Lunedì 3 marzo alle ore 17.30 al Teatro Studio di Scandicci si terrà la presentazione del libro “Declino del teatro di regia” di Franco Cordelli, Editoria&Spettacolo, collana “Visioni”.
Ne parleranno l’autore e Simone Nebbia e Andrea Cortellessa collaboratori al volume che raccoglie ottantuno recensioni di teatro italiano e internazionale dal 1998 al 2013.
Nell’occasione il Teatro Studio Krypton ha organizzato con Franco Cordelli l’incontro intitolato “…sulla regia teatrale in Italia” a cui sono stati invitati vari registi italiani.
Saranno presenti fra i tanti, oltre a Giancarlo Cauteruccio, Pierluigi Pieralli, Cesare Lievi, Pippo Di Marca, Lorenzo Loris, Virginio Liberti, Giuliano Scabia, Marinella Anaclerio per un confronto e per indagare i nuovi canoni della regia nel teatro di oggi.
INGRESSO LIBERO
Teatro Studio
Via Donizetti, 58 – Scandicci (FI)
Info 055 7591591 info@teatrostudiokrypton.it www.teatrostudiokrypton.it
NOTE DELL’AUTORE
Questo libro raccoglie ottantuno articoli usciti sul «Corriere della Sera» tra il 1998 e il 2013, tutti dedicati a registi contemporanei italiani o stranieri, prendendosi la responsabilità di indicare gli spettacoli più significativi degli anni Zero. Grazie al ricco schedario teatrografico allestito da Simone Nebbia, il testo è anche uno strumento indispensabile per chiunque nel teatro lavori o il teatro studi. Dedicati come sono a figure di registi dal più o meno accentuato tratto demiurgico, questi articoli parrebbero contraddire il declino del titolo, ma – come l’autore scrive nella premessa – nel loro insieme rappresentano appunto il tramonto di una grande stagione d’arte, quella del Novecento teatrale d’Occidente. D’altra parte, non da oggi il teatro per Franco Cordelli è, oltre che un’occupazione professionale e una passione irriducibile, sede d’una riflessione non episodica sul senso dell’arte e della critica. Sulla freccia del senso, insomma, che – come si legge nella conversazione con Andrea Cortellessa che mette capo al testo – dal passato giunge sino a noi e, attraversando la nostra esistenza, prosegue verso un futuro che, per definizione, è ancora tutto da scrivere.
Franco Cordelli