Questo spettacolo storico di Dario Fo e Franca Rame ha quasi 30 anni e non li dimostra affatto. Sarà per la tematica sempre attuale: moglie contro marito, ma è in realtà lo scontro che si presenta inevitabilmente in quasi tutte le coppie dopo alcuni anni di convivenza. Sarà perché si toccano molti elementi comuni alla nostra vita quotidiana e riconosciamo come nostri i piccoli grandi difetti che emergono. Sarà perché ci si diverte davvero, gli attori che la interpretano sono all’altezza dei maestri, soprattutto chi vestiva i panni che furono di Franca Rame è molto brava nella ricchezza dei suoni e delle mille sfaccettature che furono tipiche della recitazione della compagna di Fo, senza mai cadere nella pura imitazione, anzi fornendo una propria versione recitativa molto credibile e molto congrua al personaggio. A questa sensazione ha sicuramente aiutato essere in un piccolo ma funzionale teatro della periferia di Torino, il Sandro Pertini di Orbassano, al centro del paese e da alcuni anni isola pedonale negli orari serali. Era quasi tutto pieno ed il pubblico attento e ricettivo a quello che succedeva in scena si è divertito molto. Occorre aggiungere che le scenografie, leggere e non ingombranti, erano spesso elemento attivo della narrazione con cambi veloci e radicali. Anche i costumi, ironici e colorati, ben completavano le immagini che si presentava al pubblico. In questo spettacolo, a mio avviso, emerge un aspetto importante della tematica di Dario Fo e Franca Rame, ed è quello che non occorre mai prendersi troppo sul serio, cercare sempre gli aspetti ridicoli del nostro comportamento ci consente di avvicinarci agli altri senza voler per forza insegnare qualcosa, anzi se ci mettiamo in ascolto forse impariamo pure qualcosa. Questi elementi sono molto presenti nel carattere delle donne, e qui forse sta la grande attualità di questo testo, dove vince chi rigetta la violenza e contemporaneamente cerca un continuo dialogo con l’altro. E poi alla fine c’era il tè con i pasticcini, che in qualche modo rendevano amichevole e familiare il contesto. Quasi una serata fra amici.
Compagnia Aria Teatro
con Simonetta Guarino e Denis Fontanari
scene e costumi Federica Rigon
tecnico Andreapietro Anselmi
regia Riccardo Bellandi