La realtà spesso ha lievi sfumature, i sogni sono sempre a colori.
Per dare smalto alla routine, serena e agiata, ma pur sempre ripetitiva, si può dare corpo a una fantasia, a un ricordo dolce, a un flash del passato su cui proiettare i desideri più reconditi e dare una scossa alla propria vita, sentirsi ancora giovani e desiderabili.
Sulla dorata e inscalfibile tranquillità di una coppia matura della middle class americana rodata da 27 anni di matrimonio, con figli adulti e autonomi, si allunga l’ombra delle proiezioni mentali della donna, annoiata e inquieta.
Lei bella e spumeggiante lui prestante e sportivo, apparentemente inossidabili e immuni da ogni imprevisto, in una parola felici. Così appaiono Mary e Bruno nel salotto della loro casa borghese, mentre intessono il solito chiacchiericcio della domenica mattina: lui prepara il borsone per andare a giocare a tennis e lei stigmatizza i soliti distratti comportamenti del marito.
Rimasta sola, Mary al suono del campanello apre la porta e rimane allibita nel vedere il suo fidanzato e compagno di scuola Pietro.
Il giovane ha le sembianze e l’ardore del tempo del liceo e, senza preamboli, si rivolge a Mary con la stessa confidenza giovanile del primo amore. La donna ondeggia tra sorpresa e compiacimento, si schermisce adducendo i punti fermi della sua vita: il marito, i figli, l’età matura.
Il rientro del marito dà il via a una serie di circostanze esilaranti e situazioni imprevedibili. Bruno non vede la presenza di Pietro e si stupisce che la moglie si rivolga a un misterioso interlocutore. Preoccupato per la salute mentale della donna e ritenendo che uno shock possa aiutarla a rinsavire, ingaggia una ragazza con cui simula un analogo contesto.
Ma le sorprese non sono finite!
Il vero Pietro arriva veramente per un concatenarsi di eventi imprevedibili, con meno capelli e qualche ruga.
Sandra Collodel e Sebastiano Somma recitano con scioltezza, aderenti ai ruoli con piena fisicità espressiva e fisica, belli e coinvolti. Martino Duane è sorprendente nell’interpretazione delle due età di Pietro, il capelluto e sinuoso ventenne e il flemmatico calvo cinquantenne. Chiara Mastalli nella parte della giovane Sara è frizzante e convincente.
La regia di Gigi Proietti, a lungo applaudito nel finale, dà un tocco di esuberante levità a questa commedia dell’americano Sam Bobrick.
La conformazione del teatro, con la scena al livello della platea disposta intorno a ferro di cavallo, dà agli spettatori la sensazione di essere parte integrante della rappresentazione.