Cultura e responsabilità sociale nella ventiseiesima edizione del Tignano Festival per l’Ambiente e l’Incontro tra i Popoli che, dal 7 al 28 luglio tra le antiche mura del Castello di Tignano, torna a parlare di stili di vita, rivoluzioni culturali e culture biologiche attraverso un originale palinsesto caratterizzato da eventi musicali, performances jazz, esibizioni di canto lirico e incontri-dibattiti aperti al pubblico. Il cartellone porta la firma del Comitato Culturale Tignano in collaborazione con l’Unione comunale del Chianti fiorentino.
Si parte domenica 7 luglio con una serata che propone una cena musicale arricchita da prodotti locali o biologici e cucinati a chilometri zero. Il convivio sarà accompagnato da uno spettacolo musicale dei Mas Bianco capitanati da Antonio Torrini, con un programma che spazierà dai classici americani di Sinatra e Nina Simone a pezzi del proprio repertorio jazz e brani sempreverdi della grande tradizione italiana.
Il secondo appuntamento è in programma giovedì 11 luglio. Si tratta di incontro-dibattito sul tema della Decrescita Felice, condotto dal fondatore e leader del movimento Maurizio Pallante, Gloria Germani autrice di “Tiziano Terzani: La rivoluzione dentro di noi, Decrescita, Digiuno, Non violenza” e Giannozzo Pucci, editore della rivista The Ecologist Italia.
La decrescita non è soltanto una critica ragionata e ragionevole alle assurdità di un’economia fondata sulla crescita della produzione di merci, ma si caratterizza come un’alternativa radicale al suo sistema di valori. È una rivoluzione culturale che non accetta la riduzione della qualità alla quantità, ma fa prevalere le valutazioni qualitative sulle misurazioni quantitative. La decrescita non è la riduzione quantitativa del prodotto interno lordo. Non è la recessione. La decrescita è il rifiuto razionale di ciò che non serve. In un sistema economico finalizzato al più anche quando è peggio, la decrescita costituisce l’elemento fondante di un cambiamento di paradigma culturale, di un diverso sistema di valori, di una diversa concezione del mondo.
Lo spettacolo continua giovedì 18 luglio con il ritorno di Maurizio Pallante che modererà l’incontro-dibattito “Felicità in tempo di crisi” incentrato sul valore delle relazioni tra persone in un mondo che va sempre più in fretta. I modelli economici proposti fino ad oggi hanno fallito nella loro missione di rendere l’uomo felice; per questo molti economisti iniziano a parlare di bene relazionale, cioè di una felicità che deriva dalle persone stesse e dai rapporti di fiducia e di convivenza che tra esse si instaurano.
Il primo intervento è affidato a Silvano Emmi, chimico e ricercatore del Centro Nazionale Ricerche di Bologna e riguarda la natura, in particolare l’acqua, con approfondimenti che partono dalle molecole per spiegare la società. Seguirà Alessandro Galardini, insegnante che si occupa da anni del rapporto tra uomini e risorse naturali, che parlerà dei nuovi stili di vita. Infine Susanna e Lorenzo Fanelli dell’Associazione Mondo Comunità Famiglia spiegheranno i benefici di una nuova forma di abitazione: i condomini solidali, modelli abitativi in cui più famiglie abitano vicine e condividono spazi in comune.
Dal 22 al 28 luglio salirà sul palcoscenico di Tignano il canto lirico. Prende forma la prima edizione di “In Canto Tignano”, un workshop di canto e recitazione lirici, condotto dai docenti Nicola Beller Carbone, soprano tedesco, e il regista scozzese Paul Curran. In arrivo studenti di diverse nazionalità tra cui Russia, Gran Bretagna, Spagna, Moldavia, Paesi Bassi, Irlanda. Gli allievi si cimenteranno in vari laboratori di studio.
Il Tignano Festival chiuderà i battenti domenica 28 con un concerto lirico aperto al pubblico volto ancora una volta a lanciare un messaggio di pace e incontro tra i popoli.
Coordinamento: Marcello Bartoli
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