Morico.
Un lavoro nato e costruito, a più fasi e in diversi luoghi, su drammaturgia e recitazione condotto da Corsetti e Niccolini. Anche ad Ancona Corsetti e Niccolini hanno lavorato, in un workshop di drammaturgia, al testo di questo stupefacente poema indiano, prima di trasferirsi in Puglia per le prove dello spettacolo.
In scena vedremo: Ippolito Chiarello, Francesco Ferrante, Marco Grossi, Fabrizio Lombardo, Marcello Prayer, Fabrizio Pugliese, Barbara Ronchi, Silvia Rubino, Fabrizio Saccomanno, Maurizio Semeraro. Scene Giorgio Barberio Corsetti e Massimo Troncanetti.
“Il Mahabharata di Peter Brook – ricorda Niccolini – è passato alla storia, ma da allora questo testo non è più stato portato in scena in Italia”.
L’allestimento mette in scena la parte centrale del Mahābhārata, che racconta la sanguinosa guerra che fu combattuta tra i due rami della dinastia Kuru nella piana di Kurukshetra. Scrive il regista: «Dieci attori in scena interpretano una folla di personaggi: uomini, dèi, eroi, figli di dèi, demoni, che vediamo passare attraverso nascite, morti, reincarnazioni, in un tessuto narrativo ricco come il destino di tutti gli uomini. […] La scenografia è un piano inclinato basculante, che può montare verso il cielo, ma anche improvvisamente cedere e far rotolare giù, in una caduta scomposta. In scena anche immagini proiettate su teli mobili e trasparenti come le illusioni di Maya e immagini di guerra che assomigliano alle guerre che costantemente scoppiano nel mondo, guerre di distruzione fisica, guerre di distruzione economica. Gli attori vivono l’esperienza di questo racconto, e con loro il pubblico, attraversano insieme le storie, che alla fine conosceranno come si conosce la propria vita».
Per informazioni: www.stabilemarche.it