Teatro politico e di impegno civile quello che contraddistingue da sempre l’attività dell’Elicantropo (piccola sala in vico dei Gerolomini). Anche quest’anno la stagione teatrale si apre nel segno dell’impegno con lo spettacolo “Tempo pessimo per votare”. Carlo Cerciello torna a Saramago dopo il successo anni fa di “Cecità-il contagio” tratto dal romanzo del premio nobel portoghese. Lo spettacolo è infatti un felice adattamento di un altro testo di Josè Saramago, “Saggio sulla lucidità”. A spiegare i legami di questi due capolavori è un video introduttivo in cui si narrano le vicende di quattro anni prima, la strana cecità “bianca” che aveva colpito i cittadini di un’anonima città, il gesto d’amore di una donna che si finse cieca per stare vicino al marito, deportato insieme ad altri ciechi in un ex manicomio. Un gesto individuale che si trasforma in speranza collettiva. Siamo nella stessa città in un giorno di pioggia, è tempo di elezioni. I cittadini si recano alle urne accompagnati dal commento civettuolo di due reporter. Ma con straordinaria sorpresa delle autorità una grande percentuale di votanti preferisce lasciar scheda bianca piuttosto che prendere una decisione. Tutti i partiti sono così sconfitti. Una rivolta silenziosa, timida eppur così incisiva. Una normalità democratica che la cieca e grottesca politica (qui interpretata con mascheroni carnevaleschi in una sorta di teatrino) trasforma in un gesto da condannare. Con ritmo incalzante e con il sarcasmo che contraddistingue questa messa in scena, i giovanissimi attori (allievi del laboratorio teatrale permanente dell’Elicantropo) impersonano la classe politica viscida e profittatrice alla ricerca di un capro espiatorio, ma anche l’incomunicabilità stessa tra il governo e il popolo o tra gli stessi membri del governo (si veda lo scontro tra il ministro e il sindaco della città). Per non parlare della totale assenza di ottimismo che lascia lo spettatore con l’amaro in bocca. La stessa positività incarnata dalla donna del primo romanzo cede il posto al pessimismo e alla totale assenza di catarsi. Il cinismo della politica, capace di mettere su un capillare sistema per celare la verità e cercare di dare un colpevole, è qui il vero protagonista. Coraggiosa l’idea, decisamente apprezzabile l’allestimento.
Teatro Elicantropo Anonima Romanzi e Prospet
con Marco Rescigno
e con gli allievi del Laboratorio Teatrale Permanente
Rossella Amato, Francesca Borriero, Monica Cipriano, Mariangela Crimaldi, Claudio Fidia,
Svitlana Hurska, Lisa Imperatore, Valentina Iniziato, Carlo Liccardo, Lorena Locascio
Federica Mazzarella, Andrea Notarnicola, Danilo Pagano, Alessandro Paschitto
Tonia Persico, Maria Rosaria Postiglione, Marco Rega, Pasquale Saggiomo
e la partecipazione in video di Fabiana Fazio
musiche originali Paolo Coletta
costumi Iole Cilento
elementi scenografici Michele Gigi, Marco Perrella
mov. coreografici Cinzia Cordella
video Fabiana Fazio
adattamento e regia Carlo Cerciello