Sabato 29 marzo bello spettacolo alle Officine Corsare di Torino. Il monologo di Fausto Paravidino, un thriller vero e proprio è stato usato da un gruppo di attori (3 uomini e tre donne) per dimostrare come la tensione tipica di un film può essere riportata anche a teatro, perfettamente. Per fare questo occorre avere attori bravi e affiatati, uno spazio scenico essenziale ma dinamico, colonna sonora e cambi luce necessari al racconto, un ritmo molto alto ed un regista che coordini tutto questo. I personaggi di questa storia, (la vittima, i genitori della vittima, il fidanzato della vittima, un pusher, una tardona, l’ispettore, i poliziotti, la dottoressa della scientifica, le prostitute, il giudice, ecc. ecc.) prendevano vita sotto i nostri occhi quando gli attori si spogliavano e si rivestivano in scena. Ognuno di loro era perfetto nel ruolo così come lo erano i movimenti ad incastro che precedevano le azioni. Il pubblico è rimasto in tensione per tutta la durata dello spettacolo, fino a quando è stato risolto il thriller. Ed è stato davvero un colpo di scena. Lo spazio teatrale si trova all’interno di questo complesso molto vivace che prende il nome di Officine Corsare, ricco di iniziative anche di natura diversa. Quella stessa sera, per esempio, oltre allo spettacolo teatrale, un paio di sale più in là c’era una operetta psico-rock facente parte del progetto “Play with food”. A vedere questo spettacolo saremo stati un centinaio di persone, e gli ultimi arrivati si sono dovuti sedere per terra davanti alla prima fila. Questo contatto così ravvicinato fra attori e pubblico creava il giusto clima di scambio emotivo, testimoniato dal lungo applauso finale e dai sorrisi compiaciuti di chi lasciava la sala.
Interpreti: Matteo Barbero, Davide Bernardi, Silvia Caltagirone, Simone Cutri, Monica Iannessi, Patrizia Scheneeberg
Regia: Monica Iannessi, Davide Bernardi