Sabato 11 gennaio alle ore 21 e domenica 12 gennaio alle ore 16
, al Cardinal Massaia di Torino andrà in scena 2 ore all’alba, esordio teatrale di Patrizio Oliva, pluripremiato e indimenticato pugile dalla brillante carriera, qui nel ruolo di un eroico e coraggioso Pulcinella che molto si addice al suo carattere combattivo e tenero insieme.
Pulcinella lanciava strali contro i borboni e il popolo applaudiva. Arrivavano i borboni e il popolo gridava “a morte Pulcinella!”
E adesso mancano due ore alla ghigliottina. Nella lurida cella Pulcinella e il guardio si scontrano, si fiutano, si conoscono. Un disincantato Pulcinella danza di fioretto contro la clava di un rumoroso e ignorante guardio. Eppure una straordinaria e impensabile amicizia cementerà antichi vincoli d’onore. E questa unione insolita ma lussureggiante di emozioni sventerà il diabolico piano di Angelotta e spingerà il guardio ad un eroico gesto.
Guardio: «Pulecené… io posso avere fiducia di te?»
Pulcinella: «… fino a che mi vedrai con questa maschera, io non ti avrò tradito».
La commedia è scritta da Biagio Casalini e Luciano Capponi e diretta da Luciano Capponi
Interpreti, insieme a Patrizio Oliva, Giulio Brando nel ruolo del guardio e Anna Capasso in quello di Angelotta.
Biglietti: intero 19€ (+1€ di prevendita), ridotto 17€ (+1€ di prevendita), con Apericena Spes (solo sabato) 22€. Anche in abbonamento VOLO TCM2014.
Informazioni, prenotazioni e prevendite presso la biglietteria del teatro in via Sospello 32 (aperta al pubblico dal martedì al giovedì dalle 16 alle 19, venerdì e sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19), all’indirizzo mail prenotazioni@teatromassaia.it o al numero 011.257881 (in orario di biglietteria). Biglietti online su www.teatromassaia.it
Note di Regia
“Nel rispetto di una tradizione sanguigna e poetica, in via probabilmente di estinzione, 2 ore all’alba incalza e canta il vicolo e il borgo e guarda con occhi disincantati i grandi temi dell’esistenza. Con il sorriso, con le crasse risate ma anche con il dolore. Commedia dell’Arte, certamente, ma anche qualcos’altro tutto da scoprire”.
Un precorso lungo quattro anni di prove, distillate a misura. Tanto sudore, estenuanti scoperte, depressione, paura.
Come sostituire il ring con il legno di uno spazio scenico? E perché, poi?
Per quello strano senso che in una frazione di secondo ti spinge a credere in una intuizione e caparbiamente cercare di trasformarla in realtà solida, concreta. Trasformare esplosioni in implosioni: bisognava crederci.
Dietro il fisico, celato nel profondo, d’improvviso si manifestò il tesoro nascosto con le infinite sfumature dell’anima compressa e tenuta segreta da un campione. Napoli esplose ma anche di più. La tenerezza, il buon senso, l’onestà, il gioco. Il mediterraneo celato, il sussurro timido ma deflagrante di un Italia sofferente.
Pulcinella la sua apparente finzione, Patrizio l’anagrafe. Oliva il suo scettro di suoni e musica nel perpetrarsi della vittoria. Utopia fatta carne.
Luciano Capponi
Teatro Cardinal Massaia