Il nuovo sbalorditivo spettacolo del Festival Internazionale della Magia propone in questa undicesima edizione nuovi artisti, fra cui alcuni campioni del mondo.
Il palcoscenico del Teatro Olimpico ogni sera si trasforma in un angolo fatato, dove ogni sortilegio è possibile, dove le leggi fisiche vengono sovvertite, dove dal nulla appaiono e nel nulla spariscono oggetti inanimati ed esseri viventi. Uno spettacolo che affascina adulti e bambini, tutti con gli occhi puntati sulla scena, senza un battito di palpebre.
Il trucco c’è ma, ovviamente, non si vede e si gode invece della sensazionale abilità di prestigiatori, illusionisti, trasformisti, manipolatori, giocolieri provenienti da applauditissimi varietà di tutto il mondo. Un viaggio fantastico nella magia sulle ali della poesia, condotto dall’eccentrico e irrefrenabile mago Francesco Scimemi, con i suoi intermezzi comici in cui coinvolge gli ignari spettatori in estemporanei giochi di folle e comica magia, contornato da piroettanti ballerine.
Ideatore di Supermagic è Remo Pannain, avvocato penalista con l’hobby della magia, che ogni sera saluta il pubblico con un numero di telepatia.
Si alza il sipario su Stanislav Kolegov, prestigiatore russo vincitore del White Magic Congress di Perm che presenta il numero vincitore del campionato mondiale di arte magica FISM: effetti sorprendenti, repentini cambi d’abito proposti con una naturalezza espressiva che rasenta il candore.
Il nero fondale si illumina alla luce di fluttuanti e improvvise fiammelle e di decine di candele che tappezzano il palco, magicamente accese da un bastone fatato maneggiato da Juan Mayoral, raffinato prestigiatore spagnolo ideatore di effetti magici e romantici, anch’egli vincitore del campionato mondiale di arte magica.
Lo stupore diventa divertimento con Charlie Frye, stralunato giocoliere supportato dalla distratta assistente Sherry, inarrestabile nella sua esibizione che unisce virtuosismo tecnico e talento comico e gli ha fatto guadagnare a Las Vegas il premio come miglior numero dell’anno.
Il manipolatore coreano Yu Ho Jin è un modello di classe, eleganza, creatività e abilità. Dalle sue mani raffinate dalle lunghe dita seduttive, sbocciano carte da gioc;, senza soluzione di continuità appaiono e scompaiono e si accumulano ai suoi piedi sgorgando dal nulla. Ha vinto numerosi premi internazionali e il Gran Premio all’ultimo campionato del mondo dei prestigiatori.
Altro campione dell’arte magica è il francese Alpha che popola una nave di pirati di decine di pappagalli di ogni specie, tra cui due bellissime e coloratissime are, gracchianti e starnazzanti, prodigiosamente sbucati da svolazzanti foulard.
L’italiano Fabrizio Vendramin, vincitore di Italia’s Got Talent, stende pennellate sulle tele appoggiate ai cavalletti, formando macchie surreali che, capovolte, prodigiosamente raffigurano ritratti di personaggi noti.
In conclusione il numero di un altro italiano, l’illusionista Alberto Giorgi che, in un’atmosfera gotica ispirata a Tim Burton con le sue prodigiose macchine che ricordano Jules Verne, fa sparire l’assistente Laura e se stesso nell’incredulità generale, fino all’immaginifica illusione finale. Per l’originalità delle sue invenzioni è stato premiato con il Mandrake d’Or a Parigi e al Festival internazionale della magia a Shanghai.
Nel foyer del teatro dalle 10 alle 19 si può visitare la mostra di sculture impossibili, originali illusioni ottiche realizzate dall’artista e illusionista Francis Tabary, campione del mondo dei prestigiatori al congresso mondiale del 1991.
La Scuola di magia di Supermagic, inoltre, offre un’esclusiva lezione gratuita rivelando piccoli segreti di illusionismo, registrandosi sul sito www.supermagic.it.
Teatro Olimpico – fino al 9 febbraio 2014
Piazza Gentile da Fabriano, 17 – Roma
tel.: 06.32.65.991