Bach Il Clavicembalo ben temperato: Libro II
András Schiff nel 2012 aveva offerto al pubblico ceciliano l’integrale del Libro I ora, a due anni di distanza, torna con il Libro II del Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach che presenta venerdì 17 gennaio (ore 20,30 – Sala Santa Cecilia) per la Stagione di Musica da Camera di Santa Cecilia.
La sterminata produzione bachiana, articolata in diversi generi, vocali e strumentali comprende anche opere destinate alla didattica. Tra queste, il Clavicembalo ben temperato BWV 870-893, una raccolta di 48 preludi e fughe in tutte le tonalità maggiori e minori, suddivisa in due volumi (composti a ventidue anni di distanza l’uno dall’altro), rappresenta la posizione di Bach nei confronti del dibattito sull’accordatura degli strumenti e di conseguenza sulla necessità di avere un unico riferimento per l’intonazione degli strumenti a corde e di quelli a tastiera.
Le limpidissime esecuzioni bachiane del pianista ungherese dimostrano la modernità, nelle linee e nei contenuti, che queste partiture possono esprimere se ricreate da un musicista capace di sintetizzare la tradizione esecutiva con la consapevolezza delle inevitabili trasformazioni del tempo. È quello che ogni volta Schiff ci trasmette, un Bach vivo e palpitante, senza effetti speciali, all’insegna della disciplina, lontano da qualsiasi eccesso, che proprio per questa sua essenzialità , si esprime in un linguaggio senza tempo.
András Schiff sarà di nuovo sul palcoscenico dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia per una nuova serata dedicata a Bach venerdì 7 febbraio 2014 con le Suite inglesi BWV 806-811).
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Venerdì 17 gennaio 2014 ore 20,30
Biglietti da 18 a 42 euro – Infoline 068082058
András Schiff è nato a Budapest nel 1953 e ha iniziato lo studio del pianoforte con Elisabeth Vadász all’età di cinque anni. Ha continuato gli studi musicali all’Accademia Ferenc Liszt sotto la guida di Pál Kadosa, György Kurtág e Ferenc Rados, e a Londra con George Malcolm.
Recital e cicli speciali, dedicati ai maggiori lavori per tastiera di Bach, Haydn, Mozart, Beethoven, Schubert, Chopin, Schumann e Bartók, costituiscono una parte importante della sua attività. Dal 2004 ha eseguito cicli completi delle 32 Sonate per pianoforte di Beethoven in ordine cronologico (gli otto concerti dati alla Tonhalle di Zurigo furono registrati live).
András Schiff ha lavorato con la maggior parte delle principali orchestre internazionali e con i maggiori direttori, ma attualmente si esibisce soprattutto come direttore e solista. Nel 1999 ha creato una sua orchestra da camera, la Cappella Andrea Barca, costituita di musicisti di varie parte del mondo, cameristi e amici. Oltre a lavorare con questa orchestra, suona ogni anno con la Philharmonia Orchestra di Londra e con la Chamber Orchestra of Europe.
Fin da bambino Schiff ha amato suonare in gruppi da camera. Dal 1989 al 1998 è stato direttore artistico del festival internazionale “Musiktage Mondsee” di Salisburgo. Nel 1995, assieme a Heinz Holliger, ha fondato gli “Ittinger Pfingstkonzerte” a Kartause Ittingen, in Svizzera. Nel 1998 ha avviato una iniziativa simile, intitolata “Omaggio a Palladio”, al Teatro Olimpico di Vicenza. Dal 2004 al 2007 è stato artista in residenza del Kunstfest di Weimar.
András Schiff ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti internazionali. Nel giugno 2006, in considerazione dell’eccellenza delle sue interpretazioni beethoveniane, è stato scelto quale membro onorario della Casa Beethoven di Bonn. Nel maggio 2007 ha ottenuto il prestigioso Premio della critica musicale “Franco Abbiati” per il suo ciclo delle Sonate di Beethoven.
Nell’ottobre 2007 ha ricevuto il Bach Prize della Royal Academy of Music, sponsorizzato dalla Fondazione Kohn. Questo premio è destinato ad artisti che abbiano dato un significativo contributo all’esecuzione e/o allo studio della musica di Johann Sebastian Bach ed è legato all’edizione, nello stesso anno, dei due volumi del Clavicembalo ben temperato curata da András Schiff in collaborazione con il musicologo Henle.
Tra le sue incisioni ricordiamo l’integrale dei Concerti di Beethoven con la Staatskapelle di Dresda e Bernhard Haitink e quella dei Concerti di Bartók con la Budapest Festival Orchestra e Ivan Fisher. Nel 2012 ha meritato l’International Classic Music Award per l’incisione delle Geistervariationen di Schumann.
È professore onorario alle Musikhochschulen di Budapest, Detmold e Monaco di Baviera.