Una singolare performace che ingloba sia musica sia parole in un mix di emozioni scaturite da un personaggio shakespeariano tra i più belli: Desdemona.
Ed è questo il titolo dello spettacolo andato in scena al Mercadante per il Napoli Teatro Festival Italia. Un bellissimo testo ideato dal premio nobel Toni Morrison, la recitazione dell’attrice Tina Benko che intesse un dialogo ultraterreno con i suoi cari morti, la voce della cantautrice Rokia Traoré e l’ottima regia dello stravagante Peter Sellars hanno convinto il pubblico napoletano. Lo spettacolo già andato in scena a Parigi, New York e Los Angeles ha diviso la critica. Il testo infatti è una sorta di continuo del quarto atto dell’Otello. Desdemona ormai nell’aldilà fa i conti con il suo passato, con i suoi defunti partendo dal moro di Venezia che la uccise freddamente. In scena l’attrice Tina Benko intervallata dalle soavi canzoni di Rokia Traoré rivive a flashback il suo incontro con Otello, ma anche uno dei traumi della sua esistenza: l’aver perso la sua balia, Barbary. E si scopre così che c’è molta Africa nella vita di Desdemona, si scopre che il suo nome vuol dire miseria, ma che in fondo è un nome che non ha mai scelto. Questa nuova Desdemona fa rivivere anche l’Africa solo accennata nella scrittura di Shakespeare (di Barbary infatti nel testo dell’Otello se ne parla a malapena). Più che una vera Desdemona quella che la scena lascia scaturire è un’evocazione del personaggio shakespeariano che in scena non riesce a staccarsi dal bellissimo testo di Morrison. Di lei apprenderemo la sua infinita malinconia, la solitudine della sua condizione ma anche la volontà di conciliarsi con il passato perchè in fondo non si può morire due volte. L’Africa che per il grande drammaturgo seicentesco era solo un prodotto dell’immaginazione ora è reale e tangibile e rivive nell’incontro ultraterreno di due donne.
testo Toni Morrison
musiche e testi Rokia Traoré
regia Peter Sellars
con Tina Benko e Rokia Traoré
musicisti Mamah Diabaté, Mamadyba Camara
coro Fatim Kouyaté, Bintou Soumbounou
luci James F. Ingalls
suono Alexis Giraud
traduzione sovratitoli Luca Delgado
commissionato e coprodotto da Wiener Festwochen, Théâtre Nanterre-Amandiers, Cal Performances – Berkeley – California, Lincoln Center for the Performing Arts – New York, spielzeit’europa | Berliner Festspiele, Barbican – London, Arts Council Festival, London 2012 Festival