Il quinto giorno del festival propone la compagnia toscana Con–fusione alle ore 21.00 con Holidays, a cui fa seguito alle ore 22.00 Conferenza tragicheffimera – sui concetti ingannevoli dell’arte dell’artista rivelazione Cristiana Minasi, messinese che fra il 2011 e il 2013, insieme a Giuseppe Carullo, ha fatto una vera e propria incetta di premi nazionali: Premio Scenario per Ustica 2011, Premio In box nel 2012, Premio produzione E45 Napoli Fringe Festival nel 2013, Premio I teatri del sacro e il Premio internazionale Teatro Nudo di Teresa Pomodoro, che vede in giuria, tra gli altri, Luca Ronconi e Eugenio Barba, conferitole nei giorni scorsi a Milano.
HOLIDAYS
Holidays, scritto e diretto da Giacomo Fanfani è uno spettacolo interpretato da Flavia Pezzo, Marilena Manfredi e Rafael Porras Montero, in cui si racconta di come spesso sia impossibile vivere umanamente e di come spesso gli uomini preferiscano comportarsi come animali. Attraverso la storia di Delfino, Ola e Banana si disegna un vero e proprio ritorno alle origini, un’involuzione, un declino.
Sono stati creati tre personaggi litigiosi e soliche agiscono in uno spazio sul cui sfondo si proietta una giungla sempre più fitta che diventa la sintesi di un mondo contemporaneo selvaggio e primitivo. In questo senso diventano centrali gli elementi come le banane e gli sputi: i personaggi non subiscono una trasformazione fisica da uomini a primati ma utilizzano simboli inequivocabili di un mondo incolto e primordiale.
Una drammaturgia serrata, un ritmo dialogante e crescente, che non esplode mai se non nel momento in cui l’inquinamento dei personaggi risulta insopportabile. Un testo che parla delle nostre ansie, dei nostri sotterranei disamori, delle nostre inconsce paure. Scandito in due macroscene, due veri e propri atti, che mettono a nudo la crudeltà della vita in comune, la dissonante energia di una apparente complicità, l’incrinatura che condiziona ed esaspera i rapporti di coppia. Il non detto fruscia come calunnia, il vento dell’equivoco monta come un uragano e il gioco gonfia le sabbie mobili dell’esistenza”. – dal programma di sala scritto da Gabriele Rizza
CONFERENZA TRAGICHEFFIMERA – sui concetti ingannevoli dell’arte
Lo spettacolo di e con Cristiana Minasi trae spunto da La situazione dell’artista di Kantor, L’arte del teatro di Craig e Ione di Platone.
L’attrice e il suo oggetto: prove semiserie di un tentativo d’azione.
Una non più giovane donna, iscritta da anni all’ufficio collocamento, riceve in omaggio dall’ente teatrale del comune di appartenenza un paio di ali molto ben confezionate con annessa rinnovata carta d’identità, intestata a nome della stessa con, alla voce professione, il titolo di attrice.
Il dono/riconoscimento rientra nelle operazioni di dismissione del teatro e dell’attigua costumeria a fini di mutazione dell’edificio medesimo a supermercato.
Le ingombranti, schiaccianti ali si avvicenderanno in scena mettendo in chiaro oltre che in “atto”, l’impossibile poco artistica impresa della non più giovane donna di spiccare il volo.
Nonostante tutto, manipolata dall’oggetto, proprio partendo dal limite in cui si ritrova immersa, la donna riconosce la propria, personale, poco burocratica direzione e ritrova il suo vero verso. Cercare non fuori di sé, ma dentro di sé. Perdere tutto significa ritrovare tutto.
E’ performance/conferenza tragicomica intorno ai temi dell’uomo, dunque dell’arte, di quell’arte che prescinde da ogni inganno e che, per sua natura effimera, legittima ogni piega della vita. E’ conferenza sulla gravità contemporanea, concetto ingannevole costruito dall’uomo contro l’uomo, pronto ad escludere ogni possibile ascesa. E’ manifesto d’arte. E’ manifesto di vita. E’ lezione di volo democratico. E’ un percorso paradossalmente a ritroso, nell’illusione di maturare in una nuova ritrovata infanzia salvifica.
Biglietti 7.00 euro; 12.00 euro due spettacoli la stessa sera
Teatro Studio
Via G.Donizetti, 58 – Scandicci (FI)
info e prenotazioni 055 7591591 – biglietteria@teatrostudiokrypton.it – www.teatrostudiokrypton.it