Le feste di Natale al teatro Diana saranno all’insegna del varietà con la maestria di Massimo Ranieri nei panni di Raffaele Viviani. Presentato dalla “Compagnia degli ipocriti” e dalla “Fondazione Teatro della Pergola”, “Viviani Varietà”, per la regia di Maurizio Scaparro, si configura come un omaggio al grande commediografo novecentesco presentandone diversi quadri della sua grande produzione. Una prova delle poesie, delle parole, delle musiche, un pot-pourri del teatro di Raffaele Viviani in viaggio verso il Sud America. Il palcoscenico del teatro infatti diventa il piroscafo Duilio, che nel 1929 portò Viviani e la sua compagnia in tournée a Buenos Aires. La nave come palcoscenico, prima delle prove (nel primo atto), e poi del vero spettacolo di varietà in attesa di passare l’equatore (nella seconda parte). In scena non mancano accenni alla biografia di Viviani, alla moglie lontana, al suo impegno nella compagnia Zabum di Milano, al mondo dei personaggi di Viviani, incarnati sul quel piroscafo dai poveri migranti e clandestini. Ma ci sono accenni alla contemporaneità: la miseria di allora diviene la crisi del teatro di oggi. La compagnia, guidata dal direttore Ranieri-Viviani, durante le prove recluta nuovi elementi tra gli sfortunati di quella nave: una coppia di clandestini, un giovane acquaiolo. Nel corso del primo atto si susseguono tarantelle e poesie, le donne di “Lvannarè” e de “La Zucconas” e l’irriverenza di “’O cacciavino” senza dimenticare la condizione degli emigranti e la malinconia della partenza, ma anche con momenti esilaranti. Sono tanti gli sketch in cui il direttore, da maestro del varietà, mostra la via ai suoi artisti. Il secondo atto è il vero spettacolo per la festa del passaggio dell’Equatore, e proprio da questo passaggio che la narrazione termina per lasciar spazio al varietà. Come in una sorta di gioco metateatrale infatti si rinuncia al racconto per far largo alla musica del varietà fatto di costumi coloratissimi e atmosfere d’altri tempi. In scena musiche e balletti fino alla chiusura del sipario, che lascia ancora una volta la sensazione di aver assistito ad un omaggio al grande Viviani senza costruire una vera “storia” intorno alla sua figura. Ma anche questo è il varietà.
regia
MAURIZIO SCAPARRO
con
ERNESTO LAMA
e con
ROBERTO BANI
ANGELA DE MATTEO
MARIO ZINNO
IVANO SCHIAVI
GAIA BASSI
ANTONIO SPERANZA
MARTINA GIORDANO
MAURIZIO VONGOLA
l’orchestra
CIRO CASCINO, pianoforte
LUIGI SIGILLO, contrabbasso
DONATO SENSINI, fiati
ANIELLO PALOMBA, chitarra
MARIO ZINNO, batteria
elaborazione musicale PASQUALE SCIALÒ
testi a cura di GIULIANO LONGONE VIVIANI
scene e costumi LORENZO CUTULI
movimenti coreografici MASSIMO RANIERI e FRANCO MISERIA
disegno luci MAURIZIO FABRETTI
aiuto regia Roberto Bani
assistente regia Vincenzo Albano
assistente scenografo Andrea De Micheli
assistente costumi Veronica Pattuelli
assistente elaborazione musiche Ciro Cascino
capo macchinista Karl Wittke
macchinista Giacomo De Gregorio
elettricista Frano Sabatino
sarta Stefania Virguti
amministrazione Francesca Russo – Giuliano D’Alterio
comunicazione Paola Manetta
responsabile di compagnia Carmine Iula
organizzazione Melina Balsamo
Info: www.teatrodiana.it