È il Beethoven più famoso, quello eroico, ad essere protagonista del concerto della Stagione Sinfonica dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia (Sala Santa Cecilia, domenica 4 maggio ore 18,00 – lunedì 5 ore 20,30 – martedì 6 ore 19,30), il Beethoven della Terza Sinfonia e del Quinto Concerto per Pianoforte e Orchestra.
Due grandi russi saranno di scena in Sala Santa Cecilia: Semyon Bychkov, ospite abituale delle Stagioni dell’Accademia, alla direzione dell’Orchestra, e Kirill Gerstein, strepitoso pianista al suo debutto nei concerti ceciliani.
Sinfonia eroica composta per festeggiare il sovvenire di un grand’uomo: questo è il titolo che figura sulle prime edizioni della Terza Sinfonia di Beethoven del 1806 e del 1809, a sostituzione del titolo originario Bonaparte che il genio di Bonn levò con sdegno quando Napoleone fu incoronato imperatore.
La Terza Sinfonia si può considerare l’opera capitale della giovinezza di Beethoven, in cui confluiscono una serie di stimoli: l’ammirazione per Bonaparte, la consapevolezza del proprio grande talento compositivo, la presa di coscienza di una incipiente sordità irreversibile. Qui Beethoven elabora un materiale compositivo enorme, lo rivede sempre, lo abbozza e lo rimaneggia. E sembra che la Terza sia nata nella mente di Beethoven a partire dal finale, su un tema già provato nel balletto Le creature di Prometeo. La prima esecuzione pubblica fu diretta dall’autore stesso e avvenne al teatro An der Wien il 7 aprile 1805.
Monumentale ed imponente il Concerto n. 5 detto “L’Imperatore” fu composto in tempi più rapidi rispetto agli altri e fu eseguito per la prima volta pubblicamente a Lipsia nel 1811, nell’interpretazione del pianista Friedrich Schneider e nel 1812 a Vienna con Carl Czerny.
Il concerto inizia con la voce del pianoforte che si profonde in arpeggi, scale, trilli, ottave, imponendo subito il suo “protagonismo” per poi fondersi mirabilmente con l’orchestra che espone immediatamente il bellissimo e plastico primo tema.
Kirill Gerstein
Riconosciuto per la sua tecnica prodigiosa, curiosità musicale e originale interpretazione, il pianista russo Kirill Gerstein si è presto rivelato uno dei musicisti più intriganti degli ultimi anni. Nel 2010 ha ricevuto il prestigioso Gilmore Artist Award e l’altrettanto importante Avery Fisher Career Grant.
Nella scorsa stagione è stato impegnato con le maggiori orchestre americane, Philadelphia Orchestra, Boston Symphony, Toronto e Montreal Orchestras, con la Czech Philharmonic, NDR Hamburg, RSB Berlin e Tonnkunstler Symphony Vienna; numerosi riinviti a St. Louis e Indianapolis, alla Philharmonia Orchestra, ai Proms e in recital alla Queen Elizabeth Hall.
Negli anni Gerstein ha lavorato con le maggiori orchestre europee tra cui Muenchner Philharmoniker, Rotterdam e Royal Philharmonic, Philharmonia di Londra, Staatskapelle Dresden, Zurich Tonhalle, WDR Symphony Orchestra di Colonia, DSO Berlin, NHK Symphony di Tokyo, così come con Gustavo Dudamel e la Simon Bolivar Youth Orchestra.
Ha suonato in recital a Parigi, Praga, Amburgo, Londra (Wigmore e Queen Elizabeth Hall) e alla Liszt Academy di Budapest. È regolarmente invitato nei maggiori Festival tra i quali Salisburgo (dove ha suonato con Andras Schiff e in recital solistico), Verbier, Lucerna e il Jerusalem Chamber Music Festival.
Gli impegni recenti negli Stati-Uniti includono concerti con New York Philharmonic, Los Angeles Philharmonic, Cleveland, Chicago e Philadelphia Orchestra, e Boston Symphony Orchestra; è regolarmente invitato ai Festival di Tanglewood, Chicago’s Grant Park, Aspen e tiene recital nelle maggiori sale tra le quali New York’s 92nd St. Y e Kennedy Center di Washington. Il suo debutto discografico è stato selezionato tra i dieci migliori dischi del 2010 dal New York Times, al quale è seguito il disco in duo con Tabea Zimmermann.
Nato nel 1979 a Voronezh, nella Russia sud-occidentale, Kirill Gerstein si è trasferito negli Stati Uniti a 14 anni come il più giovane studente del Berklee College of Music di Boston. Negli anni della sua formazione la musica e l’improvvisazione jazzistica hanno avuto un ruolo preponderante; dedicatosi definitivamente al repertorio classico, Gerstein è entrato alla Manhattan School of Music per studiare con Solomon Mikowsky e si è perfezionato in seguito con Dmitri Bashkirov e Ferenc Rados.
Nel 2001 ha vinto il Primo Premio al Concorso Rubinstein di Tel Aviv e ha ricevuto nel 2002 il prestigioso Gilmore Young Artist Award. Nel 2003 è diventato cittadino americano ed è stato nominato “Rising Star” della Carnegie Hall per la stagione 2005-06. Oltre all’intensa attività concertistica internazionale, Gerstein affianca quella di professore alla Musikhochschule di Stuttgart in Germania.
Semyon Bychkov
Dopo aver lasciato Leningrado nel 1975, Semyon Bychkov ha dato inizio a una carriera internazionale che l’ha portato sul podio delle più prestigiose orchestre di Stati Uniti, Europa e dell’allora Unione Sovietica. Attualmente vive in Europa ed è direttore principale della WDR Sinfonieorchester Köln.
Allievo del russo Ilya Musin, al suo primo successo internazionale nel 1984 sono seguiti concerti alla guida di Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, New York Philharmonic e Berliner Philharmoniker che ne hanno consolidato la reputazione. Alla nomina, del 1989, a direttore musicale dell’Orchestre de Paris sono seguiti impegni come primo direttore ospite della Filarmonica di San Pietroburgo (1990), al Maggio Musicale Fiorentino (1992) e alla Semperoper di Dresda (1997).
Dopo la nomina a direttore principale della WDR Sinfonieorchester Köln, intensa è stata l’attività concertistica sia in patria sia all’estero, con innumerevoli registrazioni per la radio e la televisione. Nel corso del mandato quale direttore principale della Semperoper di Dresda, Bychkov ha diretto nuove produzioni di Lady Macbeth nel distretto di Mcensk di Šostakovič, Der Rosenkavalier di Strauss, Das Rheingold e Die Walküre di Wagner. Al Maggio Musicale Fiorentino ha diretto La Bohème di Puccini, Idomeneo di Mozart, Fierrabras di Schubert, Evgenij Onegin di Čajkovskij, Jenufa di Janáček, Boris Godunov di Musorgskij (Premio Abbiati), Parsifal di Wagner (anche a Parigi e Dresda) e Un ballo in maschera di Verdi.
Nel 1997 ha debuttato alla Scala con Tosca di Puccini e nel 2005 vi è tornato con Elektra di Strauss, che aveva già presentato rispettivamente alla Staatsoper di Vienna nel 1999 e alla Royal Opera House nel 2003. Risale invece al 2004 il debutto al Metropolitan di New York con Boris Godunov e al Festival di Salisburgo con una nuova produzione di Der Rosenkavalier. È poi la volta di Vienna con una nuova produzione di Daphne (Strauss) e di Lohengrin, di Un ballo in maschera e Tristan und Isolde a Parigi e di Otello a New York.
Come direttore ospite lo hanno visto sul podio New York Philharmonic, Wiener e Berliner Philharmoniker, Chicago Symphony Orchestra e Filarmonica della Scala. I progetti futuri lo vedranno ancora a Chicago e a New York, a San Francisco e a Los Angeles, oltre che a dirigere la Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks. Semyon Bychkov ha realizzato più di trenta cd e dvd, molti dei quali con la WDR Sinfonieorchester Köln.
Stagione di Musica Sinfonica
Auditorium Parco della Musica – Sala Santa Cecilia
Domenica 4 maggio ore 18,00 – Lunedì 5 ore 20,30 – Martedì 6 ore 19,30
Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia
Semyon Bychkov direttore
Kirill Gerstein pianoforte
Beethoven Concerto per pianoforte n. 5 in Mi bemolle Maggiore op. 73 “Imperatore”
Sinfonia n. 3 in Mi bemolle Maggiore op. 55 “Eroica”
Biglietti da 19 a 52 euro – info tel. 068082058