OFFICINE DELLA CULTURA
CREDOINUNSOLODIO
testo e regia diStefano Massini
con Amanda Sandrelli
musiche originali di Enrico Fink
eseguite dal vivo dall’Orchestra Multietnica di Arezzo
Enrico Fink voce e flauto, Emad Shuman voce, Massimiliano Dragoni percussioni e salterio, Maher Draidi darbouka, Luca Baldini basso, Massimo Ferri chitarra, bouzouki e oud, Gianni Micheli clarinetti, Denny De Ritis sax baritono, Lea Mencaroni oboe, Mariel Tajirai violino, Natalia Orozcoviola
EVENTO TEATRALE-MUSICALE PER ATTRICE E ORCHESTRA
Un esperimento fra musica e teatro vede impegnati per la prima volta sullo stesso palco i musicisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo e la passione civile di Amanda Sandrelli. È lei a dar lettura del testo appositamente concepito da Stefano Massini, una vera partitura per fondere la voce dell’interprete con le sonorità dell’Orchestra. Ecco nascere allora un recital in cui parola, canto e musica si alleano per svelare al pubblico una spietata quanto semplice indagine geologica nelle viscere del vulcano mediorientale. A prendere vita sul palco sono infatti i ritratti di tre donne e un labirinto. Tre storie intrecciate, tre identità. Quasi uno zoom su tre visi anonimi in una folla di città. Eden Golan, docente di storia ebraica. Mina Wilkinson, in forza all’esercito degli Stati Uniti. E infine Shirin Akhras, ventenne studentessa palestinese. Ognuno di questi nomi è una matassa da snodare, un groviglio di motivazioni, la punta dell’iceberg. I loro monologhi, paralleli, si specchiano uno nell’altro, scoprendo abissi di differenze e barlumi di simmetria. Perché c’è sempre una geometria nel caos.
sabato 29 marzo ore 21.15
INSTABILI VAGANTI
L’EREMITA CONTEMPORANEO – MADE IN ILVA
regia di Anna Dora Dorno
con Nicola Pianzola
voce e canti di Anna Dora Dorno
musiche originali eseguite dal vivo Alessandro Petrillo
scene e disegno luci di Anna Dora Dorno
video di Nicola Pianzola
composizione drammaturgica originale basata sugli scritti e le testimonianze degli operai dell’ILVA di Taranto intervistati dalla compagnia
PREMIO ANTONIO LANDIERI TEATRO D’IMPEGNO CIVILE 2013
PREMIO DELLA CRITICA A ERMO COLLE 2013
PREMIO FESTIVAL TEATRALE DI RESISTENZA MUSEO CERVI 2013
PRIMA REGIONALE
L’Eremita contemporaneo trae ispirazione dal diario di un operaio dell’ILVA di Taranto e dalle testimonianze di alcuni operai che lavorano nella stessa fabbrica, per incontrare i testi poetici di Luigi di Ruscio e Peter Shneider. La trasposizione artistica fa riferimento alla vicenda reale dell’acciaieria più grande d’Europa che condiziona la vita dell’intera città di Taranto e dei suoi lavoratori, intrappolati tra il desiderio di evadere e fuggire dalla gabbia d’acciaio incandescente e la necessità di continuare a lavorare per la sopravvivenza quotidiana in quell’inferno di morti sul lavoro e danni ambientali. Lo spettacolo è il frutto di un accurato lavoro di ricerca e di sperimentazione fisica e vocale sul rapporto tra organicità del corpo e inorganicità delle azioni legate al lavoro in fabbrica, attraverso il quale emerge una critica all’alienante sistema di produzione contemporaneo che trasforma l’essere umano in una macchina artificiale, un corpo allo spasmo che si muove per reagire al processo di “brutalizzazione” imposto dalla società. L’attore spinge il proprio corpo all’estremo attraverso funamboliche sospensioni, azioni acrobatiche e ripetitive, interagendo continuamente con suoni che diventano ritmi ossessivi e che si trasformano in musiche eseguite dal vivo, in cui le note si intrecciano col canto di una voce femminile che gli ordina “Lavora! Produci! Agisci! Crea!”. Egli pone il suo rifugio in una scena composta da strutture metalliche, resa cangiante dall’uso di video-proiezioni che rievocano il contesto della fabbrica. Immagini e suoni popolano i suoi sogni, come residui archeologici che si trascinano ancora in vita, come agonizzanti, nella memoria e nei ricordi ossessivi di chi ancora oggi lavora in simili luoghi. Egli attraversa questa sorta di inferno contemporaneo, fatto di ritmi alienanti e spazi distorti, giungendo a spogliarsi della propria identità e ad indossare una maschera anonima, senza volto, per difendere l’essenza del proprio animo.
TEATRO MANZONI
via Mascagni 18 – CALENZANO (Fi) 055.8876581 – 055.8877213
teatro.donne@libero.it | www.teatrodelledonne.com
ingresso spettacoli: interi 13 € – ridotti 10 € (sopra 60 anni, minori di 25 anni, Arci, Coop, ATC Calenzano)
ridotti 5 € per gli iscritti ai corsi di formazione
prenotazioni: 055 8877213 / teatro.donne@libero.it
prevendita: Circuito Box Office e www.boxol.it / Teatro Manzoni da lun a ven ore 10.00 – 14.00
orario biglietteria teatro: dalle ore 20.00
NOVITÀ: ABBONAMENTO 5 SPETTACOLI A SCELTA € 40