2003-2013: il Silvano Toti Globe Theatre di Roma, unico teatro elisabettiano in Italia, piccolo gioiello immerso nel cuore di Villa Borghese, festeggia dieci anni di instancabile attività e apre la nuova stagione con un regalo speciale, il ritorno di Gigi Proietti alla regia di Romeo e Giulietta (dal 10 al 28 luglio e dal 6 all’11 agosto).
Un omaggio all’apertura del teatro, nato proprio per una felice intuizione dell’attore-regista romano a suggello del Centenario della donazione di Villa Borghese al Comune di Roma che cadeva proprio nel 2003 e inaugurato nell’arco di pochi mesi proprio con Romeo e Giulietta diretto da Gigi Proietti.
Adesso il Globe festeggia il decennale con la stessa vitalità e l’entusiasmo dei primi anni, con lo stesso spettacolo e la stessa regia di Proietti, in parte rivisitata attraverso una nuova ottica con un cast di giovanissimi che regalano freschezza ai personaggi.
Ed è una regia in qualche modo storica che mantiene in sé qualcosa di speciale, unica esperienza di Proietti nel Globe, che nonostante ne ricopra il ruolo di direttore artistico, non ha mai voluto personalizzare il teatro imponendo il suo lavoro.
Vera chicca della stagione 2013 è però il balletto Romeo e Giulietta (dal 31 luglio al 3 agosto) sulle musiche di Prokoviev con la coreografia di Massimo Manicone: uno spettacolo creato 20 anni fa per il Northern Ballet e proposto per la prima volta in Italia con il Balletto Nazionale Slovacco. Nel ruolo dei protagonisti due stelle del Royal Ballet di Londra, Alina Cojocaru e Federico Bonelli (31/07, 02/08, 03/08) che si alterneranno Anbeta Toromani e Alessandro Macario (01/08). Innovativa cidra stilistica rinascimentale anche grazie ai costumi: una bella scommessa vedere la danza, ripensata, negli spazi lignei dei Globe.
La stagione, 4 spettacoli e un balletto, prosegue con una serie di spettacoli simbolo del teatro elisabettiano che hanno in qualche modo segnato l’attività di questi anni.
Non poteva mancare un autentico cult del Globe, il Sogno di una notte di mezza estate (dal 13 al 25 agosto) con la regia di Riccardo Cavallo e lo stesso cast amato dal pubblico a creare il mondo delle fate, degli amanti e degli artigiani. Insomma squadra che vince non si cambia per uno degli spettacoli più replicati nel corso degli anni.
Ancora una ripresa, ma stavolta della più cupa tragedia del Bardo sulla sete del potere: è il Riccardo III diretto da Marco Carniti e interpretato da un crudele e amorale Maurizio Donadoni. In scena dal 29 agosto all’8 settembre.
A chiudere la programmazione del decennale è Re Lear. Uno studio, con la regia di Daniele Salvo che affronta il testo con una compagnia di giovani attori in un lavoro di sottrazione del teatro e di concentrazione totale sul testo e sull’interpretazione. Dal 12 al 22 settembre .
Un lavoro che vuole in parte anticipare uno dei progetti a lungo termine (in un futuro più o meno prossimo) di Gigi Proietti, la creazione di un laboratorio stabile del Globe.
Nel corso dei dieci anni di attività il teatro (unico esempio fisso di teatro estivo fisso che viene utilizzato solo per due mesi all’anno) è diventato sempre più popolare, amatissimo dal pubblico romano con la sua programmazione interamente dedicata a Shakespeare sotto le stelle.
Tutti gli spettacoli sono vanno in scena dalle 21.15 eccezion fatta per il Re Lear che comincia alle 20.45.