Lunedì 8 luglio Casa del Jazz Festival presenta: KURT ELLING. Tra i più importanti cantanti jazz del mondo, Kurt Elling è stato nominato “Cantante maschile dell’anno” dall’Associazione giornalisti Jazz in una dozzina di occasioni negli ultimi dieci anni, e in questo tempo è stato il vincitore perenne del DownBeat Critics Poll. Ha anche vinto un Grammy, e ogni disco che ha fatto è stato nominato ai Grammy. Ad accompagnarlo: Laurence Hobgood pianoforte, John McLean chitarra, Jeff Pedraz contrabbasso, Bryan Carter batteria. Kurt Elling è tra i più importanti cantanti jazz del mondo. E’ stato nominato “Cantante maschile dell’anno” dall’Associazione giornalisti Jazz in una dozzina di occasioni negli ultimi dieci anni, e in questo tempo è stato il vincitore perenne del DownBeat Critics Poll. Ha anche vinto un Grammy, e ogni disco che ha fatto è stato nominato ai Grammy.Baritono ricco, Elling si estende a quattro ottave, dotato sia di stupefacente maestria tecnica che profondità emotiva. Il suo padroneggiamento del ritmo, tessitura, fraseggio e dinamica è più simile a un jazz virtuoso strumentista che un cantante. Il suo repertorio include composizioni originali e moderne interpretazioni di standard, che sono tutti trampolini per l’improvvisazione ispirata, scat, parola e poesia.Ha scritto il New York Times, “Elling è il vocalist maschile per eccellenza del nostro tempo.”Dice il Washington Post, “Dalla metà degli anni 1990, nessun cantante di jazz è stato così audace, dinamico e interessante come Kurt Elling. Con i suoi voli impennata vocali, i suoi testi taglienti e il senso di essere in missione musicale, è venuto ad incarnare lo spirito creativo nel jazz.
Dopo aver ottenuto un diploma al Gustavus Adolphus College di Saint Peter, Minnesota nel 1989, si iscrive all’Università di Chicago dove interrompe gli studi tre anni dopo, a pochi esami dalla laurea.
Esordisce come jazz vocalist con l’album Close Your Eyes (1995, etichetta Blue Note) e si fa notare per la sua voce baritonale, per le quattro ottave di estensione, per una sillabazione fluida e per un assoluto controllo della tecnica scat. Tra il 1997 e il 2003 pubblica, sempre per la Blue Note, altri sei album, due dei quali dal vivo. Il suo successo esordisce per tutta l’America
Nello stesso periodo collabora con numerose personalità del mondo jazzistico, tra cui David Amram, Bob Belden, Joanne Brackeen, Oscar Brown, Jr., Billy Corgan, Orbert Davis, George Freeman, Buddy Guy, Jon Hendricks, Laurence Hobgood, Charlie Hunter, Randy Bachman, Bob Mintzer, Rex Richardson e gli Yellowjackets.
Nel 1997 prende parte con i Manhattan Transfer alla registrazione del loro album Swing.Nel 2007 lascia la Blue Note e pubblica Nightmoves, primo album con la Concord Records in cui, al fianco di vecchi amici come Bob Mintzer, Christian McBride e John Pizzarelli, compaiono anche nuovi collaboratori (Rob Mounsey alle tastiere, Guilherme Monteiro alla chitarra e Grégoire Maret all’armonica). L’album è stato candidato al Grammy come miglior album di jazz vocale nel 2008.
Vincitore per tre anni di seguito dei sondaggi delle riviste Down Beat e JazzTimes come miglior voce maschile, si è ormai imposto come personalità preminente nel panorama contemporaneo del jazz vocale. Elling è anche vice presidente della National Academy of Recording Arts and Sciences, l’organizzazione che assegna annualmente i Grammy Awards e che conta circa 17 000 iscritti.
Quando non è in tour, lo si può ascoltare regolarmente tutti i mercoledì sera al Green Mill Cocktail Lounge di Chicago. L’ultimo lavoro pubblicato da Elling si intitola 1619 Broadway.
INGRESSO euro 15
Casa del Jazz
Viale di Porta Ardeatina, 55 – Roma
Info: 06/704731