Debutterà martedì 10 settembre alle ore 21, presso il Chiostro dell’Accademia di Belle Arti (via Ricasoli, n.66 – ingresso gratuito fino a esaurimento posti) la nuova produzione ‘Dido and Aeneas’ di Purcell, capolavoro del melodramma britannico che da’ il via ad un nuovo progetto di collaborazione tra il Conservatorio Cherubini e l’Accademia di Belle Arti di Firenze.
L’opera, in tre atti, per la regia di Francesco Torrigiani, sarà interpretata da oltre 50 artisti, tra cantanti e musicisti, ambientata in un clima esotico; racconta l’amore tragico tra Didone, regina cartaginese, e Enea, il principe troiano. L’evento sancisce una rinnovata sinergia tra i due Istituti di Alta Formazione, portavoci delle eccellenze toscane nel mondo.
Tre le repliche in programma, in altrettanti luoghi suggestivi di Firenze: giovedì 12 settembre a Villa Bardini (costa San Giorgio 2, ore 17.30, ingresso libero su prenotazione, www.bardinipeyron.it), venerdì 13 settembre a Villa La Pietra (via Bolognese 120, ore 20, ingresso libero su prenotazione, www.nyu.edu) e sabato 12 ottobre presso l’Ospedale degl’Innocenti (Piazza SS. Annunziata).
‘Dido and Aeneas’, pensata da Purcell proprio per giovani interpreti, vedrà nel ruolo di Dido il soprano Elena Tereshchenko; in quello di Belinda, sorella di Dido e dama di compagnia, i soprano Stefanica Baitan, Lara Fiorillo, Adriana Gheorghisor; a impersonare Enea sarà il tenore Matteo Michi. Ad accompagnarli, il Coro degli allievi dei corsi di canto, arte scenica e esercitazioni corali del Conservatorio e l’Ensemble strumentale di Musica di insieme, diretto da Umberto Cerini.
Il progetto scenografico, a cura di Lorenzo Lasi, ha coinvolto la Scuola di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti per un intero semestre. Le proposte avanzate dagli studenti hanno seguito ed ampliato i suggerimenti registici, focalizzandosi anche su soluzioni alternative, legate all’arte contemporanea.
L’iniziativa è in collaborazione con il Laboratorio Opere in scena, con la Fondazione Bardini, la New York University, l’Istituto degli Innocenti (per ulteriori informazioni www.conservatorio.firenze.it, www.accademia.firenze.it).
“Questa Didone e Enea è un’operazione estremamente emozionante. Sarà trasportata in un non tempo e un non luogo, in un clima esotico, fuori da una collocazione temporale precisa, quasi fosse un sogno e uno spazio ideale. – ha detto il direttore del Conservatorio, Flora Gagliardi – In più l’allestimento, così originale, viaggerà in alcuni dei luoghi più suggestivi di Firenze. Sono alcuni anni che il Conservatorio Cherubini e l’Accademia delle Belle Arti di Firenze non collaborano: possiamo quindi dire che questa sia la ripresa effettiva del lavoro di due istituzioni di pari grado, di alta formazione artistica, data anche la nostra vicinanza ‘fisica’”.
“E’ una sinergia condivisa – aggiunge il direttore dell’Accademia, Giuseppe Andreani – un progetto proiettato verso forme stabili di convivenza che rappresenti un amplificatore delle possibilità fornite agli studenti dalle due istituzioni. Sarà il primo di vari progetti, un’iniziativa importante anche da un punto di vista formativo per i ragazzi, con uno scambio trasversale di competenze”.
L’OPERA:
‘Dido and Aeneas” di Purcell, su libretto di Nahum Tate, è stata rappresentata per la prima volta nel 1689; narra del soggiorno di Enea a Cartagine, ospite della regina Didone. Fra i due scoppierà un amore maledetto che si concluderà con la partenza dell’eroe, destinato a fondare Roma, e il suicidio di Didone.
Note di regia di Francesco Torrigiani
La storia mitica della fine della regina di Cartagine, suicida per amore del fascinoso troiano in viaggio alla meta delle coste italiane, è trattata da Purcell in quello che è considerato il suo capolavoro. Dido and Aeneas è un’opera scritta per le studentesse del collegio di Chelsea alla fine del ‘600: alla sua destinazione deve quell’estrema sintesi che alcuni ritengono un aspetto debole della partitura e che invece è proprio un suo punto di forza. In poco più di un’ora l’incontro, l’amore e la tragedia dell’abbandono dei due amanti si consumano compiutamente e la sintesi che caratterizza il racconto è funzionale al senso di tragicità classica che pervade la musica. Nondimeno è impossibile negare che Nahum Tate (librettista dell’opera) e Henry Purcell riescano a tracciare tutti quegli elementi drammaturgici che fondano un “plot” esauriente e definito. Il mondo femminile e quello maschile si incontrano e violentemente si scontrano con il primo che soccombe ed il secondo che fugge, secondo uno schema di rapporto tra i sessi in qualche modo ancora attuale.
La reggia di Didone, composta da sole donne e dunque priva di una componente maschile, è l’immagine con cui si apre l’opera, metafora di un’alcova disperatamente pronta ad accogliere il maschio fecondatore; Didone, presaga forse delle future sventure, è restia ad accettare le insistenze di Belinda a ricevere il principe troiano alle porte della città. La confidente – sorella – e prima ancella della regina è però chiara: Didone e Enea dovranno amarsi per ridare alla città di Cartagine il fulgore e la ricchezza perduti e in qualche modo “ri-generarla”.
Sia nella prima scena della reggia sia nel successivo secondo quadro del boschetto in cui i due protagonisti avranno il loro primo amplesso amoroso, la voce di Belinda è al tempo stesso motore dell’azione e filtro narrativo dell’azione per il pubblico. Ma le vicissitudini dei due amanti interessano anche da un lato tre streghe che hanno ordito l’intera storia col fine di distruggere Didone e Cartagine tutta, dall’altro gli dei che, sotto forma di uno spirito mandato da Mercurio, obbligano Enea a seguire il suo destino e ad abbandonare la regina.
Didone ed Enea si fronteggiano nell’ultimo loro incontro in un duetto teatralmente modernissimo per la sua scarna e violenta drammaticità, al termine del quale l’uomo lascia la protagonista sola; sola davanti al suo destino di morte. Da qui fino alla fine Didone si prepara al suicidio con un lungo rito liricamente doloroso e meravigliosamente intenso, del quale l’aria When I am laid – poi diventata a buon diritto la pagina più celebre dell’opera – è al tempo stesso acme e fulcro centrale.
Con Didone si spegne ogni speranza di questa reggia femmina: l’incontro con il maschio che le è penetrato dentro per poi fuggirla le è stato fatale. Dovremo attendere forse soltanto Puccini per riavere in scena un altrettanto magistrale affresco della inconciliabilità tragica dei mondi dei due sessi ed in effetti sono frequenti i punti di contatto tra i protagonisti di questa Dido and Aeneas da un lato e il pavido Pinkerton e la fragile farfalla Butterfly dall’altro.
Francesco Torrigiani, livornese di nascita, ha percorso il suo apprendistato al palcoscenico con maestri tra i quali Gruber, Puecher, Bolognini, De Simone, Samaritani, Fo e Federico Tiezzi. La carriera in palcoscenico lo ha portato e lo porta a lavorare in molti dei più prestigiosi palcoscenici del mondo, dal Teatro di San Carlo di Napoli, alla Biennale di Venezia e al Maggio Musicale Fiorentino, dal Municipal di Rio de Janeiro alla Israeli Opera.
DIDO AND AENEAS di Henry Purcell
Martedì 10 settembre 2013, ore 21 – ingresso libero
Chiostro Accademia, via Ricasoli 66 – Firenze
Giovedì 12 settembre, ore 17,30.
Villa Bardini – Costa San Giorgio 2 – Firenze
Venerdì 13 settembre, ore 20,00
Villa La Pietra, Via Bolognese 120, Firenze.
sabato 12 ottobre – Ospedale degl’Innocenti
Conservatorio Luigi Cherubini – Firenze Laboratorio Opere in scena, in collaborazione con Accademia delle Belle Arti – Firenze
Dido and Aenas di Henry Purcell; libretto di Nahum Tate. Interpreti e coro degli allievi dei corsi diCanto, di Arte scenica e di Esercitazioni corali Proff: Leonardo de Lisi, Donatella Debolini, Gianni Fabbrini, Benedetta Pecchioli, Francesco Rizzi, Massimo Sardi, Marta Taddei, Francesco Torrigiani
Didone: Elena Tereshchenko
Belinda: Stefanica Baitan, Lara Fiorillo, Adriana Gheorghisor
Seconda dama: Lara Fiorillo, Elmas Zeynep Mehmet
Enea: Matteo Michi
Strega: Antonia Fino, Ramona Gabriela Peter
Prima fattucchiera: Clarissa Toti
Seconda fattucchiera: Isabella Messinese
Spirito di Mercurio: Francesca Caponi
Primo marinaio: Edoardo Ballerini
Ensemble strumentale degli studenti del corso di Musica di insieme per strumenti ad arco
prof.ssa Alina Company
Violino primo Kevin Mucaj, violino secondo Elena Gori, viola Marco Gallina, violoncello Marco Baldini, clavicembalo Umberto Cerini
Direzione e concertazione Umberto Cerini
Regia Francesco Torrigiani
Assistente alla regia Anna Tereshchenko
Scene a cura dagli studenti dei corsi di Scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Firenze
proff. Massimo Mattioli e Annamaria Recchia
Realizzazione scenica a cura degli allievi del Corso 2012/13
Progetto scenografico di Lorenzo Lasi
Ideazione teatrino contenitore Angelo Stroi
Accademia di Belle Arti di Firenze
Sede: Via Ricasoli 66 – Firenze
Tel. 055 215449 – 055 2398660
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Sede: piazza delle Belle Arti, n.2
Ufficio stampa Conservatorio Cherubini di Firenze
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