promosso dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”
Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica
Si terrà dal 4 al 10 novembre prossimi al Pan, il Palazzo delle Arti di Napoli di Via dei Mille, con tappe a Villa Pignatelli e alla Basilica di San Giovanni Maggiore, la terza edizione del festival dedicato alla cultura cinese di tradizione e contemporanea, MilleunaCina, ideato da Annamaria Palermo, direttore dell’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Anticipata dall’anteprima di venerdì 25 ottobre al Cinema Metropolitan, in via Chiaia, della proiezione del capolavoro di Bernardo Bertolucci del 1987 vincitore di 9 premi Oscar, L’Ultimo Imperatore, nella versione in 3D realizzata a 25 anni dall’uscita, alla presenza del regista, l’edizione 2013 del festival, dal titolo L’Uomo e il Cielo, propone un nuovo viaggio intorno al pianeta Cina attraverso cinema, letteratura, musica, fotografia, cultura pop e gastronomia, alla scoperta di un paese “protagonista” indiscusso della realtà contemporanea.
Per il Rettore dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, Lida Viganoni, “MilleunaCina, nel rafforzare la sua identità di confronto tra culture e paesi, rappresenta per il nostro Ateneo e per l’Istituto Confucio la bella occasione di aprire a un pubblico sempre più ampio la conoscenza di una civiltà millenaria e di un Paese centrale nello scenario mondiale. Una manifestazione unica in Italia nel suo campo, e che rappresenta un ulteriore arricchimento dei legami con il mondo accademico e culturale cinese, e il meritato riconoscimento, oltre l’ambito universitario, delle competenze e del lavoro svolti dal gruppo dei nostri sinologi”.
“MilleunaCina – dichiara Annamaria Palermo – ha fin dal principio coltivato l’ambizione di offrire al pubblico inedite panoramiche e originali chiavi di lettura per avvicinarsi ad una civiltà antichissima e complessa. Una civiltà che grazie alla accelerata evoluzione degli ultimi trent’anni è ormai protagonista della nostra quotidianità, tanto sul piano politico ed economico quanto in termini di sistema di valori e immaginario culturale, e per questo, oggi più che mai, oggetto di facili pregiudizi, avversione o timore”.
Rinviando al programma completo di date, luoghi, orari e titoli allegato, le linee tematiche delle sezioni riguardano:
La scrittura. Anche quest’anno MilleunaCina affida alle voci di nomi del nostro teatro la ricca tradizione letteraria cinese: dai due romanzieri premi Nobel per la Letteratura, Mo Yan (2012) e Gao Xinjian (2000), ai grandi poeti contemporanei, dalle opere raffinate e inedite di scrittori d’epoca imperiale, ai dissacranti racconti sulla Cina del XXI Secolo.
Maddalena Crippa, Andrea Renzi, Mariano Rigillo, ci condurranno alla scoperta della letteratura erotica cinese, passata e presente, con le pagine del racconto di iniziazione omoerotica d’epoca Tang, Le Avventure del ragazzo brutto, e quelle della narrativa ironico-amara della deriva consumistica post-maoista del romanzo Servire il Popolo (2001) di Yan Lianke. Così come Cristina Donadio, Stefano Jotti, Gaia Riposati,daranno voce ai protagonisti dei romanzi La Montagna dell’Anima (1989) di Gao Xinjian e Le Rane (2013) di Mo Yan, in un reading che accompagnerà il pubblico lungo trame popolate da Dei e Demoni, prede dell’eterno conflitto tra Natura e Destino; tema affrontato da Renata Pisu nel suo saggio Né Dio né Legge. La Cina e il caos armonioso, presentato al festival dal filosofo Aldo Masullo. Il Paesaggio. Shanshui e Mimmo Jodice. Il paesaggio cinese – e i suoi abitanti – la sua natura maestosa e potente, le sue rappresentazioni, reali o ideali, reinterpretato dall’interno o indagato da occhio esterno, è il tema della mostra a cura di Yao Yuliang, di paesaggi della codificata tradizione pittorica di scuola shanshui (letteralmente: “montagne e acqua”), e della proiezione delle immagini scattate 24 anni fa dal grande fotografo napoletano Mimmo Jodice.
Il cinema. Attraverso una serie di film di genere, ambientazione e stili differenti, che vanno dal documentario alla commedia popolare, dall’animazione raffinata al cinema d’autore, il festival propone come nelle due passate edizioni una ricca panoramica della produzione cinematografica cinese, nel tentativo di illustrare, nelle sue diverse anime, l’identità presente (e futura?) della Cina contemporanea, per rintracciare la direzione verso la quale si orienta la civiltà dell’Homo Pechinensis. Si va dal film di animazione Sensazioni dalla montagna e dall’acqua (Shanshui qing, 1988) di Te Wei, al film Beijing besieged by Waste (Weicheng la ji, 2011) di Wang Jiuliang, a Mountain Patrol – Battaglia in paradiso (Kekexili, 2004) di Lu Chuan, a Un funerale dell’altro mondo (Da Wan, 2001) di Feng Xiaogang fino al film di animazione digitale The New Book of Mountain and Sea del 2006 di Qiu Anxiong. La cultura pop. Il percorso tra le mille facce della cultura cinese prosegue con la sezione che accoglie le più diverse espressioni pop cinesi in un caleidoscopio di immagini e di esperienze che rispecchia solo in parte la varietà e la contraddittorietà del Paese oggi. Un universo documentato dalle fotografie di studenti vincitori di un concorso indetto dall’Istituto Confucio di Napoli; da proiezioni di documentari, videoclip, cinema e tv; da dimostrazioni dell’arte del Taijiquan, detta anche boxe delle ombre; dall’esecuzione di brani musicali ad opera dei giovani borsisti cinesi del Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli; fino ai laboratori di manifattura di aquiloni, carte ritagliate e calligrafia della grande tradizione popolare cinese, destinati al pubblico dei più piccoli.
La gastronomia. I mille sapori sotto il Cielo. Nello spirito del confronto e dell’incontro tra civiltà, questa edizione del festival propone un appuntamento dedicato alla gastronomia cinese che vede protagonista il documentarista e giornalista esperto di cultura alimentare Dai Aiqun, autore di numerosi saggi e conduttore alla TV nazionale cinese di programmi e rubriche di gastronomia, amato dal pubblico più raffinato per il suo documentario in otto capitoli Tasting Treasures of China, realizzato sempre per la CCTV. Dai Aiqun si confronterà con Marino Niola e Antonio Fiore per discutere dell’alimentazione dal punto di vista dell’identità culturale e della sua importanza nella comunicazione e nel dialogo umani.
MilleunaCina 2013 è organizzato dall’Istituto Confucio dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, con il Patrocinio del Comune di Napoli Assessorato alla Cultura e al Turismo, in collaborazione con la Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico e per il polo museale della città di Napoli e Agis Campania, con il sostegno di Caronte – Servizio autotraghetti dello stretto di Messina.
L’ingresso agli appuntamenti in programma dal 4 al 10 novembre è libero.
Informazioni www. confucio.unior.it – www. milleunacina.it