È il simbolo del jazz italiano all’estero: Enrico Rava torna sul palco della Casa del Jazz di Roma con il progetto Tribe, in uno degli appuntamenti di spicco del Festival estivo 2013.
Il concerto, che doveva essere uno dei primi appuntamenti del Jazz Festival del parco già previsto lo scorso 4 luglio, è stato annullato per maltempo e recuperato pochi giorni fa, quasi a suggellare la chiusura di un’edizione ricchissima che ha visto alternarsi sul palco musicisti di spicco del panorama nazionale e internazionale.
La tromba del jazz italiano per eccellenza si presenta in Quintetto, alla guida di un eclettico gruppo di musicisti di diverse generazioni e di giovani, Gianluca Petrella al trombone, Giovanni Guidi al pianoforte, Gabriele Evangelista al contrabbasso (giovanissimo) e la garanzia dell’originalità di Fabrizio Sferra alla batteria.
Un ensamble molto eclettico e molto versatile che ha dato vita al progetto Tribe (pubblicato per ECM nel settembre del 2011), conferma come Rava, fra le più autorevoli e creative personalità a livello internazionale, nel corso degli anni abbia sempre voluto e saputo rinnovarsi con nuovi progetti e nuove sfide spesso affidandosi a nuovi e giovani, giovanissimi talenti, come accade anche in questa felicissima occasione.
Il concerto si snoda fra inusitati ritmi tribali e atmosfere ora rarefatte, ora melodiche, ora limpide o ipnotiche, senza alcun compiacimento nell’improvvisazione e se spicca l’autorevolezza della tromba di Rava, che sa essere struggente e suadente, che guida il gruppo e accarezza la melodia, resta sempre ben saldo un interplay davvero degno di attenzione che lascia spazio non solo al confronto fra Rava e Petrella ai fiati, ma anche all’inventiva degli altri musicisti, soprattutto Guidi, in un continuum sempre trascinante e innovativo.
Richiamati a gran voce e dagli applausi del pubblico, Rava e Co.tornano sul palco e fanno ballare con una bellissima e malinconica versione di Quizas, quizas, quizas.