tratto da “Cittanova blues” di Francesco Guccini
di e con Giorgio Comaschi
con Juan Carlos Flaco Biondini
“Fra la via Emilia e il West” scritto e interpretato da Giorgio Comaschi in scena al Teatro Duse il 15 e 16 marzo affiancato da Juan Carlos Flaco Biondini.
Uno spettacolo tratto da “Cittanova blues”, il libro di Francesco Guccini che racconta il suo passaggio da Modena a Bologna negli anni ‘70, il cambiamento della città, le mode, costumi, gli amori di quell’epoca di grande creatività e di speranza. Lo stesso Guccini ha espresso il desiderio di metterlo in scena all’amico e dopo un lungo lavoro di cucitura e di sintesi è nato uno spettacolo che racconta e cerca di interpretare il periodare del Maestrone, a volte ostico e imprevedibile. Il titolo è ispirato al dodicesimo album di Guccini, registrato live, di cui fanno parte grandi successi come “Eskimo”, “La Locomotiva” e “Piccola Città”.
«La via Emilia tagliava Modena in due; la strada dove abitavo, da una parte, si incrociava con essa. Dall’altra parte c’erano già gli ampi campi della periferia. Erano un po’ il nostro “West” domestico: bastava fare due passi, o attraversare una strada, e c’erano già indiani e cow-boys, cavalli e frecce; c’era, insomma, l’Avventura, tradotta in “padano” dai film e dai fumetti. Poi la via Emilia continuò a tagliare Modena in due, ma il West aveva volto diverso, e il “mito americano”, quello di tante generazioni oltre alla mia, parlava lingua diversa, quella del rock, delle copertine dei dischi, della faccia di James Dean in Gioventù Bruciata, dei libri che altri appena prima di noi avevano scoperto e voltato in italiano. Ma i due riferimenti esistevano sempre, un piede di qua e uno di là, il sogno (meglio, l’utopia) e la realtà…».
Sul palcoscenico a fianco di Comaschi nell’interpretare le musiche scelte dallo stesso GucciniJuan Carlos Flaco Biondini, il chitarrista che segue Guccini da più di 20 anni presente ovviamente anche nella registrazione di “Fra la via Emilia e il West”.
Ricordi, riflessioni e immagini con l’inconfondibile stile di un grande poeta e la burlona, e al tempo stesso sottile, ironia del bolognesissimo Comaschi.
Sabato 15 marzo alle ore 18 presso il bar del Duse si terrà l’inaugurazione della mostra fotografica “Bologna che parla” di Gianluca Nadalini, organizzata in collaborazione con l’associazione no profit Succede Solo a Bologna: durante l’inaugurazione, oltre a poter fare un aperitivo in una cornice insolita e apprezzare gli scatti di una Bologna insolita, sarà possibile ascoltare alcune poesie del fotografo e poeta, in arte Luca Nadalo, interpretate da Luisa Borini. Ingresso libero
Prevendite presso la biglietteria del Teatro Duse (dal martedì al sabato dalle 15 alle 19), nei punti prevendita Vivaticket.
Biglietteria e informazioni: Via Cartoleria, 42 – tel. 051 231836