ElectriCity è il galvanizzante titolo della nuova creazione di eVolution Dance Theater, compagnia che ha visto la luce nel 2008 con la direzione di Anthony Heinl e Nadessja Casavecchia – l’uno coreografo di origine statunitense, per sei anni nei Momix come ballerino e assistente di Moses Pendleton e ora vulcanico creatore di novità spettacolari grazie anche all’utilizzo di nuovissime tecnologie come el-wire, e l’altra di origine svizzera, formatasi alla ‘Paolo Grassi’ di Milano e poi in Olanda e ora assistente di Heinl – dalla cui sinergia nascono spettacoli che fondono armoniosamente danza, atletismo, acrobatica, visionarietà, illusionismo, effetti speciali e video art.
Per scelta privo di trama, che comunque non guasterebbe, ElectriCity è connotato da un’energia che evoca lo slancio futurista di inizio ‘900 e quella passione per velocità, dinamismo e meccanizzazione che assumeranno tinte fosche nell’indimenticabile ‘Metropolis’, capolavoro del 1927 di Fritz Lang.
La realtà presentata è mutevole e cangiante e può succedere che i singoli ballerini (sono otto) pirandellianamente rivelino grazie a un uso sapiente dei riflettori tre ombre dai diversi colori, simboli di aspetti e personalità differenti, o ancora che le città si trovino sommerse in acqua con deliziosi pesciolini da acquario che volteggiano vezzosi…
Linguaggio puro, o meglio mix di linguaggi e di energie cinetiche che si esprimono attraverso sprazzi di luce animata e guizzante nel primo tempo e tramite corpi in movimento su enormi materassoni gonfiabili nel secondo: straordinario e prorompente dinamismo che pare quasi derivare dall’energia assorbita nel conturbante e affascinante buio della prima parte.
Un’indubitabile bravura e una straordinaria professionalità frutto di seri allenamenti sono alla base di questo spettacolo scandito da un’elettrizzante colonna sonora con musiche funzionali ai singoli quadri, stimolo al gioioso movimento tanto che lo spettatore ne viene coinvolto ricevendone sensazioni di leggerezza e levità, impulsi positivi che allentano la pesantezza di situazioni e circostanze di un quotidiano spesso gravoso.