Genere: Teatro Oggetti
Lo spettacolo di Martina Soragna, davanti ad uno scarso ma fortunato pubblico per la concomitanza di altri eventi nello stesso luogo a costo zero, è stato una piacevole passeggiata nei luoghi cari all’attrice. Abbiamo visto l’alba del mondo dove creature più o meno mostruose, con code scodinzolanti si divoravano l’un l’altro. Siamo stati al mare, su caravelle e galeoni in mezzo alla tempesta, la quotidianità di una coppia seduta sotto un ombrellone, un cane esuberante come solo un cane felice sa esserlo. E altre situazioni dove con l’utilizzo di pochi oggetti, cubetti di legno di varie dimensioni, teli azzurri e poco altro, venivamo portati dentro il gioco di Martina. Perché un gioco era, non si è usata una parola se non suoni vocali, ma la simpatia del suo sorriso e la carica emotiva che trasmetteva il suo gesto permetteva a tutti noi di sorridere spesso. A sua disposizione c’era un tavolo vuoto che di volta in volta diventava mare, ghiaccio, sabbia, prato, e noi che giocavamo con lei, alla fine abbiamo applaudito convinti. Le musiche, piacevoli ma non essenziali, preludono ad un risultato finale molto interessante, dato che ciò che abbiamo visto era uno studio di uno spettacolo a venire. E poi c’è stato l’abbraccio finale con tutto il pubblico. Un pizzico di emozione quando ha ricordato a chi era dedicato lo spettacolo.