Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe VerdiCoro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi
Maestro del Coro Erina Gambarini
Direttore John Axelrod
A distanza di una settimana dall’ultima performance, l’americano John Axelrod, direttore principale de laVerdi, è di nuovo alla guida dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, all’Auditorium di Milano in largo Mahler, per il 18° programma della Stagione del Ventennale.
Appuntamento venerdì 24(ore 20.00) e domenica 26 gennaio (ore 16.00) con un grande classico del sinfonismo mitteleuropeo, la Sinfonia n. 2 in Do minore “Resurrezione” di Mahler: proprio l’opera che vide laVerdi – allora diretta da Riccardo Chailly, insieme con il Coro Sinfonico sotto la guida di Romano Gandolfi – inaugurare l’Auditorium di Milano, appena restaurato, il 6 ottobre 1999.
Sul palco di largo Mahler, naturalmente, anche il Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, diretto da Erina Gambarini, insieme con due star internazionali del calibro del soprano siberiano Eteri Gvazava e del mezzosoprano spagnoloMaría José Montiel.
(Info e prenotazioni: Auditorium di Milano fondazione Cariplo, orari apertura: mar – dom, ore 14.30 – 19.00. Tel. 02.83389401/2/3, www.laverdi.org, biglietti euro 40,00/13,00).
Venerdì 24 gennaio (Auditorium, Foyer del primo piano, ore 18.00, ingresso libero) si terrà la conferenza di introduzione all’ascolto della Seconda sinfonia di Mahler, relatore Francesco Attardi.
Programma
Ascoltare, a poche settimane di distanza, Seconda e Ottava sinfonia consente di scoprire numerose e non ovvie analogie e differenze. Sono i lavori più impegnativi, come organico, dell’intera produzione di Mahler, con voci soliste, cori, grande orchestra. La durata è analoga, circa 80-85 minuti.
Sul piano quantitativo prevale ovviamente l’Ottava, con i suoi millantati mille esecutori, che nella realtà scendono a meno di seicento. Sul piano della varietà prevale la Seconda, con i tre primi movimenti soltanto strumentali e con fitti segnali emotivi tanto polivalenti quanto indecifrabili.
I testi sono sempre importanti, in ciascuna sinfonia. Aulici (il mistico medioevale Rabano Mauro e il vate tedesco Goethe) nell’Ottava; spontanei (da una raccolta di canti popolari) e illuministi (del settecentesco Klopstock) nella Seconda. Nell’Ottava i solisti sono tanti, nella Seconda canta soltanto la voce calda di un contralto. Nell’Ottava il coro è quasi onnipresente. Nella Seconda anima il finale, attaccando in sublime pianissimo, sottovoce e senza strumenti, per esplodere nella speranza della Resurrezione.
Non a caso la Seconda ha dato il primo grande trionfo di pubblico a Mahler, nel 1895. E l’Ottava il trionfo ultimo e più grande.
Enzo Beacco
Biografie
Con il repertorio estremamente vasto, i programmi innovativi e il carismatico stile direttoriale, John Axelrod continua ad imporsi sempre più come uno dei direttori più interessanti del panorama odierno ed è richiesto dalle orchestre di tutto il mondo.
Dopo aver completato con successo la sua carica quinquennale come Direttore principale della Luzerner Sinfonie Orchester e Direttore musicale del Teatro di Lucerna ed essere stato nominato Direttore musicale dell’Orchestre National des Pays de la Loire (ONPL), nell’aprile 2011 John Axelrod è stato nominato Direttore Principale dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi.
Sin dal 2000, Axelrod ha diretto oltre 150 orchestre, fra cui la Rundfunk-Sinfonieorchester di Berlino, NDR Symphony di Amburgo, Gürzenich-Orchester, Gewandhaus Orchestra, Dresdner Philharmonic, Israel Philharmonic, Orchestre de Paris, Orchestre National de Lyon, Royal Philharmonic of London, London Philharmonia, Orchestre de la Suisse Romande, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI di Torino, Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia, Orchestra del Teatro San Carlo di Napoli, Royal Stockholm Philharmonic, Danish National, Oslo Philharmonic, Swedish Radio Orchestra, National Philharmonic of Russia, Toronto Symphony, ORF di Vienna, Salzburg Mozarteum, Camerata Salzburg, Warsaw Philharmonic, fra le molte altre.
Il suo profilo internazionale come direttore ospite negli Stati Uniti e in Asia lo vede mpegnato con la Washington National Symphony, Los Angeles Philharmonic, Philadelphia Orchestra, la Chicago Symphony, NHK Symphony Orchestra di Tokyo, Kyoto Symphony, National Philharmonic di Taiwan e la Shanghai Symphony.
La sua attività operistica comprende nuove produzioni del Candide di Bernstein al Théâtre du Châtelet e al Teatro alla Scala. Nelle recenti stagioni ha diretto Tristano e Isotta ad Angers/Nante, Kehraus um St. Stephan di Krenek al Festival di Bregenz, le nuove produzioni di Kaiser von Atlantis, Rigoletto, Rake’s Progress, Don Giovanni, L’opera da tre soldi, Idomeneo – tutte per il Festival di Lucerna. Nel 2013 ha diretto la KammerSymphonie Berlin in Der Kaiser von Atlantis di Ullmann in una speciale forma di concerto al Museum of Topographie des Terrors. Nel febbraio 2014 dirige Evgenij Onegin al Teatro San Carlo di Napoli.
Appassionato sostenitore delle nuove generazioni di musicisti, Axelrod collabora con diverse orchestre giovanili professionali, andando in tournée con la Schleswig Holstein Festival Orchestra al Festival di Salisburgo, l’Orchestra Giovanile Italiana in Italia, l’Accademia della Scala a Muscat, la Nord Deutsche Junge Philharmonie in Germania, la Sinfonia Iuventus in Polonia e la Vienna Jeunesse Orchester in Austria.
Come Primo Direttore Ospite della Sinfonietta Cracovia (2001-2009), ha diretto la formazione nelle più prestigiose sale concertistiche europee, ha collaborato con ARTE, e ha diretto l’orchestra ad Auschwitz per un film in memoria dell’Olocausto, prodotto dalla BBC e vincitore dell’Emmy Award 2007.
Incide regolarmente sia il repertorio di tradizione sia quello contemporaneo con artisti fra i quali Veronique Gens, Rachel Kolly d’Alba, Martin Grubinger, Patricia Kopatchinskaja e Dietrich Henschel, per etichette quali Sony Classical, Warner Classics, Ondine, Universal, Naive e Nimbus.
Il progetto discografico Brahms Beloved vede l’integrale delle Sinfonie di Brahms, con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, abbinate ai Lieder di Clara Schumann per Telarc in uscita nella stagione 2013-14.
Laureato alla Harvard University nel 1988 e formatosi nella tradizione di Bernstein, ha studiato al Conservatorio di San Pietroburgo con Ilya Musin nel 1996, e ha partecipato al programma dell’American Symphony Orchestra League.
Erina Gambarini, maestro del Coro. Figlia d’arte, ha cominciato la sua attività artistica a 13 anni al Teatro alla Scala di Milano, come voce bianca, protagonista nell’opera di Britten Il giro di vite. Dopo alcuni anni di intensa attività solistica, ha proseguito lo studio del pianoforte con il padre, lo studio del canto, come soprano, con Teresa Stich Randall a Vienna, direzione interpretazione corale e musica da camera con Marcel Couraud, tecnica vocale e interpretazione con Schmidt-Gaden. Ha collaborato con la RSI, la RAI, la Fenice di Venezia, Teatro Sociale di Como, Teatro Olimpico e Valle di Roma, Teatro Carignano di Torino, Verdi di Trieste, La Pergola di Firenze, Teatro Grande di Brescia. Ha inciso numerosi CD per Nuova Era, Carrara e Ricordi. Nel 1989 fonda il gruppo corale Canticum Novum, che in pochi anni si distingue per la qualificata e ricca attività artistica e parallelamente dirige vari gruppi strumentali. Nel 1996 inizia la sua collaborazione con il Maestro Romano Gandolfi, che nel 1998 la chiama come sua assistente e maestro del coro in occasione della costituzione del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi, incarico che ricopre tuttora. Ha collaborato con molti direttori d’orchestra, tra i quali Riccardo Chailly, Claudio Abbado, Gianandrea Gavazzeni, Aldo Ceccato, Ettore Gracis, Oleg Caetani, Claus Peter Flor, Christopher Hogwood, Rudolf Barshai, Vladimir Jurowski, Helmuth Rilling, Leonard Slatkin, Nevil Marriner, Roger Norrington, Vladimir Fedoseyev, Robert King.
Dal 1997 è membro dell’Ateneo di Scienze, Lettere ed Arti di Bergamo per i suoi meriti artistici.
Eteri Gvazava, soprano. All’indomani dalla morte di Giorgio Strehler, il Così fan tutte tenacemente voluto dal grande regista per inaugurare il suo Nuovo Piccolo Teatro di Milano, segnava l’inizio fulmineo della carriera di una giovane e sconosciuta studentessa siberiana, imponendola all’attenzione della critica internazionale. Un successo di pubblico senza pari (43 recite tra gennaio e marzo 1998) per uno spettacolo di enorme risonanza, registrato dalla Rai, ripreso in tournée in altri teatri italiani, in Francia, Spagna, Germania, Giappone e Russia.
Grazie a un singolare innato talento espressivo e alle corrispondenze somatiche con il personaggio, oltre che alle sue qualità vocali, Eteri Gvazava è stata la Violetta scelta tra 700 candidate per “Traviata à Paris”. Questo evento musicale di eccezionale impatto mediatico (Emmy Award negli Usa e Prix Italia 2001), con José Cura nei panni di Alfredo, la direzione di Zubin Mehta, la regia di Giuseppe Patroni Griffi e la fotografia di Vittorio Storaro, è stato trasmesso in mondovisione nel giugno 2000, portando Violetta nei salotti di oltre un miliardo di spettatori. L’opera è stata incisa su cd per la Teldec e pubblicata anche in dvd.
Il 2003 segna l’incontro con Claudio Abbado, che l’ha diretta assieme alla Lucerne Festival Orchestra, formata dalla “crema” dei solisti e strumentisti europei (Mahler Chamber Orchestra, Wiener – Berliner- Münchner Philharmoniker, Sabine Meyer, Quartetto Hagen, Natalia Gutman), in Le martyre de Saint Sébastien di Debussy e nella II Sinfonia di Mahler. Con Claudio Abbado è stata presente nel 2004 anche nei Teatri di Ferrara e Modena per Così fan tutte con la regia di Mario Martone, regia riproposta anche al Teatro Colon nell’ambito del Festival Mozart a La Coruna nel 2008.
In questi anni, la presenza di Eteri Gvazava è stata molto intensa soprattutto in Italia, ma anche nei teatri di Austria e Germania, dove ha cantato i ruoli di Tatjana, Liù, Gretel, Micaela, Mimì, Donna Elvira, Rusalka. Per l’Italia, ricordiamo Fiordiligi al Teatro Comunale di Bologna (dir. Daniele Gatti) e al Malibran di Venezia (dir. Leopold Hager); Tatjana – ruolo congeniale per lingua e temperamento – e Fiordiligi al Filarmonico di Verona; Pamina al Teatro Massimo di Palermo (dir. Julia Jones, regia di R. Andò); Violetta – con il tutto esaurito per ogni recita – al Teatro Regio di Torino (dir. Marco Armiliato); Contessa in Nozze di Figaro al Comunale di Firenze (dir. Zubin Mehta, regia Jonathan Miller) e al Teatro Carlo Felice di Genova (dir. Julia Jones, regia di Robert Carsen). Altrettanto intensa, naturalmente, anche l’attività concertistica.
In particolare, con la II Sinfonia di Mahler ha preso parte all’inaugurazione della stagione concertistica 2007/08 del Teatro Verdi di Trieste. Nel 2011 è stata invitata dall’Orchestra Sinfonica Siciliana (II e IV Sinfonia di Maher), al Festival pianistico di Brescia e Bergamo (IV Sinfonia di Mahler), dal Brucknerhaus di Linz dove ha debuttato splendidamente il ruolo di Donna Anna. È stata ospite per la prima volta anche al Teatro San Carlo di Napoli per Requiem di Fauré .
Eteri Gvazava è nata a Omsk (Siberia) e, dopo gli studi al Conservatorio di Novosibirsk, si è perfezionata alla Bachakademie di Stuttgart diplomandosi alla Scuola Superiore di Musica di Karlsruhe. Nel giugno del 1997 ha vinto il Concorso internazionale “Neue Stimmen” patrocinato dalla Bertelsmann Stiftung.
María José Montiel, mezzosoprano. Riviste come Opera News (USA), Ópera Actual (Spagna), Opéra Magazine (Francia), L’Opera (Italia) e Orpheus (Germania) hanno elogiato in maniera unanime la Neris (Medea) che María José Montiel ha cantato al Palau de les Arts di Valencia nel luglio 2012, diretta da Zubin Mehta, così come la sua interpretazione del personaggio de La Cieca (La Gioconda) nel maggio del 2013 all’Opéra National di Parigi, diretta in quell’occasione da Daniel Oren. Ma è stato il ruolo protagonista di Carmen nel suo debutto in Italia a trasformarla in una rivelazione per la critica, che ha elogiato la sua voce, la delicatezza interpretativa e la capacità di comunicare in scena. Nel 2014 tornerá nei panni della gitana di Bizet all’Opera di Israele, diretta ancora una volta da Zubin Mehta: il mezzosoprano ha già presentato la sua Carmen con successo di critica e pubblico nei principali teatri tedeschi, svizzeri, francesi, spagnoli, giapponesi e statunitensi. Un altro momento importante della sua carriera è stato l’incontro con Riccardo Chailly, con cui collabora abitualmente: insieme hanno trionfato con opere emblematiche come il Requiem di Verdi in città come Vienna, Francoforte, Milano, Budapest, Tokyo e Lipsia.
Nata a Madrid, frequenta il Real Conservatorio della città, prima di trasferirsi a Vienna per perfezionarsi con O. Miljakovic. Contemporaneamente si laurea in giurisprudenza e in Storia e Scienze della Musica all’Università Autonomica di Madrid.
Nella sua prolifica carriera ha cantato sui palcoscenici più importanti del mondo, come la Carnegie Hall di New York, il Kennedy Center di Washington, la Salle Pleyel e l’Opéra National di Parigi, la Finlandia Hall di Helsinki, il Musikverein, Konzerthaus e Staatsoper di Vienna, il NAC di Ottawa, il Cincinnati Symphony, Doelen di Rotterdam, l’Opera di Budapest, la Sidney Town Hall, il Festival Bregenz, la NHK Hall e il New National Theatre di Tokyo, la Staatsoper di Berna, la Sala Filarmonica e Teatro dell’Opera di Varsavia, La Monnaie di Bruxelles, il Teatro Real e Auditorio Nacional di Madrid, il Gran Teatre del Liceu e Palau de la Música Catalana di Barcelona, il Palau de la Música e il Palau de les Arts Reina Sofía di Valencia. In Italia è stato possibile ascoltarla all’Auditorium con laVerdi, alla Scala di Milano, al Teatro Regio di Parma, al Teatro Malibran e La Fenice di Venezia, al Teatro Massimo di Palermo, al Teatro Comunale di Bologna e al Teatro Verdi di Trieste.
Nel suo repertorio, oltre a Carmen di cui è considerata una delle migliori interpreti, anche opere come Aida (Amneris), Les contes d’Hoffmann (Giulietta), La Favorita, La clemenza di Tito (Sesto), Le nozze di Figaro, Così fan tutte (Dorabella), Il Barbiere di Siviglia (Rosina), Luisa Miller (Federica), Medea (Neris), L’heure espagnole o L’enfant et les sortilèges.
Amante del repertorio concertistico, è stata invitata da varie orchestre come laVerdi di Milano, Filarmoniche di Vienna, Buenos Aires, Helsinki, Tokyo e Radio Olanda, le Sinfoniche di Montreal e Cincinnati, i Virtuosi di Mosca, l’Orchestra Nazionale di Francia, N.A.C. di Ottawa, l’Orchestra da Camera di Losanna, la Fondazione Arturo Toscanini, mentre in Spagna collabora abitualmente con l’Orchestra Nazionale, la Sinfonica di RTVE e di Murcia, l’Orchestra di Valencia.
In concerto interpreta varie composizioni fondamentali per il registro mezzosopranile: Les nuits d’été (Berlioz), Seconda e Ottava sinfonia di Mahler, Scene dal Faust (Berlioz), Requiem (Verdi), Gloria (Vivaldi), Nona Sinfonia di Beethoven, Stabat Mater e Messa Solenne (Rossini), Schéhérazade (Ravel), Lieder eines fahrenden Gesellen (Mahler), con speciale attenzione alla creazione spagnola.
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