È stato presentato a Napoli mercoledì 14 maggio, presso l’Università Orientale – dipartimento studi russi, il programma “Focus su Cechov” del Napoli Teatro Festival che si terrà da 6 al 22 giugno 2014.
A 110 anni dalla morte, Cechov sarà il perno centrale della rassegna partenopea. L’ampio respiro internazionale che da sempre contrassegna il Napoli Festival farà da cornice ai drammi del grande autore russo, e non solo. Ben sei spettacoli previsti sono tratti dalle sue più famose opere, con allestimenti di artisti italiani, russi e spagnoli.
Attesissimo è “Il giardino dei ciliegi” per la regia di Luca De Fusco, in scena al Mercadante l’8 e il 9 giugno. Il regista ha anticipato alcuni dettagli che caratterizzano il suo lavoro, conscio della pregnante eredità registica della piéce (basta ricordare, tra i tanti allestimenti noti, quelli di Strehler) e delle diverse scuole d’interpretazione della stessa opera.
La figura di Cechov segna la drammaturgia moderna e poi contemporanea, traghetta il Teatro dal secolo diciannovesimo al Novecento, lasciando dietro di sé quel salotto borghese ibseniano o di Strindberg e restituendo un valore diverso allo Spazio interno, esterno e del Tempo.
La sua drammaturgia ruota esclusivamente intorno all’Umano, inteso non più come eroe o personaggio legittimato ad esser tale per particolari virtù o lignaggio; l’essere umano di Cechov è semplicemente ciascuna persona al cospetto del tempo, dello spazio ma soprattutto in relazione alla frustrazione, al senso di desolazione e di lontananza dalla Storia.
I personaggi sono periferici in più sensi; manca difatti nei suoi drammi quel personaggio che saldi l’azione con lo sviluppo della storia, in realtà talvolta non accade nulla di importante se non un brulicare di personaggi alle prese con la consapevolezza di affogare le proprie giornate nella noia o peggio, in quella di non poter mai realizzare pulsioni o desideri. Mentre la Storia sembra passare lontana, nella grande città, essi, spesso piccoli proprietari di terre di periferia, agognano invano di fuggire.
Il programma “Focus su Cechov” prevede oltre al “Giardino dei ciliegi” di De Fusco, “Zio Vanja” di Andrej Konchalovsky il 12 giugno al Mercadante (in russo, sottotitoli in italiano), “Tre sorelle” dello stesso Konchalovsky il 14 giugno al Mercadante (in russo, sottotitoli in italiano), “Un Vanja” regia e adattamento di Marcelo Savignone il 17 giugno presso la Galleria Toledo (in spagnolo con i sottotitoli in italiano), “Un gabbiano” di Gianluca Merolli il 19 e 20 giugno al Sannazzaro, e infine “Zio Vanja” di Rimas Tuminas il 21 e 22 giugno al Mercadante (russi sottotitoli in italiano).
Tra le varie fasce di abbonamento previste ce n’è una ad hoc per gli spettacoli di Cechov.
Per informazioni consultare il sito www.napoliteatrofestival.it