Da domenica 9 giugno al Teatro Regio di Torino va in scena L’italiana in Algeri, dramma giocoso in due atti composto da Gioachino Rossini nel 1813 su libretto di Angelo Anelli, titolo tra i più fortunati del teatro musicale buffo. Ritorna al Regio il maestro Daniele Rustioni, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio: «Con la sua musica Rossini ci racconta tutto – afferma il direttore – la partitura dell’Italiana è come una tavola imbandita, e sta a noi interpreti scegliere cosa far venir fuori». L’opera rimarrà in cartellone per quattro recite fino al 19 giugnoesarà trasmessa indiretta da Rai Radio3 mercoledì 19 giugno alle ore 20. La recita prevista per domenica 16 giugno ore 15 è stata annullata.
La produzione è fieramente “Made in Regio”, avvalendosi della regia di Vittorio Borrelli, direttore di scena del Teatro, delle scene di Claudia Boasso, responsabile realizzazione degli allestimenti,e delle luci di Andrea Anfossi, responsabile delle luci di scena e della fonica del Regio. I costumi sono firmati da Santuzza Calì.Il Coro del Regio è diretto dal maestro Claudio Fenoglio.
Il direttore d’orchestra, Daniele Rustioni, è una delle bacchette italiane più apprezzate e richieste nel panorama musicale internazionale, capace di letture interessanti e di successo, sia nel repertorio drammatico – come ha dimostrato di recente in Madama Butterfly e Rigoletto –, sia in quello giocoso. Ha debuttato proprio al Regio di Torino e attualmente è Direttore musicale del Teatro Petruzzelli di Bari.
In scena, il ruolo di Isabellaè interpretato da Daniela Pini, virtuoso mezzosoprano che ha già riscosso grande successo sul palcoscenico del Regio come Annio nella Clemenza di Tito; ha lavorato con direttori quali Roberto Abbado e Daniel Oren. La parte di Lindoro, lo schiavo di Mustafà, è sostenuta dal giovane tenore Antonino Siragusa, brillante interprete del repertorio belcantistico e in special modo di quello rossiniano; ha collaborato con direttori quali Adam Fischer, Valery Gergiev e Riccardo Muti. Nelle vesti di Mustafà, ruolo cui è particolarmente affezionato, il basso di origine veneziana Lorenzo Regazzo, affermato interprete rossiniano dalla forte presenza scenica. Nel ruolo di Elvira, moglie di Mustafà, troviamo Linda Campanella, giudicata una delle più belle ed eclettiche voci del panorama lirico italiano. Taddeo, il compagno d’Isabella, è interpretato da Roberto de Candia, baritono dalla straordinaria carriera internazionale; a lui, nelle recite dell’11 e 13 giugno, si alterna Marco Filippo Romano, vincitore e finalista di importanti concorsi internazionali. Completano il cast Federico Longhi (Haly) e Alessia Nadin (Zulma).
Per la genesi dell’opera, tutto ebbe inizio con un fatto di cronaca: nel 1805, i giornali riportano la notizia del rapimento di una signora milanese, Antonietta Frapolli, in viaggio su un veliero nel Mediterraneo; la donna fu quindi portata alla corte del bey di Algeri Mustafà-ibn-Ibrahim (erano tempi in cui i mari verso le coste dell’Africa erano infestati dai corsari). Quest’avventura, un po’ tragica e molto romantica, era perfetta per essere trasformata in un’opera, tant’è che nel 1808 alla Scala andò in scena una Italiana in Algeri composta da Luigi Mosca, su libretto di Angelo Anelli. Cinque anni dopo, Rossini musicò L’italiana in Algeri sullo stesso libretto: l’opera segnò l’atto di nascita artistico del compositore pesarese, aprendo di fatto un decennio di assoluto dominio delle scene teatrali, destinato a estendersi fino al 1823, anno della creazione di Semiramide.
La vicenda che fa da sfondo al libretto è quella di una donna (Isabella) che, alla ricerca del suo fidanzato Lindoro (schiavo di Mustafà, bey di Algeri), fa naufragio e viene rapita dai corsari. Mustafà vorrebbe rispedire Lindoro in Italia con Elvira, sua moglie, della quale è francamente stufo, e tenersi la nuova arrivata, Isabella, di cui subito si innamora. Ma siccome “Le femmine d’Italia son disinvolte e scaltre, e sanno più dell’altre l’arte di farsi amar”, Isabella costruirà un abile raggiro che permetterà a lei e Lindoro di ritornare in patria. Un intreccio narrativo piuttosto fantasioso, contraddistinto da situazioni paradossali e personaggi unici e immaginari: il sovrano burbero e dispotico, la moglie petulante, il giovane innamorato. Solo Isabella, la protagonista, è maggiormente caratterizzata psicologicamente: è una donna bella, amabile, sensuale, ma soprattutto intraprendente ed energica e capace di risolvere le situazioni più complicate con la sua grande abilità.
L’Italiana in Algeri sarà presentata al pubblico da Andrea Malvano nell’Incontro con l’Opera che si terrà al Piccolo Regio Puccini mercoledì 5 giugno alle ore 17.
Posti in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 – Tel. 011.8815.241/242, Info – Tel. 011.8815557 e www.teatroregio.torino.it.
I possessori dei biglietti per la recita annullata del 16 giugno possono rivolgersi alla Biglietteria per richiedere lo spostamento su un’altra data o per ottenere – entro mercoledì 26 giugno – il rimborso.
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