Luca Ronconi, Robert Wilson, Isabelle Huppert, Gérard Depardieu, Tim Robbins, il San Francisco Ballett e per la prima volta anche Riccardo Muti: sono solo alcuni dei protagonisti che animeranno la 57esima edizione del Festival dei 2mondi di Spoleto, dal 27 giugno al 13 luglio, presentata stamane in conferenza stampa presso il Ministero dei Beni e delle Culturali e del Turismo da Giorgio Ferrara, direttore artistico del Festival e dal Ministro Dario Franceschini.
“In questi anni il Festival di Spoleto ha continuato a crescere diventando una realtà consolidata e facendosi sempre più interprete della nostra epoca nella speranza e nella consapevolezza che l’arte debba e possa fare la sua parte – esordisce Ferrara, al settimo anno di direzione del Festival – sollecitare la fantasia attraverso il teatro, elevare lo spirito attraverso la musica, renderci più lievi attraverso la danza”.
La 57esima edizione del Festival conferma il carattere di originalità e di prestigio di un appuntamento internazionale che favorisce lo storico scambio fra culture diverse e crea il punto di contatto fra grandi artisti internazionali ed artisti emergenti.
Quest’anno il Festival avrà una duplice inaugurazione nel segno dell’opera e del teatro: appuntamento il 27 giugno con tre eroine diversamente tragiche, con Berlioz (La mort de Cleopatre), Poulenc (La Dama de Montecarlo), Schoenberg (Erwarturng) e l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi diretta da John Axelrod presso il Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti. A inaugurare la sezione teatro, presso il Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi, ci sarà invece Luca Ronconi, per la sesta volta al Festival, con Danza di morte di Strinberg interpretato da Adriana Asti, fedele ambasciatrice del Festival, Giorgio Ferrara (che ha esordito proprio con Ronconi) e Giovanni Crippa che daranno vita a un inferno domestico di una coppia per nulla infernale.
Evento speciale dell’edizione 2014 il debutto assoluto al Festival del Maestro Riccardo Muti che dirigerà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini nel Concerto per un amico (musiche di Beethoven e Schubert) il 12 luglio presso il Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi.
Annunciata in conferenza stampa anche la presenza di due fuoriclasse del cinema francese: Isabelle Huppert presenterà Juliette e Justine, le vice e la vertu di De Sade (28 giugno al Teatro Romano) e Gérard Depardieu (5 luglio in Piazza Duomo) interpreterà con Anouk Aimée Love Letters di Gurney: unica data italiana per entrambi.
La grande Franca Valeri torna in scena con tutta la sua irresistibile arguzia e il suo sarcasmo nella sua commedia Il cambio di cavalli (28-29 giugno, Teatro san Nicolò) e Luca Barbareschi festeggia i 40 anni di carriera con un one man show, Cercando segnali d’amore nell’universo (29 giugno, Teatro Romano).
Il secondo weekend del Festival si apre con la presenza del premio Oscar americano Tim Robbins che porta in scena il Sogno di una notte di mezza estate con l’Actor’s Gang (dal 3 al 5 luglio al Teatro San Nicolò) mentre dal 4 al 6 luglio al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti spazio anche alla danza con il ritorno Peter Wilson e la sua nuova creazione, Peter Pan di Barrie su musiche di Cocorosie.
Attesissimo il San Francisco Ballet diretto da Helgi Tomasson e reputato fra i migliori al mondo, che porta prima ed esclusiva italiana uno spettacolo su musiche di Strauss, Bach, Piazzolla, Britten (dal 4 al 6 luglio al Teatro Romano), così come la Paul Taylor Dance Company che celebra i 60 anni (11-12 luglio teatro Romano).
Giancarlo Sepe omaggia The Dubliners di Joyce a cento anni dalla pubblicazione delle novella portando in scena la carrellata di personaggi presso i suggestivi spazi della chiesa di san Salvatore (dal 4 al 6 luglio).
Gran chiusura il 13 luglio in Piazza Duomo con il Concerto finale che vedrà lo statunitense Wayne Marshall dirigere l’Orchestra Sinfonica della Rai a omaggiare il musical americano Anni Quaranta e Cinquanta.
Ma gli appuntamenti non si fermano qui: in programma il concerto di Edoardo Bennato (6 luglio in Piazza Duomo), Quai ouest – approdo di ponente di Bernard Marie Koltès (dall’11 al 13 luglio al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), il debutto assoluto di King Size – Variazioni enargomiche di Christoph Mathaler spettacolo musicale che spazia sulle note di Mozart a Schumann (12-13 luglio, Teatro San Nicolò), 4.48 Psychosis di Sarah Kane – Sinfonia per uno strumento solo (dal 10 al 12 luglio, chiesa di San Salvatore) e il flauto di Andrea Grimilelli per Bach (Chiostro si San Nicolò, 11 luglio)e ancora concerti, incontri, la mostra sui magnifici costumi del premio Oscar Piero Tosi e l’omaggio a Vittorio De Sica.
“In un momento di tagli e di spending review è importante sostenere una delle eccellenze italiane che quest’anno presenta un programma così ricco – spiega il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini che promuove il Festival – Provo speranza e rabbia nel vedere quante occasioni abbiamo perso finora. Le nostre potenzialità sono enormi. Investire nella cultura, nella creatività, nell’intelligenza e nella fantasia degli italiani deve essere una priorità assoluta. Non è un problema di risorse, bisogna crederci. Il Festival di Spoleto dimostra nei fatti questa possibilità, con un concorso di forze pubbliche e private. Questo è mecenatismo, questa è la strada da percorrere”.
Esempio perfetto di collaborazione fra istituzioni statali (il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali in primis e mecenatismo privato (fra cui Fondazione Carla Fendi e Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto), il Festival di Spoleto offre anche quest’anno numerose promozioni sull’acquisto dei biglietti e mette a disposizione 5000 biglietti al prezzo speciale di 1 euro per far sì che nessuno rinunci all’arte nonostante i tempi di crisi. Tutto il programma in dettaglio su www.festivaldispoleto.com.