Dal 2 al 9 ottobre ore 20,30
S.N.A.D. (Sindacato Nazionale Autori Drammatici)
SCHEGGE D’AUTORE
Festival della drammaturgia italiana
Direzione artistica Renato Giordano
Dal 10 all’11 ottobre ore 21,00
UNA PARTICOLARE CLASSE DI DONNE
One woman show
con Katy Monique Cuomo
12 ottobre ore 21,00
13 ottobre ore 17,45
Compagnia Barone – Chieli – Ferrari
LA SALUTE DEGLI INFERMI
Di e con
Emilio Barone
Alessandra Chieli
Massimiliano Ferrari
Buenos Aires, 1976: Alessandro muore mentre è in vacanza. I suoi due fratelli, in pensiero per la salute della madre costretta a letto dalla malattia, decidono di nascondere la verità con una fittizia corrispondenza dal Brasile. Nel loro piano coinvolgono Maria Laura, la fidanzata di Alessandro. Quando la madre muore realtà e finzione si confondono e i tre rimangono intrappolati nella loro macchinazione: credono a tutto, si illudono di tutto, si abituano a tutto.
Dal 16 al 19 ottobre ore 21.00
“Road Movie”. Anni novanta. Joel, imprenditore esaurito, inizia un’odissea attraverso gli Stati Uniti, per trovare, ancora una volta, l’amore della sua vita. E lungo la strada incontra alcune delle donne più meravigliose d’America… e si riconnette ad alcuni dei punti più pressanti e delicati della storia e dell’identità americana. Il testo è stato osannato dalla critica anglosassone fin dal suo debutto: Jeremy Kington del quotidiano britannico Times lo ha definito “monumentale” per la bellezza del linguaggio e la sua intensità emotiva mentre Ian Shuttleworth del Financial Times ha parlato di “una scrittura sensuale e sensibile- un’esperienza gloriosa”.
26 e 29 ottobre ore 21,00
“L’Odore del mondo”, ispirato a un articolo di Concita de Gregorio pubblicato su “D – LaRepubblica”, è un monologo che racconta della vita di Irina, una bambina Moldava, della sua famiglia , di un avvenimento che all’età di dodici anni sconvolge la sua vita. Irina è una bambina bella. Sua Nonna le ha sempre detto : ”sei bela come prima stella di sera! ”. Dopo il giorno del suo dodicesimo compleanno, Irina intraprenderà un viaggio che la farà diventare adulta e che la costringerà a riconsiderare la scala delle sue priorità. La bellezza, che da bambina era stata per Lei un vanto e motivo di gioia, ad un certo punto della sua vita diverrà una zavorra e in essa dovrà smettere di riconoscersi per ritrovare la libertà perduta e tornare ad essere padrona del suo destino. Il racconto parte dal ricordo di un odore, quello della zuppa che la Nonna le cucinava nei giorni di festa e si chiude con la descrizione della ricetta proprio di quella zuppa. La narrazione si sviluppa attraverso tre fasi che Irina vive, che corrispondono ai tre momenti scenici attraverso cui si evolve lo spettacolo e che rappresentano, anche, tre fasi fondamentali della vita di una donna : la fanciullezza, l’età della fertilità e quella della Consapevolezza. Il paradigma di un viaggio che noi tutti compiamo, affrontando le esperienze della vita alla ricerca di noi stessi. Questo monologo ha vinto nel 2009 la III Edizione del Premio ” Fuori Luogo” – Volvèr Cafè, Napoli.
Rega di Jacopo Maria Bicocchi
Stranalandia esiste. Nell’Oceano Pacifico, approssimativamente fra il 135º e il 155º meridiano Ovest e fra il 35º e il 42º parallelo Nord, galleggia la Pacific Trash Vortex Island, un’isola di rifiuti imbrigliati dalle correnti marine, grande più della penisola Iberica. Quando i due protagonisti ci presentano Stranalandia, è proprio lì che si trovano ma, come la maggior parte degli abitantidel pianeta, non accettano di vedere il disastro ambientale che li ospita, la reale conseguenza del comportamento umano irrispettoso ed eccessivo che ha voluto che la natura si trasformasse secondo criteri di interesse economico, consumistico. L’orrore emerge a tratti come un incubo e la strada per “tornare indietro” la si potrà percorrere solo aprendo gli occhi. Ammetterel’esistenza dell’Isola della Spazzatura è il primo passo per responsabilizzarsi: sapere che il contenitore dello shampoo che dieci anni fa abbiamo gettato via senza la possibilità di riciclo del materiale, si è fotodegradato, è divenuta polimero, è entrato nella catena alimentare attraverso le meduse, i pesci, e ritorna sulla nostra tavola, deve convincerci che ognuno di noi può e deve trovare la strada per “tornare indietro”.
Dall’1 al 9 ottobre ore 21,15
Domenica 6 ottobre ore 18
Compagnia DoveComeQuando
ITALIA LIBRE
Testo vincitore premio Drammaturgia DCQ
Italia Libre. Appunti per una per una moderna rivoluzione borghese. Commedia d’azione grottesca, esilarante, dal retrogusto amaro; per gli argomenti e per l’epilogo. Una commedia dark, “Il sorpasso” dei nostri tempi, dell’Italia di oggi – un paese immobile che, quando si muove, lo fa per restare dov’è.
Dal 18 al 20 ottobre ore 21,15
Domenica 19 ore 18,00
Compagnia Ragli
L’ITALIA S’E’ DESTA
Con Dalila Cozzolino
Testo, luci e regia Rosario Mastrota
Una vecchia bicicletta da uomo. E una donna. La donna si chiama Carla e non è nessuno. Non ha fatto nulla di speciale. Ha una vita assente, da invisibile. Vive in un piccolo paese del sud e il suo succo preferito è il succo di mela verde. Conosce tutti in città e tutti la conoscono. Lei parla con tutti ma nessuno le risponde. Mai. E’ la scema, la strana, la scarpe strane del paese. E lei sa di esserlo. Suo padre è morto e sua madre la costringe a mangiare carne di mucca. Ha un’amica che si chiama Maria, scomparsa. Tra il niente che la contraddistingue e il nulla che la attornia, Carla racconta la sua storia, del suo momento, del suo segreto: un pomeriggio senza storia assiste ad un rapimento da parte della ‘ndrangheta, in Calabria. Vede tutto ma nessuno le crede quando prova a raccontare quello che ha visto. Il rapimento è di quelli che fanno subito audience. E in un paio di giorni la notizia invade le case: radio, televisioni e giornali assediano il piccolo paese. L’Italia è incollata alla televisione. Lo scoop dilaga, esplode. Esercito, politica e giornalisti all’assalto del nuovo fenomeno mediatico. E, tutti accecati dalla notizia “bomba” da regalare, non si accorgono di Carla, l’unica che sa. Nessuno le crede. Ma lei si inventerà un modo per raccontarlo a tutti: in diretta nazionale. Tra lo stupore di Bruno Vespa a Porta a porta. Carla risolve il piccolo mistero italiano, restando, tuttavia, invisibile. La spettacolarizzazione vince sul fatto
Pas d’hospitalitè è il monologo di un solo personaggio, eppure ci sono altre quattro persone nella stanza a dialogare tra loro.Lo spettacolo trae spunto da un dialogo realmente ascoltato in una tabaccheria tra la negoziante e una signora che, dopo aver elencato gli innumerevoli piatti preparati la sera prima, precisava di non aver organizzato alcuna cena e di non aspettare ospiti. Da questo frammento quotidiano, nasce l’idea di esplorare la condizione della solitudine, sia reale che immaginata. Pas d’hospitalitè è il momento di sospensione di un passo che vorrebbe andare verso l’esterno ma allo stesso tempo ci trattiene dentro. Invitare persone a cena, organizzare un menu che soddisfi tutti i palati, attendere l’arrivo degli ospiti e preparare la casa ad accoglierli: tutte queste azioni compongono il rito dell’ospitalità e riempiono il tempo che ne precede l’effettiva realizzazione. Una donna ha preparato una cena, desidera godersi una festa in casa. Comunque vada la serata, nulla andrà sprecato, la solitudine domestica può essere “addomesticata” per trasformarla in un mezzo da mettere al servizio della propria vita.E festa sia.
Domenica 26 ottobre ore 18,00
Un uomo alle corde aspira alla corda, ma necessita metodo. Si sottopone a un duro allenamento ma nel momento cruciale non coglie il nodo. Ricondotto sulla diritta via si dà la fine. Strani figuri ne portano le spoglie. La sua vita è dibattuta in giusta causa, ripercorsa nei punti salienti, nei consigli di chi non disse giusta parola. La sua passione per il west apre lo spettacolo sull’inquietante e straordinario mondo dei cavalli. Tramutato anch’esso in cavallo troverà all’inferno la giusta pena.
Giorgio Marchesi
Opera Scandita in tre scene e condotta da quattro personaggi. Racconta la storia prenatale di due uomini seduti al tavolo di uno strano ristorante. Consultando il menù si troveranno a scegliere il loro destino, e dovranno resistere alle beffe architettate dalla cameriera e dal direttore del ristorante.