Il Globe Theatre di Roma festeggia il decennale e apre la stagione 2013 con lo stesso spettacolo inaugurale del 2003, il Romeo e Giulietta che segna il ritorno alla regia del direttore artistico Gigi Proietti, anche in scena all’inizio, ma solo per recitare l’introduzione che Shakespeare scrisse per Romeo e Giulietta.
“Ho amato molto la prima versione di Romeo e Giulietta e sto amando molto questo nuovo allestimento, simile, ma diverso” aveva spiegato Gigi Proietti che spiega come a distanza di alcuni anni sono emerse delle differenze. A cominciare dal cast di giovanissimi per dare concretezza a un testo in cui i due protagonisti sono in realtà due adolescenti.
La regia di Proietti sembra indugiare soprattutto su una totale ambivalenza fra l’incipit e la vera e propria tragedia creando una spaccatura naturale.
All’inizio Proietti pensa agli scontri fra Montecchi e ai Capuleti (che aprono il dramma) come scontri fra due gang di giovanissimi (ragazzi e ragazze) ambientati ai nostri giorni. I giovani sono energici e vitali, parlano al ritmo del rap con un linguaggio sfacciato in uno slang contemporaneo (la traduzione è sempre di Angelo Dallagiacoma), anche nel serrato dialogo dell’aitante Mercuzio (il bel Fausto Cabra) mentre Giulietta è una giovane fanciulla che suona e canta il rock sognando il futuro.
Momento di svolta, in cui la tragedia shakesperiana diventa tale e dismette del tutto le vesti di favola, è la festa in casa Capuleti che segna l’inesorabile inizio della fine. Con la festa cambia tutto e il pubblico viene trasportato in un’altra dimensione che recupera il mito rinascimentale anche nei costumi per segnare che tutto sta diventando altro, la vera tragica realtà, una favola senza lieto fine.
E se all’inizio i due mondi ancora stridono (gli invitati in casa Capuleti ballano Video Killed che radio stars in abiti rinascimentali), quando scocca il colpo di fulmine e l’innamoramento di Romeo e Giulietta i due giovani restano magicamente isolati dal resto di un mondo loro ostile.
Pur mantenendo una certa tradizione nell’ambito dello spettacolo, Proietti mantiene sempre una freschezza di approccio, ben coadiuvato da un cast di giovanissimi, Romeo (Matteo Vignati) e Giulietta (Mimosa Campironi) in primis che operano la loro tragica discesa verso la morte e diventano immediatamente adulti, ma anche da attori come Gianluigi Fogacci (una “garanzia” del Globe) nel ruolo di Frate Lorenzo.
Un bel successo accolto con calore per festeggiare degnamente dieci lunghi anni di attività premiata dal pubblico. Lo spettacolo resta in scena fino al 28 luglio e poi viene ripreso dal 6 all’11 agosto. A seguire, la chicca della stagione con il balletto Romeo e Giulietta con la coreografia di Massimo Moricone.