da Le Troiane di Euripide
regia di Giancarlo Cauteruccio
Sceglie una delle più belle architetture fiorentine degli ultimi anni, il Nuovo Ingresso dell’Ospedale di Careggi, inaugurato nel 2010, Giancarlo Cauteruccio per ambientare una nuova tappa di Crash Trōades, qui denominata Crash Trōades/emergenza e compiere un’azione poetica, politica e di denuncia contro la strage del femminicidio, una tragedia quasi quotidiana che infanga i nostri giorni.
Tredici sono le interpreti dello spettacolo, le giovani attrici Laura Bandelloni, Debora Daddi, Flavia Pezzo, le danzatrici Martina Belloni e Daniela Ranzetti, le cantanti liriche Hitomi Ohki, Maria Elena Romanazzi e Donatella Romei, affiancate in questa particolare edizione dalle attrici Alida Giardina, Marina Lorenzi, Monica Bauco, Giovanna Scardoni e dalla soprano Monica Benvenuti, che hanno voluto prestare la loro voce e il loro corpo in un lavoro dove l’arte riconquista la sua funzione pubblica e il teatro mostra le sue origini di luogo della condivisione.
In questo spazio scenico molto significativo, dotato di una sacralità laica, l’Ospedale lì dove ci si prende cura della vita, le eroine tragiche di Euripide incontrano, nella scena finale, un coro “speciale”, un esercito pacifico composto da 150 donne della società civile (da artiste a donne della politica, da studentesse a casalinghe, da docenti a dottoresse, da donne di teatro ad architette…) per ricordare i nomi delle numerosissime vittime del femminicidio. Il testo di Crash Trōades è una tessitura drammaturgica in cui si innestano nella pagine euripidee le parole di Cecenia di Anna Politkovskaja e di Le ferite del silenzio di Yolande Mukagasana, e in cui si racconta l’insensatezza della violenza e della sopraffazione.
Un ponte lanciato tra i secoli, tra mito e realtà, che ci rende consapevoli che le parole di Cassandra e Andromaca si ripetono e si ripeteranno, che Troia subirà ancora assedi, in altri luoghi, in altri tempi, sotto altri nomi.
Ecuba, Cassandra, Andromaca, Elena parlano anche per Anna, Giovanna, Fabiana, Angelica, Silvia e per tutte le altre donne che compongono l’ammutolita lista delle ultime vittime italiane.
La recitazione asciutta – dichiara il regista- echeggia la monotonia ossessiva di bollettini di guerra o preghiere tantriche.
A Careggi, in questo spazio modernissimo e aperto, le interpreti rendono ancor più visibili le proprie ferite e le bruciature sui loro abiti da sposa paiono ancora fumanti. Come se dal mondo omerico a oggi il tempo avesse fatto solo una velocissima corsa, come se dall’architettura dei ruderi archeologici al segno architettonico contemporaneo del Nuovo Ingresso dell’Ospedale fiorentino non esistesse alcuna distanza temporale.
Crash Trōadesè il mondo di Ecuba e delle donne troiane visto con la filigrana dell’emergenza contemporanea, una tragedia che odora di napalm e viaggia sul web, cruda come la poesia non è mai stata.
Cauteruccio adatta la messa in scena a questi luoghi particolari, utilizzando dati elementari, l’acqua, la terra e il fuoco e immaginando un unico campo profughi, un’unica arena, un’unica trincea che raduna il pubblico e le interpreti.
Le musiche elettroniche originali di Marco Puccini interagiscono con il canto lirico dal vivo, mentre la voce off di
Fulvio Cauteruccio segna l’inizio e la fine dello spettacolo.
I costumi di Massimo Bevilacqua sono abiti da sposa contaminati con il fuoco e con la terra, in omaggio alle celebri combustioni di Alberto Burri. L’apparato visuale utilizza proiezioni ad alta potenza che si sovrappongono alle architetture creando un vero e proprio scenario virtuale.
Ingresso libero fino ad esaurimento degli spazi disponibili
INFO – 055 23 45 443 www.teatrostudiokrypton.it
Il progetto è realizzato dalla compagnia Teatro Studio Krypton in collaborazione con Regione Toscana e Azienda Ospedaliero Universitaria di Careggi e con il sostegno di Fondazione Toscana Spettacolo
Sponsor tecnici Fratelli Edison Firenze, Omikron, Ipostudio
Media partner Controradio
Ringraziamenti a Hotel Villa Liana e PRG – Public Relations Group
La compagnia ringrazia inoltre le associazioni Artemisia, Coordinamento contro la violenza di genere e sessismo,
Il Giardino dei ciliegi, Intersexioni, LeMusiquorum, Libere tutte, Se non ora quando Firenze
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