Si intitola Italia Centrale – la convergenza delle arti il progetto ideato da Giancarlo Cauteruccio per il Teatro Studio di Scandicci (FI), nel quarto anno di gestione del teatro di Via Donizetti da parte della compagnia Teatro Studio Krypton, che per l’alta qualità della proposta si è aggiudicata la prima posizione al bando della Regione Toscana per la triennalità 2013 – 2015 (Linea d’azione: “sostegno e promozione dei progetti di residenza artistica e culturale finalizzati alla diffusione della cultura e delle arti dello spettacolo dal vivo”).
“Italia Centrale – dichiara Cauteruccio – non è solo una classificazione geografica, è un’aspirazione, un intento preciso che si riferisce all’importanza dell’innovazione territoriale realizzata con le arti e la cultura: con questo titolo intendiamo riposizionare l’importanza della nostra presenza in una città che, osservando una cartina dell’Italia, sembra situarsi proprio al centro della penisola. A partire da questa centralità fisica il Teatro Studio, in venti anni, ha saputo creare un fondamento baricentrico, dando vita a un disegno (che nelle condizioni di oggi sembrerebbe impossibile da realizzare) sviluppato parallelamente alle radicali trasformazioni che hanno attraversato Scandicci negli ultimi decenni. Oggi, nel vedere il centro progettato da Richard Rogers, avvertiamo una nuova energia che si condensa in un punto nevralgico per il territorio toscano e nazionale. Il Teatro Studio e Scandicci, dunque, è sempre più “Italia Centrale”, anche grazie ai collegamenti dell’Alta Velocità che, come in un sogno futurista divenuto realtà, hanno quasi azzerato le distanze tra le città, e i luoghi dell’arte sono diventati come dei terminal di produzione, stazioni di confluenza e di ridistribuzione di artisti, visioni, spettatori. Sono autentici luoghi di convergenza delle arti, ma solo a condizione di mantenere vivo e vitale il rapporto col territorio, con la cornice sociale, urbana e antropologica che costituisce l’autentico scenario della creazione contemporanea.”
Il programma che include teatro, musica, arte e numerosi laboratori, seminari, serate dedicate alla letteratura, al cinema, alla poesia e alla filosofia, si inaugura con una produzione di Teatro Studio Krypton in prima nazionale: Perduto Pinocchio, testo e regia dell’artista brasiliano Virginio Liberti, protagonista Tommaso Taddei, dal 16 in replica fino al 26 gennaio.
Il Pinocchio scritto da VirginioLiberti inizia là dove termina la favola di Collodi, 40 anni dopo la meritata trasformazione del burattino. Pinocchio qui diventa la storia di una vita e delle sue metamorfosi, molto kafkiana per il dolore, l’ironia, il sadismo. In scena un uomo adulto, solo e senza famiglia, con la nostalgia di un tempo passato; da questo qui e ora scenico inizia il viaggio nella memoria dell’uomo Pinocchio, per cercare il suo vero sé e fare un bilancio della sua vita.
Il 27 gennaio, all’interno delle manifestazioni della Giornata della memoria (a ingresso libero) Assessorato allo sport del Comune di Scandicci e Teatro Studio Krypton presentano Bruno Neri – il coraggio di un calciatore, dedicato alla figura di Bruno Neri, campione della Fiorentina degli anni ’30, unico antifascista nella squadra. Nella serata una mise en espace a cura di Giancarlo Cauteruccio su testo del giornalista sportivo di Radio1 Rai Francesco Graziani, preceduto da una coreografia ispirata alla Shoah di Lucia Poggiali.
A seguire, con un’anteprima nazionale, il 7 e l’8 febbraio, I Sacchi di Sabbia presentano Piccoli suicidi in Ottava Rima – Volume I, una raccolta di episodi recitati in ottava rima e in quartine di ottonari; avventura, western, fantascienza si sposano con le tematiche del canto in maggio per creare piccole allegorie di genere, riformulate da Giovanni Guerrieri secondo un’antica tecnica popolare.
Altra prima nazionale il 15 e 16 febbraio per Gogmagog, qui in tandem con l’artista visiva milanese Marcella Vanzo che tramite video, performance, foto e installazioni, indaga le diverse dimensioni dell’essere umano. Quei 2 è il testo scritto dalla Vanzo che si ispira al Diario di Adamo ed Eva di M.Twain per una messa in scena contemporanea, veloce e ironica sul rapporto di coppia.
Il 21 e 22 febbraio è la volta di Santasangre con Konya, performance che trae il nome dalla città turca in cui Rumi fondò l’ordine sufico e che indaga il significato di amore attraverso la pratica dei Dervisci. Konyaè una partitura sonora, visiva e corporea in cui gli artisti Monica Demuru, Luca Tilli e Annamaria Ajmone, diretti da Diana Arbib e Dario Salvagnini, creano un’atmosfera astratta in un susseguirsi di eventi che trascendono il controllo.
Tornano il 28 febbraio e 1 marzo al Teatro Studio i ravennati Fanny & Alexander con Discorso giallo, protagonista Chiara Lagani. Discorso giallo si pone alcuni interrogativi sulla delicata questione della tv pedagogica. L’attrice incarna in chiave concertistica la metamorfica figura fusa di un emblematico adulto/bambino, allievo/maestro/conduttore, soggetto e oggetto di alcuni famosi programmi televisivi intrecciati e sovrapposti. Giallo è un bagliore che a tratti inonda la stanza, a volte buia, dei sistemi umani e pieni di possibilità e atroci contraddizioni.
Il 6 marzo viene proposto un particolare progetto di musica e film. Proiezione integrale del film La chute de la maison Usher, di Jean Epstein del 1928, con musica dal vivo scritta da Ivan Fedele ed eseguita da Contempoartensemble. Fedele nel 1995, su invito di David Robertson, “scelse la via più suggestiva dell’interpretazione e non quella del mero commento in cui i due universi linguistici si amplificano reciprocamente e trovano la loro sintesi in una virtuale unità di tempo che – come scrive Cesare Fertonani – azzera lo scarto cronologico tra il 1928 e il 1995”.
Dal 14 al 23 marzo va in scena in prima nazionale il nuovo lavoro del regista Giancarlo Cauterucccio, una produzione teatral musicale di cui saranno date notizie entro gennaio.
Il 28 e 29 marzo segnano il felice ritorno della Socìetas Raffaello Sanzio a Scandicci con Dialogo degli schiavi, ballata scritta e interpretata da Claudia Castellucci che si avvale degli arrangiamenti musicali di Scott Gibbons. Elemento artistico fondamentale della compagnia, Claudia lavora principalmente sulla composizione dei testi sia drammatici che teorici e questa ballata è un’ulteriore testimonianza, che arriva al Teatro Studio subito dopo la prima nazionale di Faenza.
L’8 e il 9 aprile Valter Malosti propone Lo stupro di Lucrezia, composto da William Shakespeare nel 1594, un poemetto gemello di Venere e Adone, un tragico notturno immerso in una livida oscurità caravaggesca, squarciata dalla luce di una torcia. Interprete femminile la giovane Alice Spisa che ha ricevuto di recente il premio Ubu 2013 per la sua sorprendente capacità recitativa, insieme a Jacopo Squizzato, a cui Malosti richiede un lavoro fisico e verbale estenuante. Lo spettacolo, vero e proprio manifesto contro la violenza sulle donne, è consigliato ad un pubblico adulto.
Il 16 e 17 aprile Renzo Martinelli, del gruppo milanese Teatro i, presenta Eva di Massimo Sgorbani con la pluripremiata attrice Federica Fracassi. Premio Ristori, Premio Olimpici del Teatro, Premio della Critica, Premio Elenora Duse, Premio Ubu, la Fracassi dà voce a Eva Braun nella drammaturgia tratta da Innamorate dello spavento,che indaga alcune figure legate al Führer, il cane Blondie, Eva Braun e Marta Goebbels.
Eva precipita ignara verso il suicidio e qui intreccia la sua storia con quella di Rossella O’Hara, un personaggio tragico a cui è preclusa la dimensione del tragico.
Il 29 aprile Giardino Chiuso presenta Il Supermaschio di Alfred Jarry, adattamento teatrale di Sebastiano Vassalli. Il SupermaschioFulvio Cauteruccio e la SuperfemminaCamilla Diana, si immergono in un racconto di parola, movimento e immagini, in un mondo “patafisico” di verità e finzione.
Dal 7 al 9 maggio, dopo il successo ottenuto nelle varie declinazioni dello spettacolo Crash Trōades, Giancarlo Cauteruccio porta in scena un’edizione speciale che prevede oltre alla sua partecipazione in qualità di attore, il gruppo musicale Flampercussion formato dagli allievi della scuola scandiccese Enrico Fermi, diretti dal M° Luca Marino.
Nutrita e variegata nel progetto 2014 la sezione intitolata I linguaggi dell’arte, che si dipana dal 29 gennaio al 13 maggio con appuntamenti laboratoriali, seminariali o declinati in focus. Guardare il teatro con i propri occhi è il seminario per spettatori che Virginio Liberti cura in tre serate, analizzando attraverso proiezioni video i lavori delle compagnie Fanny & Alexander (29 gennaio), Motus (6 febbraio), Egumteatro (17 febbraio).
Il 31 gennaio il geografo Franco Farinelli tiene una lectio magistralis.
Il regista Pappi Corsicato è ospite a Scandicci per una tre giorni di laboratori e il 5 febbraio presenta una selezione dei suoi corti dedicati ai grandi protagonisti dell’arte contemporanea internazionale, da Anish Kapoor a Rebecca Horn, da Mario Merz a Giulio Paolini.
Il 9 febbraio l’etnologo Vito Teti presenta il suo volume Maledetto Sud, Einaudi, il 24 febbraio Architetture di luce – Il Teatro Architettura di Giancarlo Cauteruccio/ Krypton di Pietro Gaglianò, edito da Titivillus, il 3 marzo il libro di Franco CordelliIl declino del teatro di regia (Editoria & Spettacolo), di cui parlano insieme all’autore Andrea Cortellessa e Simone Nebbia, il 31 marzo, sempre edito da Titivillus, Simone Nebbia presenta Teatro Studio Krypton. Trent’anni di solitudine che Nebbia ha scritto sul lavoro della compagnia, con una prefazione di Franco Cordelli.
Il 10 febbraio Teatro Studio Krypton, in collaborazione con MIUR – Afam e Isia di Firenze, rende omaggio al grande artista Paolo Rosa di Studio Azzurro, scomparso prematuramente nell’estate 2013, mentre l’11 aprile il poeta romano Marco Palladini presenta il film video Fratello dei cani – Pasolini e l’odore della fine, un video poema di natura sperimentale e di passo evocativo, in cui nell’ideale inseguimento del fantasma poetico di Pasolini si consumano gli incroci destinali del Poeta con il Viandante, il Padre, la Madre, il Figlio e la Morte.
Il 13 maggio Giancarlo Cauteruccio realizza una mise en espace sul testo Imparare dalla Luna (Quodlibet) del filosofo Stefano Catucci su musiche di Giorgio Battistelli, in scena l’autore.
Tra le molteplici attività laboratoriali e didattiche, Fulvio Cauteruccio prosegue con il Corso di Cultura Teatrale e dell’Attore, mentre la giovane artista albanese Jonida Xherri tiene nelle scuole elementari Un mondo colorato dai bambini, con esito finale al Teatro Studio.
Il progetto è realizzato da Teatro Studio Krypton con il contributo di Scandicci Cultura e Regione Toscana.
BIGLIETTI intero 14.00 euro, ridotto 12.00 euro, studenti 8.00 euro
I Linguaggi dell’arte sono ad ingresso libero
Teatro Studio
Via G.Donizetti, 58 – Scandicci (FI)
Info e prenotazioni 055 7591591
biglietteria@teatrostudiokrypton.it – www.teatrostudiokrypton.it