Prima di immergersi nelle prove di “Serata Ratmansky” che inaugurerà la nuova stagione, per suggellare la programmazione di Balletto 2012-2013 la Scala punta sull’intensità di uno dei capolavori di Kenneth MacMillan. Charmante e amorale, Manon torna in scena dal 7 al 15 novembre con la sua storia travolgente e intensa; eccellente esempio di creatività nella fusione di tradizione e spirito innovativo, ha sempre affascinato le più grandi stelle, per i ruoli appassionanti che offre ai danzatori sul piano tecnico, psicologico e coreografico.
Otto le recite, che vedranno, in apertura, (7, 9 e 12 novembre) le étoiles scaligere Svetlana Zakharova e Roberto Bolle affrontare per la prima volta insieme questo balletto. Dopo aver affascinato i fan con il Lago dei cigni, La bayadère, Giselle e Marguerite and Armand, per la coppia di stelle la drammatica e appassionante vicenda di Manon e Des Grieux sarà una nuova e inedita occasione per approfondire un sodalizio artistico ormai consolidato da moltissimi anni.
Le recite serali dell’8 e 10 novembre saranno poi l’occasione per assistere a un debutto assoluto: Natalia Osipova affronterà per la prima volta e proprio alla Scala il ruolo di Manon. Accanto a lei, un nuovo debutto attende anche Claudio Coviello nel ruolo di Des Grieux: una nuova prova insieme per questa coppia che si è distinta nel Lago dei cigni a luglio e a Tokyo in settembre, quando Osipova aveva accompagnato il debutto di Coviello nel ruolo di Romeo.
Le recite del 13 e del 15 novembre segnano il ritorno, in un ruolo amato e congeniale, di Marta Romagna: la prima ballerina sarà nuovamente Manon, questa volta accanto a Marco Agostino, che accompagnerà anche, il pomeriggio dell’8 novembre, un altro debutto assoluto: quello di Virna Toppi che aggiunge questo importante ruolo alle recenti prove in Raymonda (interprete protagonista) e Giselle (Myrtha).
Accanto a Manon e Des Grieux, ruotano altri personaggi principali, perni della vicenda e simboli delle forze contrapposte a cui Manon soccombe e con lei la storia d’amore con il giovane studente Des Grieux. Parliamo innanzitutto di Lescaut (Antonino Sutera, poi Mick Zeni e Maurizio Licitra) con la sua Amante (Emanuela Montanari, Alessandra Vassallo e, in debutto Lusymay Di Stefano), ma anche di Monsieur G.M., che vedrà alternarsi Alessandro Grillo, Massimo Garon e Riccardo Massimi, tutti in debutto, come pure le interpreti di Madame (Beatrice Carbone, Deborah Gismondi e Monica Vaglietti) e del Carceriere (Mick Zeni, Alessandro Grillo, Massimo Garon).
La storia di Manon narrata da Prévost nel diciottesimo secolo, pur essendo stata tradotta prima come balletto, diventa popolare grazie al melodramma di Massenet e Puccini: ma MacMillan, volendosi riallacciare al romanzo originale, nel 1974 chiese a Leighton Lucas di “arrangiare” un nutrito gruppo di pagine di Massenet – che il curatore definì “piena di teatralità estroversa e fresca, brillante e romantica, ideale per un balletto” – senza usare neppure una nota dall’opera omonima; fra le altre, pagine tratte da Le Cid e da Thaïs, da Don Quichotte e da Cleopatra, da Ariane a Cenerentola; sul podioDavid Coleman, a dirigere l’Orchestra dell’Accademia Teatro alla Scala.
Per saperne di più martedi 5 novembre è programmato l’incontro di approfondimento al Ridotto dei Palchi “A. Toscanini” all’interno del ciclo “Prima delle prime Balletto”: Giannandrea Poesio parlerà di “Amore, aberrazione e perfezione teatrale”
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