“Cuore di Palestina”, ovvero un festival di cinema, musiche, teatri, danze, fotografie, lettere e cibi da un paese che vive una situazione altamente drammatica. Uno sguardo dalla Palestina attraverso la sua cultura contemporanea, per conoscerne realtà e desideri, conflitti e speranze, orgoglio e contraddizioni.
A questo Teatri di Vita dedica il mese di luglio, accogliendo nel suo parco artisti provenienti direttamente dalla Palestina.
L’appuntamento è a Teatri di Vita, Parco dei Pini, via Emilia Ponente 485, Bologna (infoline: 051.566330, www.teatridivita.it) dall’11 al 28 luglio, dal giovedì alla domenica.
Il festival comprende:
+ 2 spettacoli di teatro (in prima europea): “Suicide note from Palestine” di Freedom Theatre (Jenin) e “3 in 1” di Yes Theatre (Hebron);
+ 1 spettacolo di danza contemporanea (in prima europea): “Ordinary Madness” di Sareyyet Ramallah;
+ 3 concerti di Radiodervish (Italia), The Basel Zayed Quartet (jazz; Gerusalemme) e DAM (rap; Lod);
+ 12 film: “Paradise now” di Hany Abu-Assad, “Water” di Autori Vari, “5 broken cameras” di Emad Burnat e Guy Davidi, “Atash” di Tawfik Abu Wael, “Intervento divino” e “Il tempo che ci rimane” di Elia Suleiman, “Man without cell phone” di Sameh Zoabi, “Fix ME” di Raed Andoni, “The invisible men” di Yariv Mozer, “Jerusalem bride” di Sahera Dirbas, “Ticket to Jerusalem” e “Laila’s birthday” di Rashid Masharawi;
+ 1 mostra fotografica: “Eye on Palestine” di Ahmad Mesleh;
+ 12 “lettere dal fronte interno” scritta da rappresentanti della società civile palestinese e letta dai loro interlocutori italiani;
+ gastronomia palestinese tutte le sere a cura di Jamil Shihadeh (Al Salam), con un corso di cucina palestinese (tutte le domeniche a mezzogiorno).
Al programma dedicato agli artisti palestinesi è affiancato, tutte le sere del festival, un evento collaterale teatrale: lo spettacolo “L’omosessuale o la difficoltà di esprimersi” di Copi, regia di Andrea Adriatico, con Anna Amadori, Olga Durano e Eva Robin’s.
Il programma dettagliato è on line all’indirizzo www.teatridivita.it/cuoredipalestina
I prezzi dei biglietti sono vantaggiosissimi, per favorire la partecipazione e la conoscenza della cultura palestinese:
– la prima serata (11 luglio) è interamente a ingresso gratuito;
– il biglietto unico per un evento di teatro, danza o musica è di 9 euro;
– il biglietto unico per i film è di 5 euro;
– il biglietto giornaliero (con tutti gli eventi della sera) è di 10 euro;
– l’abbonamento a tutto il festival (12 serate, 18 eventi) è di 29 euro.
Il festival è nell’ambito di “Bè Bologna Estate 2013”, in collaborazione con Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna, Fondazione del Monte, Fondazione Carisbo, con il patrocinio della Missione Diplomatica Palestinese a Roma.
Grazie a Centro Amilcare Cabral, AssoPace Palestina, Wasim Dahmash, Michele Giorgio, Luisa Morgantini, Elena Tripodi.
I festival precedenti dedicati da Teatri di Vita all’approfondimento delle emergenze della cultura contemporanea e dello spettacolo in relazione alle dinamiche sociali e politiche di quei paesi sono stati: “Cuore di China” (2005), “Cuore d’India” (2006), “Cuore di Turchia” (2007), “Cuore di Romania” (2008), “Cuore di Berlino” (2009)., “Cuore di Grecia” (2012).
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dedicato a Juliano Mer-Khamis (1958-2011)
C’è un paese che non ha paese. C’è un paese in cui le contraddizioni interne esplodono con le contraddizioni esterne fino a trasformarlo nel più ambiguo e complesso ginepraio nella storia mondiale degli ultimi 70 anni. C’è un paese piccolo piccolo in cui si concentrano il presente e il futuro della pace e della sicurezza internazionale. C’è un paese spaccato in due: dalla geografia, dalla politica, dai sentimenti di chi lo abita. C’è un paese che è il più strumentalizzato al mondo: tirato da una parte e dall’altra da potenti e idealisti, da trafficanti e religiosi. C’è un paese che per le Nazioni Unite non è uno “stato”, ma un “osservatore”, da pochi mesi: e questo è già un successo. Palestina.
Cuore di Palestina è un festival dedicato alla cultura e allo spettacolo contemporaneo in Palestina, dopo i “Cuore di” imperniati su Cina, India, Turchia e altri paesi in emergenza, fino alla Grecia dell’estate scorsa. Un festival “per” qualcosa e non “contro” qualcuno: per conoscere una realtà nazionale complessa, che attraverso la cultura rielabora un’annosa e drammatica condizione di conflitto.
Per tre weekend (dal giovedì alla domenica, per un totale di 12 giorni) Bologna diventa idealmente “capitale culturale della Palestina” attraverso un programma che punta a far conoscere, senza strumentalizzazioni o retorica, le punta di eccellenza della produzione culturale palestinese: teatro, danza contemporanea, musica (world, rap e jazz), cinema (con una selezione dei film più premiati nei festival internazionali), fotografia. Tutto all’interno di uno spazio in cui sarà possibile sostare, anche per mangiare prodotti tipici palestinesi.
Il festival è dedicato a Juliano Mer-Khamis. Juliano, figlio di una israeliana e di un palestinese (“sono al 100% palestinese, e al 100% ebreo”, diceva), aveva fondato il Freedom Theatre nel campo profughi di Jenin, scegliendo in questo modo di combattere la sua battaglia per la pace e la libertà. Due anni fa fu ucciso, il giorno dopo il debutto di un suo spettacolo, in circostanze rimaste tuttora misteriose. La sua vita, la sua nazionalità di confine, il suo impegno per l’arte in un luogo di dolore, il suo impegno per la causa palestinese e per il rinnovamento della società palestinese stessa, la sua morte così tragicamente “esemplare” rappresentano al tempo stesso l’inestricabile e spesso indecifrabile realtà della Palestina moderna con le sue speranze e le sue contraddizioni, e rilanciano l’idea di una possibilità nuova e diversa per ridare dignità a un popolo e a ogni singola persona, senza pregiudizi
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NO-CARTA: da tre anni Teatri di Vita ha abolito l’uso della carta per promozione e comunicazione. Tutti i materiali per la stampa (cartella stampa e fotografie ad alta risoluzione) sono esclusivamente in formato digitale.
Per questo festival, cartella stampa e fotografie sono scaricabili alla pagina www.teatridivita.it/cuoredipalestina/ (link “area stampa (download)”)