Una registrazione datata 1979 e la ferma convinzione che la maestria di Eduardo De Filippo andasse tramandata ai giovani, a tutte le generazioni che non hanno avuto la fortuna di vederlo a teatro. È ciò che ha spinto Giulio Baffi, presidente dell’Associazione Nazionale dei critici di teatro nonché critico teatrale della redazione napoletana del quotidiano “La Repubblica”, a scrivere il suo “Sik-Sik l’artefice magico” (edizioni Guida). L’atto unico di Eduardo De Filippo, scritto nel 1929, è una commedia contenuta nella “Cantata dei giorni pari” che racconta le vicissitudini di un illusionista alle prese con uno spettacolo di magia dai mille di colpi di scena.
A Napoli il Sik-Sik è andato in scena al teatro San Ferdinando in una versione rivisitata ed estesa nel 1979, quando Baffi era direttore artistico del teatro. Una sera “per mio piacere personale” spiega Giulio Baffi durante la presentazione alla stampa “decisi di registrarlo e ho lasciato quel documento nei cassetti della memoria per molti anni”. Quella registrazione, interrotta più volte dalle risate del pubblico, è ora diventata un libro, un documento imperdibile per i cultori del teatro. La versione del ’79 infatti contiene una drammaturgia più estesa, battute inedite rispetto alla versione a stampa dell’Einaudi. Ma il libro contiene anche uno spaccato della critica di quegli anni, articoli e recensioni dello spettacolo, un glossario, la teatrografia di De Filippo, un disegno autografo di De Filippo, la locandina dello spettacolo, le riproduzioni dei bozzetti di Raimonda Gaetani e tante foto inedite di Tommaso Le Pera. Guida propone un cofanetto natalizio con cd audio di quel prezioso Sik-sik del ’79 più il testo di Baffi “per tramandare l’opera di Eduardo a tutti quelli che non hanno avuto la fortuna di vederlo recitare”.
Nel corso della presentazione sono intervenuti Diego Guida e l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele che in tema ha anticipato alcune delle iniziative per il trentennale della morte di Eduardo De Filippo: “l’istituzione di un comitato per le celebrazioni ufficiali, convegni e spettacoli con i protagonisti del teatro eduardiano, progetti per le scuole”. L’assessorato si impegnerà inoltre per far riconoscere il teatro San Ferdinando come “teatro di tradizione” ridiscutendo i termini dell’attuale legge sui teatri e per la costituzione di un istituto del “dramma napoletano”.