La Rassegna SETTEMBRE IN DANZA – ROMA 2013 del Teatro Due Roma teatro stabile d’essai, apre nuovi spazi alla scena emergente e contemporanea della danza italiana, con un programma di sette appuntamenti, presentati da otto compagnie provenienti da altrettante regioni italiane e tre paesi stranieri: Toscana, Val D’Aosta, Sicilia, Lazio, Campania, Friuli V.G., Umbria, Rep.Ceca, Svizzera e Australia.
Otto diversi volti della danza contemporanea che portano sul palcoscenico del Teatro Due produzioni che saranno occasione di dialogo e confronto con il territorio, il pubblico romano, i numerosi turisti che affollano Roma nei mesi estivi.
Se la danza è eternità, come sosteneva Isadora Duncan, allora non avrebbe potuto esservi luogo più adatto del cuore della città eterna, per un progetto dedicato allo spettatore giovane, attento e curioso che vuole guardare all’establishment ma al contempo scoprire novità ed essere aggiornato sulla continua ibridazione dei linguaggi che caratterizza la scena contemporanea; un progetto dedicato agli artisti più giovani e vivaci, che rischiano – come tutti i giovani – di essere schiacciati dalla crisi nonostante le loro qualità.
Nel corso della manifestazione saranno ospitati i lavori di cinque affermati autori italiani – Loredana Parrella (Cie Twain physical dance theatre), Simone Sandroni e Lenka Flory (Deja Donne), Claudio Malangone e Susan Kempster (Borderline Danza), Roberto Cocconi e Luca Zampar (Arearea) – e le giovani produzioni di Elisabetta Di Terlizzi e Francesco Manenti (Progetto Brockenhaus/Sosta Palmizi Associati), Marco Chenevier (Teatro Instabile di Aosta), Erika Di Crescenzo (Cie La Bagarre), Salvatore Romania e Laura Odierna (Petranura Danza).
La rassegna vedrà il suo debutto sulla scena romana il 13 settembre con lo spettacolo Ballata – corto come un lungo viaggio(di Roberto Cocconi e Luca Zampar – prod. Arearea)che affronta il tema dell’eternità attraverso la figura di Corto Maltese, avventuriero solitario e disincantato, eternamente in viaggio. Un lavoro teatrale suggestivo, fatto di sogni, di emozioni e di immagini disegnate. La danza diventa il linguaggio che traduce tutto questo in impressioni vivide, in fantastiche ambientazioni della nostra mente, dove si esplicita il nostro desiderio di viaggio.
Il 14 settembre sarà la volta della micro-perfomarce PS Martina La Ragione (di Simone Sandroni – prod. Deja Donne), ritratto di una delle protagoniste dello spettacolo A Glimpse of Hope, ultima produzione della compagnia Deja Donne. Saranno la sua storia, la sua vita ad essere raccontate, con il fine ultimo di “fissare” tutto ciò in un’immagine unica, magari anche in un solo gesto, capace di esprimere, attraverso uno stile ed un linguaggio drammaturgico fatto di danza, testo e canzone, in una sorta di biografia coreografica, le caratteristiche predominanti della sua personalità. A seguire, la stessa sera, la micro-perfomance La Bagarre(di Erika Di Crescenzo – prod. Cie La Bagarre/Erika Di Crescenzo -), in cui il corpo della danzatrice incontra lo strumento musicale tracciando insieme un unico segno corpo-sonoro. Bagarre: liberomelange italo-francese tra Blague (scherzo) e Guerre (guerra), che definisce LE BOTTE DA ORBI IN UN CLIMA DI FESTA. È la ricerca della battaglia come habitat, il teatro come rovesciamento, crudeltà, oscenità, carnevale, illusione, ribellione.
Il 15 settembre debutta lo spettacolo Asintoti (di Salvatore Romania e Laura Odierna – prod. PetranuraDanza/Megakles Ballet), una riflessione acuta e graffiante sulla nostra società, in cui il culto del “bello, ricco e famoso” e l’esigenza dell’apparire hanno preso il soppravento, creando un meccanismo perverso che ha forzato e fuorviato negli anni i sogni di milioni di giovani e non più giovani, lavorando, con astuzia, sui loro punti deboli e aprendo così uno spiraglio di speranza verso la fama.
Il 19 settembre debutta La Menta sul Pavimento (di Elisabetta di Terlizzi, Francesco Manenti – Progetto Brockenhaus – Co-prod. Lo sguardo dell’altro, Sosta Palmizi artisti associati 2010, Arci Aur-Ora, Rete Aretina 2011), che vede al centro della scena un Presidente, incapace di affrontare la domanda dell’intervistatrice, che chiede ripetutamente quale sarà il futuro dei nostri bambini. Il silenzio che avvanza altro non è che la proiezione mentale ed immaginifica della materia grigia del Presidente. Una conferenza alla quale il pubblico è invitato a partecipare e nella quale rimarrà intrappolato da un immaginario “ribaltato”‚ popolato da bambini grotteschi incapaci di districare la realtà dalla finzione. Nello spazio il corpo che si muove e si trasforma, disegna la storia narrata esulando dalla descrittività per indagare le diafane atmosfere dell’infanzia.
La sera del 20 settembre sarà in scena Game Over – brainstorming studio n.2 (di Susan Kempster, Claudio Malangone – prod. Borderline Danza), con un inizio apparentemente innocuo e divertente, che si trasformerà in sinistro per i tre personaggi che giocano la loro parte in questo tragicomico dramma di vita. A volte le cose vanno troppo oltre e qualcuno, per la necessità di voler essere in gioco, di adattarsi, di voler essere amato, finisce per farsi male. Questo accade quando finisce il gioco.
Il 21 settembre è previsto il debutto di La Scelta – Beati Pauperes in spiritu /Eckhart Project(Progetto Meinster Eckart)(di Marco Chenevier – prod. Teatro Instabile di Aosta), una ricerca sulla verità, sul cammino da seguire per giungere alla conoscenza di se stessi, per toglier via il superficiale, l’accidentale, fare il vuoto ed eliminare le illusioni e le menzogne, comprese le menzogne religiose.
Il 22 settembre si chiuderà la kermesse con lo spettacolo Romanza_Trittico dell’Intimità (di Loredana Parrella – prod. Cie Twain physical dance theatre)un percorso che come un antidoto si scioglie nel nostro tempo miserabile per ridare vita alla pulsione sopita della passione, dove Amore e Sofferenza diventano emozioni che si esprimono attraverso le fragili leggi dei nostri corpi.
La manifestazione è realizzata con il sostegno del Comune di Roma Capitale.
Teatro Due Roma – teatro stabile d’essai
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