Lunedì 15 luglio – ore 20.30
“PER VOCI SOLE” INCONTRO
CON GAD LERNER
PARTECIPA GIANMARIA TESTA
A cura di Giovanna Zucconi. Un progetto PRODUZIONI FUORIVIA
Ingresso 5 euro con DEGUSTAZIONE: a seguire, ore 22 concerto LUCAS SANTTANA
Tra importanti concerti e spettacoli teatrali, l’obiettivo è quello di riuscire a ricostruire nelle sere d’estate una sorta di salotto di casa, è quello di provare a dare un’anima e uno spirito nuovo a uno spazio molto bello e molto amato dai romani. Creare un’area conversazione, piacevole, confidenziale e assolutamente “non urlata”, un luogo di incontro, nel quale, sorseggiando un buon bicchiere di vino quando la sera comincia a calare, si possano conoscere meglio e come non si pensava possibile, una serie di grandi personaggi del panorama culturale italiano.
Personaggi che si rivelano nel loro essere persone e si lasciano ritrarre dal vivo raccontando le proprie passioni culturali – un libro un film, una canzone che li hanno segnati – gli incontri, le folgorazioni, le stagioni della loro vita artistica. Non interviste, non spazi promozione dell’ultimo libro o dell’ultimo film, ma conversazioni per voci sole.
Ritratti intimi, sfumature dell’umano.
A farci da guida, a porre domande discrete e a mettere a proprio agio gli ospiti delle tre serate, Giovanna Zucconi, una giornalista che ha fatto della misura, uno stile. Niente di più distante dalla TV.
LUCAS SANTTANA
(Brasile – Mais Um Discos Rec. / Audioglobe)
Line-Up
LUCAS SANTTANA – voce, chitarre, monome
CAETANO MALTA – chitarra, basso el.
BRUNO BUARQUE – mpc, samplers, percussioni
“Raro, originale, geniale” Drowned in Sound
“Pop brasiliano di altissimo livello presentato con uno charm senza rivali” The Times
Perfettamente a metà strada tra un novello Tom Zé e Thom Yorke, il brasiliano Lucas Santtana è uno dei più interessanti, dinamici e sperimentatori cantanti-produttori della ‘nuova generazione’ di musicisti sudamericani. Lucas con il suo trio utilizza solo voci, chitarre acustiche ed elettiche, suoni ambient e campionatori per creare una texture affascinante, un ammaliante soundscape. Attingendo da influenze Afro-Brasiliane, Samba, Rock, Funk, Dub elaborate con un taglio sperimentale da cui ne deriva un suono aperto che è diventato il suo marchio di fabbrica. La band passa da riverberate ballate a percussivi glitchy che rendono Lucas unico tra i musicisti per re-immaginazione dello spazio, struttura e ritmo. Scoperto da Gilberto Gil e Caetano Veloso che lo hanno voluto con loro per la registrazione di “Tropicalia 2” (1994) ed nel seguente lungo tour internazionale, si è poi confermato artista di straordinario talento con la pubblicazione dei suoi primi album “Ben Dodo” (2000), “Parada de Lucas” (2003) e “Three Sessions from a Greenhouse” (2006). La consacrazione è poi arrivata con l’album dal titolo emblematico “Sem Nostalgia”, pubblicato anche in Europa dalla label ‘Mais Um Discos’ (specializzata in musica nuova brasiliana), che ha visto la parteciapazione tra gli altri di Arto Lindsay, accolto con raro entusiasmo da pubblico e critica, tale da essere inserito a ragione tra le migliori produzioni in assoluto del 2012. A fine dello scorso anno ancora “Mais Um Discos” ha pubblicato il nuovo “O Deus que devasta mas também cura” (The God Who Devastates Also Cures) con cui Lucas Santtana conferma quanto di buono già fatto con l’acclamato “Sem nostalgia”.
Un album elettro-acustico che trae ispirazione dalle sua esperienza autobiografica. Con versatilità e personalità uniche, Santtana realizza una meraviglia alt-pop di stampo internazionale.
»His recordings have always messed with the formulas… and on his latest and best album Sem Nostalgia he’s at it again, limiting himself to only voice and Live Performance links guitar sounds, but manipulating the concert to produce a rich sound« DOWNBEAT MAGAZINE
»This is an artist who know’s he’s postmodern… his will to recombine (American and Brazilian music) is a legacy of Chico Science’s Mangue-beat movement in the early 90s, as well as Tropicalia songwriters of the 60s like Gilberto Gil and Caetano Veloso.« NEW YORK TIMES
In allegato presentazione completa e selezionata rassegna stampa italiana
Video youtube
Luca Santtana – O Deus Que Devasta Mas Também Cura
Lucas Santtana – Cira, Regina e Nana
Lucas Santtana – Who Can Say Wich Way
Lucas Santtana – Super Violão Mashup
mart 16 lug – INCOGNITO – 15 euro
Raffinati, eleganti, potenti e fluidi, gli Incognito, pionieri della scena britannica dell’Acid Jazz, portano il loro inarrestabile groove a Villa Ada, pronti a far pulsare la notte romana con il loro stile inimitabile.
In trent’anni di attività gli Incognito hanno mantenuto fede alla loro idea musicale, ovvero quella di un sound non solo da ballare ma anche da ascoltare, che potesse conciliare la raffinatezza del jazz con il calore e la sensualità sonora del soul-funk. Musica coinvolgente, arrangiamenti ineccepibili ricchi di fiati e percussioni e un groove irresistibile sempre più orientato al contemporany R&B.
Jean Paul “Bluey” Maunick, nato alle Mauritius e cresciuto a Londra, si forma ascoltando Jimi Hendrix e, fra gli altri, Herbie Hancock, Ronnie Laws, George Duke. Forza motrice non solo degli Incognito ma anche dei Light of the World e di quel genere che i DJ inglesi chiamano “brit-funk”, getta le basi della generazione “street soul” anni ’90. Negli anni ’80 Bluey Maunick si dedica agli Incognito e al lavoro di studio con altri produttori, soprattutto George Duke e Marcus Miller, collaborando con Sister Sledge, Carol Thompson e Maxi Priest. Il lavoro di produzione lo porta però a trascurare la sua band; e Bluey vuole una band, che troverà poi in funzione del contratto con la Talkin’ Loud, che darà il vero e proprio inizio alla carriera degli Incognito.
La prima cantante è Linda Muriel, sostituita poi da Jocelyn Brown, da Maysa e così via, fino ad arrivare a più cantanti utilizzate nell’album LIFE, STRANGER THAN FICTION. Sapendo che gli Incognito avevano ancora una base di fans cresciuta con “Sunburn” e “Cruisin’ girl” su cui contare, firmando il contratto con la Talkin’ Loud e Maunick si propone di evitare di dare al gruppo un orientamento pop simile a quello di Level 42 o Shakatak. Gli Incognito si guadagnano così l’attenzione del pubblico delle discoteche dopo aver raggiunto le vette delle charts internazionali con il remake di “Always there” di Ronnie Laws e nel 1992 sono in tour in Europa con Soul II Soul e James Brown, che rimane entusiasta della loro sezione fiati. TRIBES, VIBES AND SCRIBES resta nella classifica americana di jazz moderno per 19 settimane, i concerti di Washington, New York e in Ohio fanno il tutto esaurito. A Detroit fanno da supporto a Lee Ritenour e Yellowjackets mentre il singolo “Don’t you worry ‘bout a thing” (di Stevie Wonder, con l’autore all’armonica) staziona in testa alle classifiche. Alla fine del 1993 il tour tocca l’Estremo Oriente, la Russia, la Mongolia e l’America Latina, dopo il nuovo successo di POSITIVELY, album che si fa notare soprattutto grazie al singolo “Still a friend of mine”, seguito poi da “Peaces of a dream”. Nel 1995 esce 100° AND RISING, disco meno fusion e più orchestrale, seguito l’anno dopo da un album di remix e da BENEATH THE SURFACE. Poi è la volta di un live registrato in Giappone e, nel 1999, da NO TIME LIKE THE FUTURE, mentre il nuovo millennio è aperto da LIFE, STRANGER THAN FICTION e continuato con una produzione che culmina nel 2008 con TALES FROM THE BEACH, registrato tra Italia, Germania, Indonesia ed Inghilterra. Dopo il disco uscito nel 2010 per celebrare il trentesimo anniversario dalla formazione del gruppo, nel 2012 esce il nuovo capitolo discografico SURREAL. (fonte rockol.it)
Mer 17 lug – TOOTS & THE MAYTALS (ANNULLATO)
MAX ROMEO – 10 euro
Max Romeo è un’artista che dalla strada e dagli albori delle case discografiche è riuscito a diventare uno fra i più amati Rastaman, registrando una serie di roots-album di profonda spiritualità e profonda coscienza sociale. Nato come Maxwell Smith a Kingston, diventò famoso negli anni ’60 con “Wet Dream”, contenente testi dai contenuti espliciti di un uomo a letto con la sua donna. Il pezzo fu un successone in Gran Bretagna finquando i ‘vecchi lords’ non capirono il suo significato e la censurarono. Anche quando Max Romeo pubblicamente disse che era una poesia, la censura rimase. Questo non fermò la sua corsa nella Top Ten Britannica grazie alla sua popolarità tra i giovani ribelli Londinesi. Con questo successo all’attivo, Max Romeo scrisse e incise altre canzoni simili in ‘trasgressività’ come: “Wine Her Goosie” e “Pussy Watch Man”, tuttavia con un più modesto successo. Con l’avanzare degli anni ’70, Romeo ebbe un profondo cambiamento spirituale. A metà decennio conobbe il mago delle produzioni Lee Perry, divenne un Rastaman convinto e scrisse canzoni appassionate di preghiera a Jah e cantò della consapevolezza sociale e culturale. I pezzi di quel periodo sono: “Let the Power Fall”, “Pray for Me”, “Every Man Ought to Know” e “Black Equality”. Con Lee Perry, Max Romeo incise il capolavoro “War Ina Babylon” (1976) con la collaborazione degli Upsetters. Anche se Max Romeo collaborò attivamente, e cantò tutte le versions del pezzo, molti pensano che quasi tutto il successo di quest’album è attribuibile al genio di Lee Perry e molti lo considerano uno dei più bei albums di sempre. Max Romeo e Lee Perry collaborarono ancora per qualche tempo, ma dopo un litigio si divisero. Da allora, continuando a scrivere e a cantare, Max Romeo ha trovato la maturità del suo stile, della sua gran voce e della sua roots-music, incidendo “Selassie Forever” nel 1999
L’anno successivo, con il nome “Open The Iron Gate”, viene ristampato “Revelation Time” con in più dei brani inediti, mentre nel 2000 è la volta di “Pray For Me: The Best Of Max Romeo”, una vera antologia dei migliori pezzi di una figura fondamentale per la storia del reggae. Nel 2000 produce anche altri due nuovi album ” Perilous time “, seguito da ” Something is wrong “.
Nel 2004 registra “Little Time 4 Jah” nel leggendario studio della Tuff Gong a Kingston, che grazie a un suono di grande impatto, diventa uno dei migliori album di Romeo di questi ultimi anni. Il tour che segue insieme agli Ethiopians incontra un ampio successo con 37 date europee.
Tra un tour e l’altro Max torna regolarmente in Giamaica a coltivare la sua terra e prendersi cura della sua famiglia. Ma il palco non lo ha ancora stancato e per questo che quest’estate torna in Europa e a Roma per un nuovo entusiasmante tour.
gio 18 lug – MALIKA AYANE “Ricreazione tour” – 15 euro
Malika Ayane, voce
Daniela Parziani, violino
Marco Venturi, viola
Giampaolo Mazzamuto, tromba
Andrea Andreoli, trombone
Moreno Falciani, flauto e sax
Stafano Brandoni, chitarra
Giulia Monti, violoncello
Carlo Gaudiello, pianoforte
Marco Mariniello, basso
Luif Searcy, batteria
costumi Camilla Cavalli – Diamante
Dopo il successo di pubblico e critica del live nei teatri arriva a Roma la tournée estiva del “RICREAZIONE Tour” di MALIKA AYANE.
Rispetto al tour invernale, la parte estiva del “RICREAZIONE Tour” presenterà nuovi e diversi aspetti, da una nuova scaletta a un rinnovato impianto scenografico.
A “RICREAZIONE” (Sugar), primo disco da produttrice artistica di MALIKA AYANE, hanno collaborato autori del calibro di Paolo Conte, Pacifico, Tricarico, Boosta, The Niro, Paolo Buonvino e altri. La riedizione “RICREAZIONE – Sanremo edition” contiene anche i brani “Niente” e “E se poi”, scritti da Giuliano Sangiorgi, e la cover di “Cosa hai messo nel caffè”.
ven 19 lug – ORCHESTRA DI PIAZZA VITTORIO – 12 euro
Mario Tronco, Italia, direzione e Fender Rhodes
Evandro Cesar Dos Reis, Brasile, voce, chitarra classica e elettrica, cavaquinho
Sylvie Lewis, UK/USA, voce e chitarra
“Kaw” Dialy Mady Sissoko, Senegal, voce e kora
Carlos Paz Duque, Ecuador, voce e flauti andini
El Hadji Yeri Samb, Senegal, voce, djembe, dumdum e sabar
Ziad Trabelsi, Tunisia, oud e voce
John Maida, USA, violino
Gaia Orsoni, Italia, viola
Szusanna Krasznai, Ungheria, violoncello
Omar Lopez Valle, Cuba, tromba e flicorno
Fausto Bottoni, Italia, trombone e euphonium
Peppe D’Argenzio, Italia, sax baritono e soprano, clarinetti
Leandro Piccioni, Italia, pianoforte
Pino Pecorelli, Italia, contrabbasso e basso elettrico
Sanjay Kansa Banik, India, tabla
Raul “El Cuervo” Scebba, Argentina, marimba, congas, percussioni e timpani
Awalys Ernesto Lopez Maturell, Cuba, batteria e congas
I musicisti dell’Orchestra Di Piazza Vittorio sono autori ed interpreti eccezionali, portavoci della migliore world music in circolazione in Italia. La loro musica si fonda su due elementi: il viaggio e l’Incontro. Il viaggio dei musicisti dalla terra nativa verso Roma e l’incontro dei loro repertori.
Lo scrittore Jean Genet diceva di sentirsi vivo solo quando incontrava altre persone. E’ questa l’idea su cui si fonda l’Orchestra di Piazza Vittorio. Negli ultimi dieci anni ogni elemento ha cambiato il proprio modo di pensare alla musica lavorando insieme per lo stesso obiettivo. Ognuno di loro ha avuto la capacità di definire se stesso musicalmente attraverso la propria cultura e differenza artistica. Il nuovo repertorio è il risultato di questi dieci anni passati a suonare insieme; le storie che verranno narrate saranno quelle che gli artisti si sono raccontate durante le interminabili ore di viaggio dei tour nazionali ed esteri.
L’Orchestra di Piazza Vittorio diretta da Mario Tronco è composta da diciotto musicisti che provengono da dieci paesi e parlano nove lingue diverse. Insieme, trasformano le loro variegate radici e culture in una lingua singola, la musica. Partendo dalla musica tradizionale di ogni paese, mischiandola e intingendola con rock, pop, reggae, e classica, si arriva alla sonorità unica dell’OPV.
sab 20 lug – APRES LA CLASSE – 10 euro
Cesko, voce, synth e chitarre
Alex, chitarre
Puccia, voce, fisarmonica e tastiere
Combass, basso e cori
Giammy, batteria
Ecco di scena il sound inconfondibile dei pugliesi Après La Classe un mix di “Patchanka”, pop-rock elettronico, reggae, dance e ska, il tutto condito degli antichi ritmi della tradizione musicale del Salento. Nati nel 1996 si affermano subito grazie all’intensa attività live, in lungo e largo tutta la penisola.
Con l’ultimo disco “MAMMALITALIANI” per la “SUNNYCOLA (etichetta di CAPAREZZA, grande amico del gruppo salentino ) Après La Classe aggiungono ancora nuove idee, senza tralasciare sonorità elettroniche e atmosfere della migliore canzone d’autore.
Gli Après La Classe hanno recentemente prestato al cinema il brano “Il Miracolo”, contenuto nell’album “Luna Park dal vivo” del 2008. Il gruppo ha riarrangiato lo scorso anno la canzone e ne ha creato una nuova versione adatta ad entrare nella colonna sonora del film “Ci vorrebbe un miracolo” diretto da Davide Minnella.
La pellicola di prossima uscita vede tra i protagonisti Elena Di Cioccio, Gianluca Sportelli e Alberto Basaluzzo ed è prodotta da Fake Factory in associazione con Kofler Spa.
«Siamo felici di dare una ‘seconda vita’ al brano Il Miracolo già prodotto nel 2007, il fatto di riarrangiarlo appositamente per questo utilizzo ci ha restituito l’entusiasmo giusto per suonarlo nel nuovo live. E siamo altrettanto felici perché il videoclip è di altissima qualità grazie alla direzione del bravissimo Davide Minnella, che ha racchiuso perfettamente in soli pochi minuti l’idea del film; solo un miracolo potrà salvare l’avarizia ed il materialismo dell’uomo nei confronti dell’uomo stesso…»
Il videoclip diretto anch’esso da Davide Minella è da oggi online sul canale ufficiale della band che torna in tour per l’estate con l’energia che da sempre la caratterizza e ne fa una garanzia di divertimento.
dom 21 luglio in collaborazione con O’Live – 10 euro
DJ set pre e fine concerto Mango Wave
MAIN BAND : WILL AND THE PEOPLE: Inghilterra
Will Rendle front man delle band, vanta fama internazionale. La formazione è stata opening act di Paolo Nutini nel tour del 2010, negli anni seguenti ha collezionato 280 concerti internazionali l’anno, con un continuo sold out.
La band ha portato inoltre al primo posto dell’ HitParade olandese il singolo LION IN THE MORNING SUN, posizionandosi in classifica in altri 4 paesi. Lo show è una botta di reagge e indie rock che ricorda a volte i THE CLASH e altre i THE POLICE.
MELLOW MOOD: Italia
Band reagge con una spiccata vena elettronica trascinante. La formazione si lascia alla spalle una anno di soldout nei migliori club italiani, collezionando anche apparizioni europee.
THE VENKMANS: Italia
I Venkmans nascono nell’autunno del 2010 in quella grande fucina musicale che è Firenze.
nel gennaio 2011 registrano il loro primo ep, omonimo e autoprodoto, con il quale si presentano al concorso per gruppi emergent Italia Wave Band 2011.
L’ 8 gennaio 2013 esce “Good Morning Sun”, il primo album dei Venkmans (distribuzione digitale Audioglobe), dal quale viene estratto come primo singolo il brano “Juliet The Disco”. Nella seconda metà di febbraio la canzone “Just Follow Me” viene inserita nella programmazione di Virgin Radio, una delle più importanti radio italiane.
Info per il pubblico: Menti Associate 06.97602968 – dal Lunedì al Venerdì 10-13 e 14-18
Arci Roma – 06 41 73 47 12 tutti i giorni 10-18
Per comunicazioni oltre le ore 18 – 338 92 14 142
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