Cedendo alle benefiche tentazioni intraviste negli anni passati, la Pergola si fa veliero (come rappresenta la maliosa, notturna, immagine-simbolo della nuova stagione di prosa) e attraversa la propria linea d’ombra. Dipanatasi dall’ipnotica bonaccia rappresentata da abitudini, certezze, prevedibilità residuale, si avventura in acque oceaniche “ribollenti come oli di streghe”. Accoglie in sé tutte le sfide, le inquietudini, le insonnie febbrili, le provocazioni e ibridazioni di un tempo indubbiamente “uscito dai cardini” eppure (o proprio per questo) dotato di una segreta, irresistibile fascinazione.
L’emozione suscitata dal semplice annuncio degli spettacoli (fra i quali cinque prime nazionali) che si susseguiranno nel corso della stagione 2013-2014 è scarsamente controllabile. Nell’enumerarli è impossibile adottare un criterio di maggiore o minore importanza, tanto ciascuno appare essenziale e prezioso. Si passa dalle ironiche e serrate “Operette morali” di Leopardi adattate da Mario Martone al rigore melodico di Umberto Orsini, raziocinante Leone Gala in “Il giuoco delle parti”. Dall’esemplare “’na specie di cadavere lunghissimo” di Fabrizio Gifuni agli spettri di “Le voci di dentro” nella versione di Toni Servillo. Dalla cupa, mirabile allegoria di Tornatore “Una pura formalità”, nuova impresa del sodalizio artistico Mauri/Sturno, al Neil Simon di “I ragazzi irresistibili”, in cui si cimenteranno Eros Pagni e Tullio Solenghi, reduce dalla splendida “Moscheta” della passata stagione. Da “L’importanza di chiamarsi Ernesto” diretta da Geppy Gleijeses (e reso vieppiù intrigante dalla presenza di Lucia Poli) al colorito iconoclasta Filippo Timi impegnato in un “Don Giovanni” che sicuramente non lascerà indifferenti gli spettatori. E ancora, il maestro Gabriele Lavia che propone un Ibsen poco frequentato: “I pilastri della società”, Pierfrancesco Favino in “Servo per due”, Alessandro Gassman in “RIII-Riccardo III”, Alessandro Haber in “Una notte in Tunisia”, Massimo Popolizio in “John Gabriel Borkman”, “Non si sa come” diretto da Federico Tiezzi, Accorsi e Baliani in “Giocando con l’Orlando”, “La coscienza di Zeno” nella versione di Maurizio Scaparro, “Ti ho sposato per allegria” diretto da Piero Maccarinelli, “Non è vero ma ci credo” con Sebastiano Lo Monaco.
Per programma dettagliato www.teatrodellapergola.com
Contatti: pubblico@teatrodellapergola.com stampa@teatrodellapergola.com
Biglietteria (riapertura 2 settembre, orario dal lunedì al sabato 9.30-18.30): biglietteria@teatrodellapergola.com tel. 055 0763333